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Coppa Italia LNP – DNA Gold e Silver, DNB
BIELLA E LATINA REGINE DI COPPE
Biella festeggia la vittoria della Coppa Italia di DNA Gold e Silver.

Latina festeggia la vittoria della Coppa Italia di DNB.

Tommaso Laquintana, di Capo d’Orlando, riceve l’Oscar GIBA 2014 per il giocatore più migliorato della DNA Gold dal Presidente GIBA, Alessandro Marzoli, e dal Vice Presidente, Mario Boni.
[Giuseppe Lazzaro]


Il report della terza e ultima giornata per quanto riguarda DNA Gold e Silver e DNB.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 09 Marzo 2014 - Ore 23:45

Coppa Italia DNA Gold e Silver
BIELLA STENDE TRENTO DOPO UN OVERTIME E MILLE EMOZIONI.
A cura di Federico D’Alessio e Fulvio Feraboli.
 
BIELLA 100
TRENTO 94
Dopo 1 tempo supplementare.
Parziali: 17-24, 19-17, 22-13, 22-26, 20-14.
 
BIELLA: Chillo 4 (0/1), Raspino 22 (6/11, 1/2), Infante 12 (5/7), Lombardi 6 (2/3), Berti 3 (1/2, 0/2), Voskuil 27 (1/2, 4/14), De Vico, Hollis 26 (5/8, 4/7), Bloise, Murta n.e.. Coach: Corbani.

TRENTO: Triche 29 (8/13, 1/1), Pascolo 21 (8/12), Baldi Rossi 14 (5/7, 1/6), Pablo Forray 8 (1/4, 2/4), Fiorito, Jaquawn Elder 7 (1/2, 1/6), Lechthaler, Spanghero 15 (3/4, 3/8), Bailoni n.e., Molinaro n.e.. Coach: Buscaglia.

Biella. Tiri Liberi: 33/35 – Rimbalzi: 26 22+4 (Raspino, Berti 6) – Assist: 16 (Berti 4) – Cinque Falli: Infante.
Trento. Tiri Liberi: 18/24 – Rimbalzi: 34 26+8 (Pascolo, Baldi Rossi 8) – Assist: 13 (Baldi Rossi, Jaquawn Elder 3) – Cinque Falli: Triche, Pascolo, Pablo Forray, Jaquawn Elder.
 
Eurotrend Angelico Biella nell’Olimpo delle grandi. Contro ogni pronostico conquista meritatamente la Coppa Italia di DNA Gold e Silver. In finale, dopo un tempo supplementare, batte una mai doma Trento per 100-94.
E’ forse la finale che tutti volevano con due formazioni giovani e con tanti italiani a referto. Due politiche societarie similari che hanno pagato alla grande con posizioni di vertice in Campionato e adesso una meritata finale di Coppa. I brividi lungo il corpo hanno investito mezzo palazzetto quando, 15 minuti prima della palla a due, ha fatto l’ingresso la curva Barlera (Biella) con canti e inni. Circa 400 i tifosi arrivati dal capoluogo piemontese.
Inizio al fulmicotone di Trento che impone il ritmo e si prende un pesante parziale di 13-2. Biella sembra risentire l’importanza della posta in palio e non riesce a bucare la retina avversaria con ripetuti errori dal media e grande distanza. I rossoblu non si scompongono neanche con la forzata panchina per la sua mano calda per eccellenza, Alain Voskuil, gravato di 4 falli nei primi 16 minuti di gioco.
Al the caldo, la squadra di coach Corbani chiude sotto di 5 punti. Trento torna in campo con la fatica nelle gambe per aver cercato troppo presto di chiudere una Finale. Eurotrend Angelico torna sul parquet quasi con un’iniezione di fiducia. Voskuil non commette più falli ed inizia a bucare la retina avversaria con tremende triple. Un finale al cardiopalma regala a Trento un quasi insperato supplementare grazie ad una tripla di Spanghero.
L’extra time è amministrazione controllata di Biella, che vince così il suo primo Trofeo importante proprio nel mese del suo ventesimo compleanno.
Una Coppa vinta dai giocatori, dalla dirigenza ma anche da quei fantastici tifosi, alcuni di loro in due giorni hanno percorso Biella-Rimini per quattro volte: una Coppa dal valore inestimabile.
 
 
Coppa Italia DNB
LATINA REGINA DI COPPA: GRAN RECUPERO E STRONCA IL SOGNO DI LEGNANO.
A cura di Davide Uccella.
 
LEGNANO 69
LATINA 71
Parziali: 24-19, 14-18, 19-16, 12-18.
 
LEGNANO: Navarini 2 (1/2, 0/2), Cazzaniga 10 (5/11, 0/2), Penserini 4 (1/1), Tavernelli 24 (4/9, 3/6), Maiocco 5 (0/3, 1/2), Maria Arrigoni 12 (3/7, 1/3), Milani 7 (3/10), Casagrande 5 (1/2, 0/2), Guidi n.e., Maiocchi n.e.. Coach: Ferrari.
 
LATINA: Bolzonella 12 (3/6, 2/6), Pastore, Tagliabue 4 (2/2, 0/1), Pilotti 8 (1/4, 1/2), Demartini 12 (3/6, 2/5), Uglietti, Bonacini 2 (1/3, 0/2), Carrizo 26 (6/8, 4/4), Gagliardo 7 (1/3, 1/1), Nardi n.e.. Coach: Garelli.
 
Legnano. Tiri Liberi: 18/22 – Rimbalzi: 39 24+15 (Maria Arrigoni 9) – Assist: 10 (Cazzaniga, Maria Arrigoni, Milani, Casagrande 2).
Latina. Tiri Liberi: 7/14 – Rimbalzi: 25 21+4 (Carrizo 6) – Assist: 14 (Carrizo 4) – Cinque Falli: Bonacini.
 
Un ultimo quarto al cardioplama, un finale da brividi, un post-partita da terzo tempo rugbistico: è un messaggio bello, bellissimo, quello che porta con sé l’ultimo atto delle Final Four in Adecco DNB.
La sfida prometteva tanto e si è verificata la conclusione migliore possibile tra Latina e Legnano: formazioni piene di ex, ricordi, precedenti. Il parquet “Parigi 1999” ha offerto un match fisico, veloce, pieno di contatti ed emozioni, fino al rush finale.
Al 40 minuto, però, c’è spazio soltanto per la gioia del Latina: il 71-69 che la incorona regina di questa Adecco Cup è frutto della volontà di ferro della squadra pontina. Brava a non mollare dopo l’infortunio di Marco Tagliabue, brava ad uscire dall’angolo del -11 (46-57) con un super parziale di 12-0, brava a crederci nonostante i tanti rimbalzi offensivi conquistati da Legnano fino a 2′ dalla fine del terzo quarto (4 a 15, con 7 tiri in più).
Dunque tanti extra possessi sfruttati a dovere, un uso del pick n’roll magistrale da parte di Milani e soprattutto di Tavernelli (in coppia con Arrigoni), quindi una grande capacità di copertura del pitturato, e soprattutto in difesa. Questa la ricetta del Legnano, che si è cullata per davvero nel sogno di vincere finalmente questa Coppa; una Coppa cercata da tre stagioni, e sfiorata 12 mesi fa.
A Cecina lo sgambetto fu di Ravenna, questa volta Latina non si è affidata soltanto al gioco in transizione, mancato del tutto nel primo tempo, oppure soltanto all’estro di un inesauribile, poliedrico, concreto Manuel Carrizo, maestro delle transizioni e dei possessi più caldi, play in seconda, uomo squadra senza se e ma. Infatti a completare il mix vincente di Garelli  (che bissa il successo dello scorso in DNA con Castelletto, restando in tema di Minors) c’è anche la robustezza di Pippo Gagliardo: l’ingresso nel secondo quarto dell’ex pivot di Ferentino ha dato spazio ad alternative offensive, ma soprattutto ha permesso di migliorare le rotazioni difensive, con una difesa che poi tra terzo e ultimo quarto ha raggiunto il massimo della fisicità.
Il finale è di fioretto, un vero e proprio giro di valzer, Latina balla decisamente meglio. E almeno per le prossime ore, continuerà a ballare.
 
BASKETINSIDE.com
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