Politica Rosetana TASSE: PAGARE MENO, PAGARE TUTTI.

Tasse: pagare meno, pagare tutti. Potrebbe essere questo lo slogan dell’Amministrazione guidata dal sindaco Sabatino Di Girolamo, alle prese con la riorganizzazione strategica del Comune, dopo le elezioni vinte lo scorso mese di giugno.

Un nuovo inizio che non può prescindere dal riequilibrio dei conti e, quindi, da una attenta analisi di quanto il Comune ottiene dai suoi cittadini sotto forma di pagamento delle imposte.

Infatti, a fronte di una spesa corrente di circa 21 milioni di euro, il secondo centro della Provincia di Teramo si ritrova in bilancio crediti per 25 milioni di euro, di cui 16 di origine tributaria e cioè derivanti da tasse che i cittadini non hanno pagato al Comune nel corso degli anni. Cifre che destano preoccupazione anche se, in proporzione, le situazioni in altre città non sono molto differenti.

C’è una data a far da spartiacque, per quanto riguarda la riscossione dei tributi da parte del Comune, ed è quella del primo gennaio 2013. Da allora, infatti, l’Amministrazione Pavone subentrò alla Soget per la riscossione diretta dei crediti dovuti alla municipalità.

Una scelta che l’attuale Amministrazione critica, con le parole del vice sindaco Simone Tacchetti: «Serve una società di riscossione, perché delegare la gestione al Comune ha peggiorato le cose. Abbiamo iniziato a parlarne e sicuramente ci vorrà qualcuno esperto per supportarci».

Implementare la macchina comunale, dunque, ma pure pensare a una nuova imposta che non pesi sui residenti, come quella di soggiorno che potrebbe portare un gettito considerevole, stante i circa 500.000 giorni presenza annuali registrati in esercizi alberghieri e complementari. Insomma: un gettito garantito dai turisti che, a seconda dell’importo quotidiano dell’imposta, potrebbe occupare una forbice che va dagli oltre 300.000 euro annui fino a diversi milioni.

L’ex sindaco, Enio Pavone, sottolineò la bontà dell’idea legandola però a una iniziativa territoriale. Dello stesso parere il vice sindaco Tacchetti, che chiosa: «A livello di reperimento di nuove risorse senza pesare sui residenti, l’imposta di soggiorno potrebbe essere una soluzione praticabile, vincolandola all’applicazione da parte di tutte e sette le città costiere della provincia teramana».

Giulianova e Pineto si apprestano a inserire l’imposta per l’estate 2017: chissà se Roseto, primo centro costiero per numero di abitanti, farà lo stesso.

In attesa di nuovi gettiti, però, bisogna curare la riscossione dei crediti già maturati, che sono tanti e composti da migliaia di piccoli crediti inferiori ai mille euro.

Pertanto, il Comune sembrerebbe indirizzato a individuare modalità amichevoli nei confronti dei contribuenti, sia per ricordare mediante chiamate telefoniche il debito a chi non è in regola sia offrendo dilazioni e abbuoni sugli interessi di legge. Sono iniziative di buon senso che avvicinano il Comune al contribuente, che così si sentirebbe non vessato, realizzabili mettendo mano ai regolamenti comunali mediante delibere di Giunta e Consiglio.

Detto della fase “colloquiale”, il Comune potrebbe quindi dotarsi di una task force per curare le riscossioni delle imposte non pagate nel periodo 2013-2016, anche perché il dirigente comunale Marco Scorrano, oggi a Roseto, a Pescara riuscì a ottenere lusinghieri risultati circa le riscossioni, quando era a capo del Settore Tributi del Comune, recuperando in 3 anni oltre 9 milioni di euro di imposte non pagate.