“Se non funziona, amplialo”.
Sembra obbedire a una delle tante e paradossali “Leggi di Murphy” quel che sta accadendo in campo turistico a Roseto, dove da qualche giorno esistono due associazioni di operatori: l'Associazione Operatori Turistici Roseto del presidente Daniele Cimorosi e l'Associazione Roseto Albergatori del presidente Adriano De Sanctis.
La prima è quella storica, essendo nata nel 1985 tra gli albergatori, aprendosi poi a campeggiatori, titolari di residenze turistiche, balneatori, commercianti, agenzie di viaggio e altri operatori del settore turistico.
La seconda si è invece costituita una decina di giorni fa e vanta la collaborazione con la DMC Riviera dei Borghi d’Acquaviva, ritenuta dai fondatori importante soprattutto per entrare nella partita del futuro degli uffici IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), in vista della riforma regionale.
In una nota, Associazione Roseto Albergatori ci ha tenuto a precisare che le 25 strutture facenti parte della stessa non riconoscono le iniziative svolte dalla Associazione Operatori Turistici Roseto. Insomma: un’autoesclusione vera e propria che ha portato all’esistenza di due controparti per il Comune.
E qui entra in scena l’Amministrazione Comunale, che ha tutto l’interesse a smussare gli angoli e coinvolgere tutti gli attori territoriali nello sviluppo di un territorio a vocazione turistica.
Così qualche giorno fa, armati di buona volontà e capacità di mediazione, il sindaco Di Girolamo, gli assessori Bruscia (Cultura e Turismo) e Frattari (Commercio), i consiglieri Marini, Angelini e Aloisi hanno convocato in Municipio tutte le associazioni e gli operatori in un meeting, con la finalità di strutturare un’adeguata programmazione della promozione turistica di Roseto, anche mediante il calendario delle manifestazioni estive.
Al termine dell’incontro, è stata decisa l’apertura di un tavolo permanente di coordinamento, che ricorda da vicino la Consulta per il Turismo attiva con i precedenti sindaci Di Bonaventura e Pavone.
Intanto, a proposito di turismo, Casa Civica ricorda all’Amministrazione che, dopo 8 mesi di insediamento, non c’è traccia del nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale del Borsacchio.