Serie A2 Silver – Industrialesud Roseto Sharks ASPETTANDO DELOACH

Più malvisto di Stefano Rajola. Alfredo Patricelli, a confronto, è un amico.

Bastano questi due paragoni, andando a pescare avversioni più o meno recenti della tifoseria rosetana verso alcuni giocatori avversari, a rendere l’idea di quanto Michael Deloach – forte esterno attualmente in forza alla Viola Reggio Calabria – sia visto come il fumo negli occhi dalle parti del PalaMaggetti.

È da dopo la trasferta di Imola che alcuni tifosi pubblicano sui loro profili facebook la foto di Deloach, corredata da un eloquente: “Ti stiamo aspettando a braccia aperte” e da altri commenti irriferibili, ma immaginabili.

Perché tanta avversione? Due i momenti topici alla base della questione.

Il primo è accaduto durante Roseto-Lucca dello scorso campionato, gara vinta dai padroni di casa. Durante la partita, Deloach si appiccica con Pierpaolo Marini, giovane rosetano e quindi doppiamente beniamino del pubblico. Il PalaMaggetti si infiamma in un attimo, il moro viene subissato di fischi e improperi, la gara finisce e tutto sembra archiviato e dimenticato.

Poi però Lucca fallisce, Deloach viene ingaggiato dal Chieti e si ritrova di nuovo di fronte il muro della Curva Nord rosetana, per l’occasione in trasferta al PalaLeombroni di Chieti. Ed è questo il secondo momento topico. Stavolta finisce che il Roseto perde e Deloach, a fine gara, esulta sotto la curva ospite mostrando la canottiera con i colori della sua squadra. Per i tifosi degli Sharks si tratta di lesa maestà e piovono in campo 14 seggiolini, degli oltre 30 divelti dalla curva del palasport teatino.

Risultato? Dopo i seggiolini piovono i DASPO. 17, se ben ricordiamo, con valenza pluriennale per i tifosi che – filmati dalle forze dell’ordine – si sono resi protagonisti del gravissimo errore di lanciare seggiolini in campo.

Da quel giorno, Michael Deloach è il giocatore più inviso alla tifoseria rosetana, che non gli ha perdonato il gesto di andare ad esultare sotto la loro curva e – soprattutto – lo collega al fatto che 17 tifosi non potranno seguire la loro squadra del cuore per più anni. Anche se, ovviamente, non è stato certo lui a sradicare seggiolini e lanciarli in campo.

E siamo ad oggi. Perché stasera la Viola Reggio Calabria arriverà a Roseto e domani giocherà al PalaMaggetti.

Da più parti si sentono rumors circa l’accoglienza che i tifosi intendono riservare a Deloach e che sembra non inizierà domani al PalaMaggetti, ma già stasera in occasione dell’arrivo a Roseto della squadra reggina.

Poi, domani, attesa per vedere se saranno soltanto moltissimi fischi o se la Curva Nord preparerà uno striscione per accogliere Michael Deloach.

Noi di ROSETO.com, come sempre scrivendolo prima, non possiamo che augurarci una giornata di sport all’insegna dello sfottò, anche pepatissimo, ma che non vada oltre. L’ideale che abbiamo dello sport, condito di ironia, ci fa pensare a “Giulietta è na zoccola”, perfido striscione dei tifosi del Napoli dedicato a quelli del Verona, qui portato ad esempio solo per auspicare qualche trovata dei creativi della Curva Nord che stia dentro i binari della intelligente provocazione e che non crei danno a nessuno.

I fatti recenti di Scafati, con il giocatore del Roseto Yankiel Moreno preso a calci e le conseguenti 3 giornate di squalifica inflitte al PalaMangano, impongono di stare molto calmi. Il Roseto Sharks è malmesso in classifica e ha già le sue beghe in campo, non ha bisogno di problemi che arrivino anche da fuori.

Infine, personalmente, Roseto-Reggio Calabria è una partita attesa perché non vedo l’ora di bere una birra con i miei due amici Giovanni Benedetto e Stefano Vanoncini – rispettivamente coach e vice della Viola – quindi spero davvero che non accada nulla oltre gli sfottò. Anche perché sia Stefano sia Giovanni sono due innamorati della Roseto cestistica, come dimostrano le dichiarazioni del coach, rilasciate ai mass media reggini nei giorni scorsi: «Al PalaMaggetti, in particolare, sarà decisiva la condizione psicologica, fisica e tecnica con la quale ci presenteremo. Roseto è una squadra di grande tradizione, che in ogni partita casalinga è sostenuta da un grande pubblico, quindi non dobbiamo abbassare al guardia. Come nel nostro caso, l’ambiente rosetano è ben consapevole del prestigio della propria piazza e riesce a trasferire in campo una grande energia. Non dovremo avere incertezze nell’approccio alla gara, cercando di essere lucidi nei momenti decisivi».