Grazie al progetto “Roseto Basket Story”, portato avanti con eccezionale generosità da Daniele Francani, abbiamo recuperato le sigle dei magazine di 7 stagioni televisive.
Si tratta di 7 campionati nei quali Roseto, partendo dalla Serie A2, arrivò ai PlayOff Scudetto, a un tiro dalla Finale di Coppa Italia e alla dimensione europea della Uleb Cup, guadagnando gli Ottavi di Finale.
Oltre a Roseto, c’erano la A e la coppa europea di Teramo, la A1 Femminile e la coppa europea di Chieti, la B1 di Campli e Atri e molto, molto altro ancora nelle minors.
Insomma: un Abruzzo vivissimo – l’AbruzzoBasket – che Giorgio Pomponi, io e Lorenzo Settepanella (con i preziosi apporti in alcune stagioni di Malì Pomilio e Marco Rapone) raccontammo attraverso magazine settimanali di 90 minuti.
Tanti, troppi i ricordi. Avendo tempo, sarebbe bello fare un docufilm con i momenti migliori di queste sette stagione televisive, partite con Basketland e poi andate avanti per 6 campionati con il format Sotto Canestro. Ma durerebbe troppi minuti.
Però questo “settebello” può essere almeno ricordato con le sigle, e cioè con il contenuto ripetitivo e seriale che apriva e chiudeva l’appuntamento settimanale.
Perché anche noi, partiti per fare una trasmissione in una TV provinciale, arrivammo al satellite e quindi alla visibilità italiana ed europea, passando per la ribalta regionale.
Quindi, “ripassarsi” quegli anni almeno dalle sigle ritengo possa essere una cosa piacevole per molti, a cominciare dai protagonisti delle sigle.
Come quella di Basketland, dove “Picchio” Abbio sfodera l’indice come Alex Drastico e l’ineffabile Stefano Attruia ripete “alla lettera” quel che gli chiedemmo di dire. E il sospettoso Saulius Stombergas che ci rimbalzò, certamente anche per colpa della nostra incapacità di scavalcare la barriera del linguaggio.
Poi la prima – letteralmente “fatta in casa” – di Sotto Canestro, con Mario Boni sulla mia chaise-longue, Giorgio Pomponi psicologo e io sceneggiatore e addetto ai dialoghi.
SuperMario ci prese gusto, pretendendo la riconferma anche per la seconda stagione e dandoci lui l’input iniziale, per sviluppare una sigla che è un piccolo film sull’amico Mitraglia.
Quindi la terza stagione, con l’Arena 4 Palme a benedire l’incontro fra Roseto, Teramo e Chieti e Giorgio, Lorenzo e io a fare le “ragazze” (e portai pure sulle spalle Lorenzo per farlo schiacciare!).
La quarta è quella della disponibilità delle ragazze del Chieti e di coach Claudio Agresti, con una sorta di sit-com di noi tre sfigati (Giorgio, Lorenzo e io, chi altri?), alla ricerca di facili successi cestistico-amorosi.
C’è poi la quinta, con le miss, Pasquale Peracchia e il suo Popeye, Giorgio e io – cretinissimi (a proposito, Giorgio, perché non siamo più così irrimediabilmente cretini?) – a cercare l’approccio al largo, venendo consegnati alle onde.
Infine, l’ultima: realizzata in studio e tutta giocata sulla rivalità fra Roseto e Teramo. La più impersonale, quella costata meno fatica (non avevamo tempo, se ben ricordo).
Sei sigle su sette e un promo sono il frutto di lavoro, originalità, divertimento. Ed ebbero, lo ricordo nitidamente, grandissimo successo regionale.
Grazie al lavoro di Daniele Francani posso oggi riproporle su YouTube, per farle guardare a chi le ricorda e a chi non le ha mai viste.
Dentro ci sono tanti amici del basket: a loro un grandissimo ringraziamento, che fa il paio con quello che va a tutti gli operatori e registi che hanno lavorato alla loro realizzazione.
Ecco il video...
VIDEO
BASKETLAND & SOTTO CANESTRO STORY
(1999/2006)
ROSETO.com
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2004. Giorgio Pomponi, Lorenzo Settepanella, Luca Maggitti.
