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Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 7:17 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B Femminile – Girone A – Adriatica Basket Pescara
PESCARA COMANDA


Tigri in rosa corsare a Fermo. Sesta vittoria consecutiva.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 16 Dicembre 2012 - Ore 23:15

FERMO 47
PESCARA 56
Parziali: 11-17, 16-34 (5-17), 31-46 (15-12), 47-56 (16-10).
 
FERMO: Macaluso 21 (2 triple), Cipriani 3, Dinaro 3, Ricci, Lanciotti, Quintili 3 (1), Corradi, Angelini 15, Ciuffetti, Concetti, Leonetti Pelliccetti 2; coach C. Fidami.
 
PESCARA: Caso, Mauri 12, Servadio 7 (1 tripla), Domanin 8, Moscatello, Cicconetti 4, Procccini 8, Del Sole, ciaeta 11 (3), , Lucente 2, Scoglia 4; coach M. Schiazza, assistant coach M. Franceschini.
 
E sono 6! Basket Rosa Pescara continua a vincere e a convincere.
 
La vittoria a Fermo è stata ben più netta dell'insincero +9 finale. A metà gara un secco 16-34 si stagliava sul tabellone, ottenuto con un secondo parziale di 5-17 e, all'interno di questo, con un autoritario 0-10 negli ultimi 4 minuti di quarto, con le pur volenterose avversarie assolutamente impotenti ed incapaci di porre in discussione il risultato. Va detto con schiettezza che, come troppo spesso ci è dato constatare, le locali hanno fatto tesoro di una spiccata accondiscendenza al gioco non solo fisico (che ci sta tutto), bensì rude e falloso oltre misura. Basti pensare che nell'ultimo tempino, sebbene in pieno pressing, portato con colpi e spintoni a volontà, le marchigiane si ritrovavano con "ben" 0 (leggasi zero) falli a carico fino a meno di 3 minuti dalla sirena di fine gara, mentre le abruzzesi, oltre ad aver patito "randellate" tremende, soprattutto sulle play e sulle lunghe, erano proprio loro a vedere esaurito il bonus di falli dopo appena 4 minuti, e questo per falli da "spostamento d'aria" loro attribuiti.
 
Per comprendere e far comprendere meglio, basti constatare che, in tutta la partita, le pescaresi andavano in lunetta per "ben" (ironico) 5 tiri, numero di per se esaustivo di ogni commento, e le locali per 17 volte, riuscendo queste ultime, pur lanciate in un recupero "alla disperata" con una difesa già definita sopra, a commettere persino 3 falli di meno delle abruzzesi, falli rarissimamente puniti con tiri liberi. Questo spiega in pieno la definizione data all'inizio di un "insincero"+9, maturato in una seconda parte di terzo tempino e in un quarto finale assolutamente inverosimili e innaturali, di quelli che, se poco poco ci arrivi con meno di 15/20 punti di scarto (come invece meritatamente riuscito alle pescaresi), nonostante una netta supremazia sotto ogni profilo e sotto gli occhi di tutti, rischi davvero di perdere, ovviamente non per demeriti tuoi.
 
Maggiore attenzione e "vigilanza" da parte di chi di dovere sarebbe auspicabile sui campi di basket, dall'interno e dall'esterno, questo non per piangerìa, ma per il semplice fatto che solo così possono migliorare le cose nel basket, a cominciare dallo spettacolo. Solo così chi è meno forte può essere indotto a progredire nel lavoro e nell'impegno quotidiano, allontanandosi dalla poco sportiva speranza, messa poi in pratica per triste convenienza, di cercare e trovare nelle partite l'avallo ad un gioco che è l'antitesi della tecnica, della correttezza e dello spettacolo e che, alla fine, sebbene può portare alla vittoria (non sempre per fortuna) non fa fare nemmeno un millimetro di strada verso la direzione auspicabile di uno sport bello e spettacolare, tutt'altro.
 
Brave tutte le ragazze di Basket Rosa Pescara che, anche quando si sono viste "immobilizzate" di fatto Scoglia e Servadio, non uniche ad essere prese di mira (leggi Caso e Moscatello sotto le plance), con pochi punti nello scorer a causa prevalentemente delle tante legnate subite impunemente fin dal primo secondo, anche quando non hanno visto nemmeno un fallo fischiato da sotto nonostante i tanti centimetri in più, gli spintoni subiti, i rimbalzi catturati ma resi inutili da randellate e colpi di ogni genere che rendevano impossibile di fatto ogni replica a canestro, nonostante tutto questo, sono riuscite ad andare quasi tutte a punto, nell'assoluta certezza che, in altre situazioni, lo scorer sarebbe stato per tutte ben più pingue, oggettivamente.
 
Peppe ‘Sandokan’ Toletti
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