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Mercoledì, 24 Aprile 2024 - Ore 19:41 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Est – Roseto Sharks
PRECAMPIONATO SCARSO ASSAI
Emanuele Di Paolantonio e Daniele Cimorosi.

Ryan Martin.

John Bohannon.

Dal Torneo di Campli alle piste aperte di mercato, passando per cifre, equilibri e riflessioni. Con una sola morale finale: Rosetane e Rosetani, state vicini alla squadra!

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 25 Settembre 2016 - Ore 02:00

TORNEO DI CAMPLI: SQUALI IN PORCHETTA. – Il Roseto Sharks ha concluso il precampionato perdendo ieri la finalina del 51° Torneo Città di Campli, “Memorial Nino Di Annunzio”, contro il Rieti (Serie A2), per 83-74 (Parziali: 21-19; 43-44; 64-64; 83-74). Avantieri, nella prima giornata, la sconfitta contro il Campli (Serie B), per 71-64 (Parziali: 17-14; 34-31; 44-49; 71-64). Per la cronaca, il Torneo lo ha vinto il Chieti, che in finale ha liofilizzato i padroni di casa farnesi del Campli con il punteggio di 55-94 (Parziali; 10-23; 27-47; 39-71; 55-94). Insomma: per quanto il precampionato non valga nulla, bella culata per Roseto quella di non aver sfidato in finale i cugini teatini. Una rullata (prevedibile) a una settimana dall’inizio del campionato, non avrebbe fatto benissimo all’ambiente. Ambiente che, comunque, è alquanto depresso dopo un precampionato fra il mediocre e lo scarso.
 
PRECAMPIONATO: SQUALI A PINNA BASSA. – Questo il precampionato del Roseto, con i punteggi delle amichevoli e la caratura degli avversari specificata. In grassetto le vittorie.
31.08.2016, Roseto Sharks – Campli (Serie B) 69-66.
03.09.2016, Roseto Sharks – Teramo (Serie B) 53-65.
09.09.2016, Montegranaro (Serie B) – Roseto Sharks 80-67.
11.09.2016, Jesi (Serie A2 Est) – Roseto Sharks 90-76.
17.09.2016, Roseto Sharks – Virtus Roma (Serie A2 Ovest) 88-107.
18.09.2016, Roseto Sharks – Virtus Roma (Serie A2 Ovest) 106-104.
23.09.2016, Campli (Serie B) – Roseto Sharks 71-64.
24.09.2016, Rieti (Serie A2 Ovest) – Roseto Sharks 83-74.
Sono 8 amichevoli, di cui 4 con squadre di Serie B e altrettante contro pari grado.
2 le vittorie degli Squali, per 3 punti contro la squadra cadetta del Campli e per 2 contro i pari categoria della Virtus Roma.
Di contro, le 6 sconfitte sono arrivate 3 contro compagini di Serie A2 (scarto medio pari a 14 punti tondi) e 3 contro team di Serie B (scarto medio pari a 10,6 punti).
Cosa avevo scritto: precampionato fra il mediocre e lo scarso? Mi correggo: scarso... precampionato scarso assai.
Il Roseto, per quanto rimaneggiato, incompleto, cantiere aperto e tutte le belle cose che si dicono in precampionato (peraltro pure gli avversari hanno spesso a che fare con assenti e sono in rodaggio) ha fatto ridere amaro. Per non dire altro.
Per la metà delle amichevoli che ho seguito personalmente (2 perse e 2 vinte), ho visto una squadra molle, priva di mordente difensivo. Semplicemente: non adeguata alla categoria.
E siccome non stiamo parlando di tennis, è perfettamente inutile salvare i singoli che sono andati bene e gettare a mare quelli che sono stati scarsoni. Una squadra è sempre un mix, spesso insondabile, di cose, equilibri, motivazioni, amicizie, valori, regole. È la squadra – a partire dal manico – che vince insieme o naufraga insieme. E la squadra vista, per parlare dell’ultima gara che ho seguito venerdì a Campli, con Smith a difendere con le sopracciglia su David Petrucci (che lo ha umiliato tre volte di seguito ribaltando la partita) e il farnese Serafini a imperare nell’area del Lido delle Rose, era roba scadente.
Finora, il Roseto ha praticamente sempre fatto naufragio. E il dio del basket sa se mi pesa scrivelo. Ma la mano pietosa infetta la ferita. E allora è giusto dire che questo Roseto o cambia decisamente strada, oppure saranno guai grossi in campionato.
 
MERCATO: DI PAOLANTONIO COMMISSARIATO? – Dice: ma come, stai scrivendo di una squadra di Serie A2 che ha in posto 1 un veterano come Fultz, in posto 2 una mitragliatrice come Smith, in posto 3 un ragazzo promettente come Radonjic e in posto 4 un califfo come Amoroso, devono prendere un 5 americano e ti preoccupi? Sì, diamine! Mi preoccupo. Perché se il basket fosse la semplice sommatoria dei singoli talenti, sarebbe un videogame.
Parlando del mercato, sembra che – dall’ingaggio di riparazione di Valerio Amoroso – la gestione delle entrate e delle uscite sia passata da Emanuele Di Paolantonio (esordiente in troppe cose: direttore sportivo e coach) al presidente Daniele Cimorosi in persona, coadiuvato dal general manager Vittorio Fossataro. Di Paolantonio esautorato? No, piuttosto commissariato, visto che, ovviamente, resta il suo ruolo consultivo. Un ruolo, peraltro, ancora potente se è vero che Cimorosi avrebbe preferito (costava meno) Crosariol, mentre Di Paolantonio ha puntato i piedi per la seconda volta (dopo Fultz) e ottenuto la firma di Amoroso.
Adesso, sembra che ci siano da fare un movimento in entrata (un centro straniero) e due in uscita (Lewis-Briggs e uno fra Casagrande e Paci). Vedremo quali saranno gli accomodamenti: fino a venerdì sembrava dovesse partire il convalescente Casagrande (intervento al ginocchio e un mesetto per riaverlo a disposizione), mentre dal giorno dopo il candidato pare essere Paci.
Di certo il presidente Cimorosi non è contento di come è stata assemblata la squadra e – voci non confermate, ma attendibili – pare che non abbia mancato di farlo presente sia a Emanuele Di Paolantonio (che ha “la colpa” di aver costruito senza batter ciglio la squadra con il budget più basso della Serie A2, ovviamente prima dei correttivi Amoroso e centro USA) sia a Jacopo “Puccio” Lapenna, agente di Di Paolantonio e ascoltato consigliere del coach-direttore sportivo. Non che il presidente cerchi un capro espiatorio, visto che è lui il primo a fare mea culpa per alcune scelte infelici che ora presentano il conto, ma è certo che si aspettasse qualcosa di meglio.
Per chiudere l’argomento mercato, due nomi.
Il Roseto starebbe seguendo Ryan Martin, centro classe 1991 di 206 cm, inglese e quindi comunitario e John Bohannon, centro statunitense classe 1991 di 211 cm.
Vedremo se uno dei due approderà a Roseto e di quanto sarà cresciuto il budget dopo i correttivi in entrata e in uscita (tanti soldi in più, da spendere fra nuovi ingaggi e buonuscita, e pochi in meno, liberandosi di chi non si ritiene più utile alle sorti della squadra).
 
PAGELLA INUTILE. – Finora, numeri alla mano, ovviamente tutti bocciati: proprietà e dirigenza, coach-direttore sportivo e squadra. Solo che – solita vecchia storia – se non si vendono le FIAT te la prendi con Marchionne e non con la famiglia Elkann. E cioè: chi ci mette i soldi ha la grande arma del poter scaricare le responsabilità sui dipendenti stipendiati. E non importa quanto sia il loro stipendio né se sono esordienti, tutelati o meno da uno staff, protetti o meno da un cerchio magico. Il mondo del lavoro è così, per quanto sia ingiusta la cosa, umanamente parlando. Come dire: a nessuno lo ha ordinato il medico di farlo. Pertanto, una volta che lo fai, deve esserti applicabile l’universale concetto di responsabilità che regola le società sane (quindi non quella italiana dove, soprattutto nel pubblico e in politica, nessuno paga mai per i propri errori). Perché pagella inutile? Perché è precampionato. E per fortuna tutto è ancora recuperabile.
 
OTTIMISMO FINALE. – Una cosa positiva, almeno una? Il precampionato di merda, appunto. Perché così c’è una speranza: che Verona prenda gli Squali sottogamba alla prima giornata di campionato. Squali che, nel frattempo, dovrebbero recuperare Fultz (che a Campli non ha giocato... e speriamo che le ore di “pilates” con Faragalli siano finite, perché c’è bisogno di lui e pure tanto) e inserire Amoroso. E, soprattutto, provare a fare il primo passo per diventare – da gruppo sghembo – una squadra unita, coesa, determinata.
Forza e coraggio, dunque. Il precampionato è stato uno schifo: meno male che non contava una mazza e c’è tutto il tempo di invertire la rotta.
 
APPELLO A ROSETANE E ROSETANI. – Avete letto l’articolo e siete d’accordo con me? Bene. Non siete d’accordo, benissimo. L’unica cosa che conta – pena la scomparsa del basket a Roseto – è fare l’abbonamento e riempire gli spazi vuoti del PalaMaggetti, come invitava a fare il compianto Giovanni Giunco.
Perché più la squadra è debole, più ha bisogno di sostegno.
E raccontare i fatti, mettendoci le proprie opinioni, significa fare soltanto onestamente il proprio lavoro, senza per questo godere se la squadra del proprio cuore, che si segue da 18 anni, va male.
Insomma: il Roseto esce da un precampionato scadente, ma si sta rinforzando con gente di qualità e ha bisogno di tutti i suoi tifosi.
La mia laica preghiera è la solita, da 18 anni a questa parte: Rosetane e Rosetani, siate sempre vicini alla squadra, a prescindere dal valore tecnico della stessa.
 
Luca Maggitti
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