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Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO-FORTITUDO BOLOGNA: LE PAGELLE DI LORENZO SETTEPANELLA.
Nicola Mei.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Brandon Sherrod.
[Mimmo e Andrea Cusano]


Valerio Amoroso.
[Mimmo e Andrea Cusano]


I voti ai giocatori del Roseto, vittoriosi contro la Effe.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 25 Marzo 2017 - Ore 21:30

ROSETO 71
FORTITUDO BOLOGNA 68

Parziali: 24-27; 13-14 (37-41); 20-13 (57-54); 14-14 (71-68).

La partita, le interviste e le foto su ROSETO.com.
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16084


ADAM SMITH 7,5
L'asfissiante difesa, costruita con la staffetta del tenace trio Raucci-Candi-Campogrande, lo costringe ad una gara dispendiosissima già solo per ricevere il pallone, ma non gli impedisce di recapitarlo nel cesto nei momenti chiave. Le percentuali risentono della gabbia che Boniciolli gli costruisce attorno (6/16 dal campo in quasi 36 minuti), ma come era successo domenica scorsa, la costante pericolosità, la leadership, la capacità di lucrar falli e di trasformarli dalla lunetta (stavolta con un immacolato 10/10), mostrano quanto sia importante avere questo signore dalla propria parte. Per l'ennesima volta, decisivo.

ANDREA PIAZZA 6
10 Minuti di quantità, qualità, carattere e, per la maestria con cui spende falli con un occhio al cronometro e l'altro al bonus, intelligenza.

ROBERT FULTZ 6,5
La sua regia risente dell'aggressione fisica subita dalla difesa della F (e che provoca 4 palle perse), ma nella seconda parte della gara è decisivo in attacco in un paio di occasioni. Il tre punti del 38' (quello del 69-65) è probabilmente il canestro più pesante della gara. In affanno, ma determinante.

GIOVANNI FATTORI 6,5
Mette il fisico e tutto il mestiere che ha contro lo statuario Knox, tenendo botta più che decentemente. In attacco sbaglia un paio di tiri aperti dei suoi, ma si riscatta alla grande quando, nell'ultimo quarto, arpiona di pura forza di volontà un rimbalzo offensivo scomodissimo e lo trasforma, con un agevole appoggio, nel punto 59 degli Sharks. Rimbalzista solido, mani educate, passatore sottovalutato, utile sempre e comunque.
 
NICOLA MEI 8
Al di là dell'enorme peso specifico dei 4 tiri pesanti, specie quello fuori ritmo scoccato dopo un rimbalzo offensivo di Amoroso (e che regala agli Sharks il +3 del 38', 66-63) impressiona per lo spirito di sacrificio che mostra nella difesa su quel fuoriclasse del Legionario che, eccezion fatta per l'ultima tripla che spaia la differenza canestri, nel secondo tempo, contro di lui, riesce a segnare unicamente dalla lunetta. Nicola porta in dote una tridimensionalità fatta di punti immediati, difesa forte e spesso sull'esterno più pericoloso, carattere, dalla quale gli Sharks non possono prescindere. È parte integrante e strutturale del sistema di Di Paolantonio. Monumentale.

RICCARDO CASAGRANDE 6,5
Sorprendentemente meglio in attacco (8 punti con 3/4 dal campo in 23 minuti) che in difesa, dove nonostante ce la metta tutta, non riesce ad arginare quel satanasso di Alex Legion. Gioca comunque una gara generosissima, al servizio della squadra.

VALERIO AMOROSO 7
Tendenzialmente poco coinvolto in attacco (anche perché Boniciolli, che lo conosce come le proprie tasche, cerca il più possibile di tenerlo lontano dalle tacche), è però autore di alcune giocate chiave (su tutte il preziosissimo canestro ravvicinato del 37', quello del 63-60) e comunque stravince il duello con il collega Mancinelli, parso la deludente controfigura di se stesso. In quasi 29 minuti segna 8 punti (con 4/6 dal campo), ghermisce 4 rimbalzi, recupera 2 palloni. Sempre importante.

BRANDON SHERROD 7
La mano dalla lunetta rimane assai ignorante (0/4, dopo l'orribile 1/7 di Chieti), ma fa la sua parte sia in termini di pericolosità ravvicinata (4/6) che, soprattutto, a rimbalzo (9 in 31 minuti abbondanti). Non indietreggia di un centimetro contro il blasonato ma un filino soft Justin Knox, che trova pane per i suoi denti.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 8
Non riesce, a causa della classe sopraffina di Alex Legion, ad impattare la differenza canestri, ma per il resto è autore dell'ennesimo capolavoro. In una gara fisica se ce n'è una, gestisce con la consueta lucidità la propria rotazione e non si smarrisce mai, nemmeno quando gli Squali finiscono sotto di 10 lunghezze (28-38 al 16', dopo l'ennesimo missile di Legion). Trova nella zone press e negli attributi di Mei, Fultz e Smith le risorse per piegare una delle squadre più solide del campionato. E ora sotto con le 4 finali (Ravenna e Piacenza in casa, Jesi e Bologna Virtus fuori) per continuare, come dice gli stesso, ad "alimentare il sogno". I playoff, infatti, sono ora solo una questione di piazzamento.

Lorenzo Settepanella
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