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Politica Rosetana
ENIO PAVONE: DI GIROLAMO SINDACO A META’.
Enio Pavone, Sindaco di Roseto degli Abruzzi da metà 2011 a metà 2016.

L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo mercoledì 19 ottobre 2016.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 20 Ottobre 2016 - Ore 10:15

«Sicura, pulita, curata? Roseto è la stessa che amministravamo noi e lo slogan, elettoralmente riuscito, non è messo in pratica».
 
Parole dell’ex sindaco Enio Pavone, che dopo i primi “100 giorni” parla del suo successore, Sabatino Di Girolamo, e di quel che sta facendo l’Amministrazione monocolore Pd.
 
L’ex primo cittadino, che è tornato alla sua attività di commercialista e continua a fare politica dai banchi dell’opposizione in Consiglio, osserva: «Sicuramente il mio è un occhio di parte, ma affermare che Roseto sia così cambiata con il nuovo sindaco, più che un’evidenza mi pare un’eresia».
 
Pavone dà atto della pulizia del lungomare avvenuta qualche settimana fa, con riordino del verde pubblico, ma incalza: «La pulizia è avvenuta, ma affidandosi a una ditta esterna, visto che decine di ettari di verde pubblico non si possono curare con un personale che varia da 5 a 7 persone addette alla manutenzione. Allora avevamo ragione noi, che da anni parliamo del bisogno di esternalizzazioni per alcuni lavori come la manutenzione. Roseto ha enormi zone di verde pubblico, anche nelle frazioni, e questo patrimonio non può essere curato due volte l’anno».
 
La questione delle esternalizzazioni riporta d’attualità i due project financing, dell’importo complessivo di circa 10,5 milioni di euro, sostenuti dalla Amministrazione Pavone e congelati da quella Di Girolamo. L’ex sindaco osserva: «Gli attuali governanti dicono che vogliono capire bene, analizzare, riflettere, ma sappiamo tutti che quei progetti servono a Roseto. Prendiamo ad esempio la pubblica illuminazione: solo con il project financing è possibile sostituire i vecchi e pericolosi pali e rifare le condutture mangiate dai topi».
 
L’ex sindaco che ha governato Roseto da metà 2011 a metà 2016, parla poi della presenza in Municipio di chi lo ha sostituito: «Noto una sostanziale assenza da parte del sindaco, per quello che riguarda la quotidianità e le funzioni di rappresentanza. Questo potrebbe significare anche assenza quando c’è da prendere decisioni importanti. Io credo che il sindaco debba dedicare più tempo alla città, perché quando non c’è lui la sua assenza viene compensata dalla presenza eccessiva sia del vice sindaco Simone Tacchetti, che firma anche ordinanze e nell’immaginario collettivo sta diventando il vero punto di riferimento, sia dal presidente del consiglio Teresa Ginoble, che da figura istituzionale super partes si è trasformata in un superamministratore aggiunto e molto influente».
 
Luca Maggitti
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