Che Neven Spahjia fosse uomo di grande carisma e innata leadership lo si è visto in campo a Pesaro.
Tanto carismatico e leader da non sopportare una incredibile intromissione nella gestione tecnica della squadra da parte del suo General Manager. Il prezzo da pagare? Fare la valigia e andarsene, su due piedi, dopo la brillante vittoria in trasferta a Pesaro.
La notizia è di poche ore fa e sta facendo rapidamente il giro della città: Neven Spahjia ha deciso di rompere il suo contratto con il Roseto e tornare in patria perché il General Manager Michele Martinelli, forse già tranquillo della posizione in classifica dei suoi, gli avrebbe imposto, nella trasferta di Cantù, l’inclusione del suo pupillo Donato Avenia nel quintetto base.
Una richiesta che ha indispettito non poco il tecnico croato, che ha già parlato con il suo agente e dato disposizione al buona Daniele dell’Hotel Bellavista affinché tutto sia pronto prima possibile per la sua partenza.
Una notizia clamorosa e inaspettata. Una dimissione che fa il paio con quella di coach Luca Dalmonte, anch’egli tornato a casa dopo una prestigiosa vittoria in trasferta (a Varese).
Il Coach croato, temendo di non essere ben compreso in italiano, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Il General Manager Martinelli, interpellato sulla questione, ha ostentato la sua proverbiale calma farcita di ironia dichiarando: “Neven Spahjia è un grande coach e credevo, quindi, che con lui si potesse fare anche un discorso tecnico importante come il lancio in quintetto di Avenia. Lui non ha voluto sentire ragioni e, di fronte a questa diversità di vedute, abbiamo deciso di comune accordo di salutarci. Pazienza. Come si dice … tutti sono utili, nessuno è indispensabile”.
Al di là della calma di Martinelli, la notizia non mancherà di innescare polemiche.
Staremo a vedere.