L’Olimpia Pallacanestro Mosciano del presidente Marco Battestini, squadra partecipante al campionato Serie C Silver e allenata dal rosetano Marco Verrigni, oscilla fra la quarta e la quinta posizione in classifica, quando restano due partite da giocare per definire quale sarà la griglia di partenza delle 6 gare di fase a orologio.
La neopromossa, che dopo la cavalcata trionfale della passata stagione era partita con un roster quasi del tutto confermato per ben figurare, strada facendo ha perso 2 giocatori per motivi di lavoro. Perciò, poco prima della chiusura del mercato, ha inserito nel roster un giocatore conosciutissimo in terra abruzzese (e non solo): Giuseppe “Titti” Stama.
La notizia è di quelle che fanno rumore, visto che Titti ha 52 anni suonati (Medaglia d’Argento ai Mondiali di Orlando, USA, nella Categoria Over 50 di Maxibasket). Inoltre, il suo coach è Marco Verrigni, già team manager (in Serie B) e direttore sportivo (in Serie A2 Silver) del Roseto Sharks, dopo essere stato un cannoniere di razza delle minors. Marco guardava, a inizio carriera, a Titti Stama come a un punto di arrivo, prima di finirci a giocare insieme e oggi ad allenarlo, pur avendo 6 anni di meno.
Coach Verrigni, a proposito del romantico colpaccio di mercato, ha commentato: «L’idea di ingaggiare Titti è la conseguenza della voglia di allenarsi che ha e che è innata in lui, da quando lo conosco. Titti è uno di quei giocatori immortali, della vecchia generazione. È fisicamente integro ed è un piacere vedere una persona di 52 anni che non salta un allenamento e che dà l’esempio quanto a impegno e dedizione al lavoro».
Titti Stama sarà tesserabile da lunedì 13 febbraio 2017 e potrà quindi esordire nella gara di recupero di mercoledì 15 febbraio contro il Campli, che si giocherà alle 21 al palasport di Mosciano.
In bocca al lupo al rientrante Titti, ragazzino di 52 anni!
Giuseppe Stama
“Titti”: the iron man.
Fra i pochi giocatori professionisti usciti dal vivaio rosetano (formati a Roseto), un posto di rilievo ce l’ha Giuseppe Stama, “Titti” per il basket, ala di 195 cm, classe 1964, nativo di Trino Vercellese. Titti iniziò a giocare a pallacanestro ai tempi di Aldo Anastasi, arrivando alla squadra juniores allenato da Domenico Sorgentone e facendo l’esordio in prima squadra nel Campionato 1981/1982 con coach Renzo Ranuzzi, nel Roseto che conquistò la promozione in Serie A2. Dopo la retrocessione e il ritorno in Serie B, guidato da coach Marcello Perazzetti si impose all’attenzione del basket cadetto, giocando in quintetto a 20 anni. Dopo il militare a Vigna Di Valle, dove vinse la Serie C e volò in B1 beneficiando della riforma dei campionati (nello spareggio contro il Marsala, a Napoli, segnò 30 punti, di cui 28 nel solo secondo tempo), tornò a Roseto in B2, dando man forte alla squadra che, allenata da Sorgentone, vinse il campionato 1987/1988 battendo in finale (2-0) Palestrina. È il Roseto di Stama e degli altri rosetani Willy Battistoni, Antimo Di Biase, Dante Battista, oltre che dei bravi Aureli, Palermo, Melioli e Fanna. Il campionato successivo Titti vinse il titolo di capocanonniere della B1. Dopo Roseto – e la triste retrocessione degli spareggi di Pistoia – Stama firmò per Pescara, in B2, dove ritrovò coach Martinoia, che lo aveva allenato l’anno del militare e vinse il campionato (3 gare perse su 30). La stagione successiva, dopo le prime gare a Pescara andò a Cento, in B2, dove disputò i Playoff, poi vinse la B2 a Benevento, giocò a Brindisi e Siena e arrivò a Teramo, dove infilò “due promozioni e mezzo” guidato da coach Franco Gramenzi, prima di andare a giocare in B2 ad Atri, dove vinse il campionato sotto la guida di Sorgentone. Titti, patito di tennis e bicicletta (“Iron man”, vista la forma fisica, gli calza a pennello), ha speso gli ultimi anni di carriera girando l’Abruzzo: Campli, Alba Adriatica e Giulianova. Oltre ai ricchi bottini personali, il tratto distintivo di Stama rimarrà sempre la “tabellata” (tiro appoggiato al tabellone), sviluppata sui tabelloni di legno dell’Arena 4 Palme. Questo il ricordo di Stama dello scherzo fatto ai tifosi rosetani quando il Roseto vinse la B2 1987/1988: «Gara 1 vinta in casa fu molto tirata e nessuno si aspettava di chiudere la serie in trasferta. Vincemmo grazie ad un atteggiamento sereno e scherzoso in squadra, che diventò molto concentrato soltanto mezz’ora prima della gara. Dopo fummo assediati per oltre due ore, andammo in Questura e infine riuscimmo a tornare a Roseto. All’epoca non c’erano i telefoni cellulari, ma i nostri tifosi seppero della vittoria e dell’assedio e ci aspettarono, a centinaia, al casello di Colledara. Noi, da veri attori, ci inventammo un incerottamento di massa, fingendo di essere stati picchiati selvaggiamente. I nostri tifosi ci videro tutti bendati e ci fu un momento di generale sgomento, passato il quale si scoprì lo scherzo e scoppiò la gioia».
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Titti Stama con la Medaglia d’Argento dei Mondiali di Maxibasket.
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