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Milano: lo Scudetto dopo 18 anni.
BRUNO CERELLA: DALLA C2 ALLO SCUDETTO, DEDICATO A MATTEO BERTOLAZZI.
Bruno Cerella, a torso nudo, festeggia lo Scudetto a fianco di coach Luca Banchi.
[Basketinside.com/Marco Brioschi]


Bruno Cerella e Matteo Bertolazzi.

Bruno Cerella, primo a destra, a Roseto nel luglio 2012, con i soci della onlus Abruzzo Amore.

Intervista al giocatore (e sex symbol, suo malgrado) dell’Olimpia Milano. In calce all’articolo, 10 altri pezzi riguardanti il gaucho, pubblicati su ROSETO.com dal 2008 ad oggi.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 30 Giugno 2014 - Ore 11:45

Bruno Cerella, oriundo argentino classe 1986, da Bahia Blanca (città di gente che all’arancia dà del tu, visto che nel 1977 c’è nato Manu Ginobili... ma prima di lui, nel 1972, è venuto alla luce Alejandro Montecchia), lo conobbi nell’estate del 2008, a Roseto degli Abruzzi, dove ha un parente.
 
C’era uno spettacolo con palco alla rotonda sud del lungomare centrale e io mi avvicinai, chiedendogli se fosse lui Bruno Cerella, l’oriundo che il Teramo aveva prelevato dal Potenza, squadra di B2, per lanciarlo in Serie A.
 
Di Bruno – oltre alla bellezza quasi arrogante (non è arrogante perché credo che lui se ne freghi di essere così schifosamente, per noi brutti, bello) – colpiscono il perenne sorriso e il rispetto che dà a tutti.
 
Sorrideva, Brunito, persino a luglio 2012, quando venne alla Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi per assistere a uno spettacolo teatrale (in dialetto!) organizzato dalla onlus Abruzzo Amore, il cui scopo era raccogliere fondi per “Slums Dunk”. Aveva un ginocchio come un melone, aveva dovuto operarsi praticamente due volte perché il primo intervento al legamento crociato era perfettibile eppure non perse il sorriso. C’era da ringraziare la gente che aveva donato 1.500 euro per il suo progetto africano di basket e beneficenza e lui era lì, claudicante ma sorridente.
 
Bruno è così: uno lo guarda e pensa che il suo posto sia in qualche trendyssimo superattico, magari in qualità di “amico da esposizione” e invece lui se ne va ogni estate (compreso quest’anno) in Africa, ad aiutare donne e uomini mediante la pratica del basket.
 
Dopo lo Scudetto, abbiamo fatto questa chiacchierata con Bruno Cerella, versione Campione d’Italia.
 
Brunito, secondo la Rai il momento di massima audience c'è stato quando ti sei tolto la maglia per esultare. Ti scoccia sentirti un uomo oggetto?
«La maglia l’ho tolta per darla a Papà, visto che era arrivato dall’Argentina per vedere la mie finali e rischiavo che qualcuno me la strappasse di dosso, stante l’euforia della gente. Comunque, non so cosa dirti nello specifico (ride, n.d.r.), perché sai che non mi faccio problemi delle cose che dicono in TV oppure sui giornali».
 
Miracoli dello Scudetto: avete fatto diventare Giorgio Armani il vostro commesso, che vi passava le medaglie. In TV sembrava sinceramente commosso: davvero avete toccato il cuore ad un uomo così abituato a dominare il mondo con il suo marchio?
«Penso che il basket, in questo periodo della sua vita, gli regali emozioni fortissime. Sappiamo quanto ci tiene lui e quanta passione ci ha messo, seguendo la squadra ogni partita. Anche nei momenti più difficili, lui è sempre stato a bordo campo, aspettando fine gara per salutarci ed esserci vicino!  Quindi penso che il basket, la sua Olimpia Milano 1936, sia per lui quella scarica di adrenalina e di grandi emozioni, ogni volta che entra al Forum».
 
Emigrato di ritorno dall'Argentina, dalla C2 allo Scudetto. Ti hanno già chiesto i diritti per un film?
«Sai quante volte ho pensato, nell’ultima settimana culminata con Gara 7, al mio percorso dalla C2 fino ad oggi? Credo 100! Ma sai quanto ho pensato a questo momento nella mia vita? Neanche uno, fino a qualche mese fa. Questo per dirti che ho sempre creduto nel lavoro quotidiano, senza volare con la testa. Nessuno mi ha regalato niente. Anzi, nel miglior momento della mia carriera, il destino ha voluto fermarmi quasi un anno facendomi infortunare al crociato del ginocchio (e pensare che fu proprio a Milano, perdendo con il Teramo, che si infortunò al ginocchio, n.d.r.). Ma non importa, oggi sono qui, avendo percorso una strada lunga piena di emozioni fortissime, incontrando gente fantastica. Comunque, ancora non ho proposte di film, ma sinceramente preferirei di più una “telenovela” a puntate! (risatone, n.d.r.)».
 
Bene, vada per la telenovela, allora. Chi vorresti fosse il regista?
«C’è solo una persona, che mi conosce meglio dei miei genitori e che sarebbe la regista perfetta. Lei ha vissuto con me i momenti più belli e più brutti della mia vita e sarebbe molto brava a farmi interpretare me stesso: la mia Luli».
 
A presto rivederti, Bruno. Intanto, dedica questo Tricolore...
«A Matteo Bertolazzi, la mia fonte di energia!».
 
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BRUNO CERELLA
 
Giovedì 10 Luglio 2008
Serie A – Banca Tercas Teramo
HOOVER E CERELLA PER UNA PANCHINA FORTE E BELLA?
Delegazione Biancorossa in trasferta negli Stati Uniti per seguire le Summer League.
 
Mercoledì 30 Novembre 2011
Il Nome della Rosa
VALERIO AMOROSO E BRUNO CERELLA: QUANDO IL BASKET INCONTRA LA SOLIDARIETA’.
Amoroso testimonial di ‘L’Aquila per la Vita’, Cerella del progetto ‘Slum Dunk’. Appuntamento venerdì 2 dicembre 2011, ore 21.30, al Nome della Rosa di Giulianova.
 
Martedì 6 Dicembre 2011
Basket e Solidarietà
BRUNO CERELLA: LA MIA AFRICA.
Intervista al giocatore del Teramo Basket, creatore – insieme a Tommaso Marino – del progetto ‘Slums Dunk’ per portare il basket nelle baraccopoli del Kenya.
 
Giovedì 16 Febbraio 2012
Serie A – Banca Tercas Teramo
BRUNO CERELLA: IL SUPER GAUCHO DEL TERAMO.
Intervista al trascinatore del Teramo che ha battuto Biella.
 
Lunedì 30 Aprile 2012
Serie A – Banca Tercas Teramo
TERAMO SCONFITTO, BRUNO CERELLA INFORTUNATO.
Prevedibile stop dei biancorossi in trasferta a Milano. Brutto infortunio al ginocchio per l’esterno.
 
Venerdì 25 Maggio 2012
Serie A – Banca Tercas Teramo
BRUNO CERELLA: PREFERISCO RIDERE.
Intervista a Bruno Cerella, che parla del suo ginocchio operato, dell’Africa, del Teramo Basket e del perché è meglio ridere. Sempre. 
 
Giovedì 12 luglio 2012
Teatro e Beneficenza
UNA COMMEDIA DIALETTALE PER SOSTENERE IL PROGETTO DI BASKET IN AFRICA DI BRUNO CERELLA
Roseto degli Abruzzi, teatro all’aperto della Villa Comunale, venerdì 13 luglio 2012, ore 21. A cura di Abruzzo Amore onlus.
 
Martedì 31 luglio 2012
Teatro e Beneficenza
‘ABRUZZO AMORE’ DONA 1.500 EURO PER IL BASKET IN AFRICA
Finanziato un progetto in Kenya grazie al teatro dialettale abruzzese.
 
Venerdì 26 luglio 2013
Basket e Crisi Economica
BRUNO CERELLA A MILANO. PRIMO ESEMPIO DI DOPPIO LAVORO?
Il Gaucho arriva alla corte di Re Giorgio. Si tornerà ai tempi di Sandro Gamba, che vendeva la Simmenthal e giocava nel Simmenthal?
 
Venerdì 10 gennaio 2014
Eurolega
BRUNO CERELLA: LA VITTORIA CONTRO I BICAMPIONI D’EUROPA DEDICATA A MATTEO BERTOLAZZI.
Intervista all'oriundo dell'Olimpia Milano, dopo il partitone e la vittoria in Eurolega contro l'Olympiacos Pireo.
 
Luca Maggitti
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