DNA Silver – Modus FM Roseto Sharks
LA FIP DICE NO A CONGER, SOWELL AL DERBY.

Dopo il rigetto del Consiglio Federale, due strade percorribili: ricorso al CONI o alla giustizia ordinaria. L’intenzione del Roseto č comunque di tesserare il giocatore ex Lucca.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedě, 13 Marzo 2014 - Ore 16:45
Il Consiglio Federale della FIP, sentito il parere della Corte Federale, ha rigettato la richiesta di Demitrius Conger di essere tesserato dal Roseto Sharks, squadra con la quale si allena da ieri.
 
Questa la notizia, ovviamente ufficiosa, trapelata poco fa dagli uffici federali capitolini.
 
Tralasciando le questioni in punta di diritto – non è il nostro lavoro e non conosciamo le motivazioni – non si può fare a meno di osservare che Conger è stato discriminato, in quanto la proroga della FIP per i giocatori ex Lucca sembra essere comunque stata concessa, tanto che Circosta – giocatore ex Lucca, appunto – potrebbe firmare, entro i limiti della proroga, per una squadra di DNC. La deroga di 15 giorni dovrebbe scadere domani, 14 marzo 2014, essendo stata concessa dopo l’implosione di Lucca del 28 febbraio 2014.
 
Perché Circosta sì e Conger no? Pare che a Conger, straniero extracomunitario con il visto, non riconoscano il numero minimo di gare (5) da aver giocato nella lega DNA Silver, necessarie a un giocatore extracomunitario per firmare in un’altra squadra. L’obiezione – da quinta elementare – è che Conger di partite ne ha giocate 23, non 5, ma i capoccioni capitolini pare abbiano obiettato (sempre un “si dice”, parliamo per ipotesi) che invece no: siccome Lucca è stata cancellata dal campionato, le gare non “sono mai state giocate”. Roba che Kafka gli fa una pippa...
 
Come che sia – e per quanto assurdo, odioso e insopportabile (soprattutto per i tifosi rosetani) sia – la FIP ha detto no a Conger, che quindi non potrà essere tesserato per il derby Chieti-Roseto di domenica 16 marzo 2014.
 
Adesso le alternative per l’americano di New York dovrebbero essere due: il ricorso all’Alta Corte del CONI, oppure adire le vie legali della giustizia ordinaria, con provvedimento cautelare per discriminazione del lavoratore straniero (e torniamo, in qualche modo, alla Roseto battagliera dello storico “Caso Sheppard” nel campionato di Serie A 2000/2001).
 
Sarà l’avvocato dell’agenzia che tutela gli interessi di Conger, d’accordo con agenzia, atleta e Roseto Sharks, a scegliere la via ritenuta più utile all’obiettivo finale che tutti loro vogliono: poter avere Conger per le ultime partite di regular season e poi per gli auspicabili playoff.
 
Il problema è articolato, visto che ci sono le date. La deroga di mercato per gli ex Lucca scade domani, ma la cosa potrebbe essere sorpassata visti i ricorsi in atto. Poi c’è la finestra di mercato ulteriore che dovrebbe scadere entro la fine della stagione regolare. Ma, ovviamente, se Conger e il Roseto decideranno di ricorrere al CONI o alla giustizia ordinaria sperano di risolvere ben prima, in modo da consentire all’atleta di essere in campo, se non proprio dalla gara successiva al derby, almeno nell’arco temporale massimo di una quindicina di giorni.
 
Questo sembra, ad oggi, essere l’intendimento del Roseto: comunque inserire in squadra Demitrius Conger.
 
Intanto, però, a Chieti andrà nei dieci Kevin Sowell, ad oggi una specie di “separato in casa”, ben consapevole che la sua avventura rosetana ormai dipende soltanto dalle eventuali lungaggini burocratiche. A ben pensarci, seppur paradossalmente, le condizioni ideali per essere l’MVP del Derby.
 




Stampato il 04-30-2024 13:07:13 su www.roseto.com