Controaliseo Rosetano
ROSETO E IL ‘PARTITO DELLA NAZIONE’

Riflessioni di Ugo Centi, dopo il voto regionale in Emilia-Romagna e Calabria.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedě, 25 Novembre 2014 - Ore 16:00
Se Massimo Cacciari ha ragione, e cioè l’Italia si avvia ad essere governata per decenni dal “Partito della Nazione” di Renzi affiancato da una destra-destra di Salvini sul 20 per cento e da “qualcosa che nascerà a sinistra” sul 10-15 per cento; bhé allora, se l’analisi del filosofo veneziano è vera, che succederà, nel piccolo, a Roseto?
 
Mutatis mutandis, come dicono quelli che hanno studiato (vuol dire: cambiate le cose che debbono essere cambiate) penso che a Roseto il Pd tornerà egemone per diversi anni. Magari guidato – ma è una mia previsione diciamo fantapolitica – dal deputato Tommaso Ginoble, forse affiancato dai giovani sostenitori della sua linea politica, cioè praticamente tutti.
 
Per l’amministrazione attuale – sempre mio pronostico personale – non vedo un gran futuro. Almeno che non riesca a costituire in tempo una “lista d’appoggio” diversamente Pd che possa sperare in qualche ripescaggio dell’ultimo momento, sempre possibile in politica. Penso cioè che la gran parte dell’odierna compagine maggioritaria possa tranquillamente trasmigrare senza troppi scossoni nel “partito unico della Nazione”.
 
Direte voi: sarà un bene o un male per la città? Non sarà né un bene né un male, penso. Sarà semplicemente così. Semplicemente una conseguenza inevitabile. Noi vivremo liberi e felici lo stesso, allegramente e rispettosamente non curandoci degli attuali come dei futuri.

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