Serie A2 – Trofei LNP 2016/2017
MA ROSETO NON GIOCA IN A2?

Emanuele Di Paolantonio escluso dalla terna del miglior coach dell’anno. Una zozzeria, secondo me. Ecco perché…

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 12 Maggio 2017 - Ore 16:00

Prima leggetevi il comunicato stampa diffuso oggi dalla LNP (in corsivo).

TROFEI LNP 2016-2017, I VINCITORI PER LA SERIE A2 CITROËN
Lega Nazionale Pallacanestro comunica i nominativi dei vincitori della seconda edizione dei Trofei LNP, riconoscimenti istituiti per premiare l’allenatore e i giocatori che grazie alle loro prestazioni si sono maggiormente distinti nel corso della regular season 2016/2017 di Serie A2 Citroën.
A decretare i migliori interpreti di questa stagione, tramite votazione, sono stati presidenti, allenatori e capitani delle 32 squadre di A2.

Serie A2 Citroën

MIGLIOR ITALIANO
A vincere il riconoscimento è stato Guido Rosselli (Virtus Segafredo Bologna), con una stagione da 11.2 punti, 5.8 rimbalzi e 4.3 assist a gara. L’ala bianconera, che ha condotto la squadra non solo a classificarsi seconda in regular season nel girone Est, ma anche a conquistare la Coppa Italia, ha totalizzato 201 voti, precedendo Mitchell Poletti (Benacquista Assicurazioni Latina) con 53 voti, e Andrea Renzi (Lighthouse Trapani, già terzo nella scorsa edizione) con 51.

MIGLIOR STRANIERO
Per trovare il miglior straniero bisogna passare al girone Ovest: grande successo per gli americani dell’Angelico Biella, protagonisti del primato in regular season. Il vincitore è Mike Hall (medie di 14.9 punti e 13.1 rimbalzi a gara), con 144 voti; l’ala statunitense ha preceduto Adam Smith (Visitroseto.it Roseto), secondo con 101, ed il compagno di squadra Jazzmar Ferguson, terzo con 83.

MIGLIOR UNDER 22
Con 223 voti Davide Moretti (De’ Longhi Treviso) si è aggiudicato il riconoscimento riservato ai giocatori italiani nati nel 1995 e seguenti: per lui 12.2 punti, 2.5 rimbalzi e 2.3 assist a gara. Al secondo posto, un gradino in più sul podio rispetto alla scorsa edizione (fu terzo), il playmaker della Virtus Segafredo Bologna, Marco Spissu, con 165 voti; seguito da Leonardo Candi (Kontatto Bologna) terzo con 102 voti.

MIGLIOR ALLENATORE
Successo per Michele Carrea (Angelico Biella) con 143 voti. Il tecnico milanese ha guidato l’Angelico al primo posto in stagione regolare a Ovest, con 24 vinte e 6 perse, oltre alla finale di Coppa Italia sfidando la Virtus Bologna. Carrea ha preceduto Antimo Martino (OraSì Ravenna), al secondo posto con 114 voti, e il coach di Orsi Tortona, Demis Cavina, terzo con 97 preferenze.
I riconoscimenti relativi alla Serie A2 Citroën verranno consegnati in occasione delle gare dei playoff 2017. Nei prossimi giorni verrà reso noto il calendario delle premiazioni.


Detto dei complimenti ai vincitori – in particolar modo al “rosetano” Davide Moretti – e detto che il 2° posto come miglior straniero al rosetano Adam Smith ci può stare (anche se Mike Hall è un veterano tornato sulla breccia e Adam un rookie… e Biella è fuori dai playoff dopo aver chiuso al primo posto, mentre Roseto ha passato il turno ribaltando il fattore campo), voglio esprimere tutta la mia contrarietà per non aver trovato Emanuele Di Paolantonio nella terna del miglior allenatore di Serie A2.

Non dico vincitore – che pure, secondo me, non sarebbe stato male – ma neanche nella terna?

Signori votanti, ma ve lo ricordate che pure il piccolo e bistrattato Roseto gioca in Serie A2?

Cos’è, razzismo cestistico figlio dell’ignoranza o snobismo sciatto?

Ma come, Emanuele Di Paolantonio è al suo primo anno da capo allenatore e da direttore sportivo (in entrambi i casi esordiente assoluto), ha governato facendo il doppio lavoro uno dei budget più bassi dei 32 di Serie A2 (forse il più basso in assoluto) e voi non lo inserite neanche nella terna dei migliori?

Signori votanti, non menzionando Emanuele Di Paolantonio, voi avete (colpevolmente!) escluso un coach esordiente in assoluto, che da “zero” ha preso una panchina di A2, che ha fatto pure il direttore sportivo (sempre esordiente assoluto), portando la sua squadra prima a una salvezza largamente anticipata, poi ai playoff, infine a passare il quarto di finale contro il Legnano. E lo ha fatto, da direttore sportivo, pure scegliendo – nel mare magno degli stranieri – due rookie di assoluto rendimento e sconosciuti come Adam Smith e Brandon Sherrod.

Signori votanti, io comprendo che sarete gli stessi che all’inizio della stagione davano Roseto già morto e sepolto (sarebbero volati mignoli in caso di playoff da parte del sodalizio del Lido delle Rose!), ma siete comunque esseri umani, dunque intelligenti, quindi capaci di mutare parere se i numeri e lo svolgimento di un campionato portano nuove evidenze rispetto alle paludate classifiche estive, buone per incartare l’insalata vista la loro attendibilità.

Espertoni, dico a voi: ma lo sapete che il Roseto ha giocato la A2 Est, arrivando al 6° posto, con un allenatore che mai prima aveva fatto quel lavoro e che ha fatto pure il direttore sportivo il cui nome è Emanuele Di Paolantonio?

Secondo me il non averlo inserito nella terna ha una sola possibile motivazione: non lo conoscete. Non sapete neanche chi sia. E questo la dice lunga – se voi siete la classe dirigente – su come va il basket.







Stampato il 04-24-2024 07:09:29 su www.roseto.com