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Giovedì, 28 Marzo 2024 - Ore 15:04 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B, Playoff e Playout
CAMPLI IN SEMIFINALE PLAYOFF, GIULIANOVA VINCE GARA 1 DI PLAYOUT.
Simone Gatti, del Campli.

Danilo Gallerini, del Giulianova.

Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B impegnate nella postseason.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 10 Maggio 2017 - Ore 09:30

Con Pescara di coach Salvemini già mentalizzata verso gara 1 di semifinale con il Montegranaro di coach Ceccarelli (serie al meglio delle cinque, fattore campo a favore dei marchigiani), eccoci qui ad analizzare le vittorie casalinghe importantissime di Campli e Giulianova, rispettivamente impegnate nei playoff e nei playout… more than this you know there’s nothing, avrebbero cantato i mitici Roxy Music di Bryan Ferry (1945) in questa prima domenica di maggio.

Playoff, Quarto di Finale, Gara 3.
CAMPLI

Dopo un match, come da facili previsioni, estremamente equilibrato e ferocemente combattuto, il Campli di coach Millina chiude positivamente (59-53) la serie con il Forlì di coach Di Lorenzo, volando in semifinale… fino alla fine, birra e porchetta!
15-18, 28-29, 40-40… entrate a braccetto nel periodo decisivo in un PalaBorgognoni gremito e molto caloroso, le due compagini, in una gara decisamente fisica e senza esclusione di colpi, arrivavano ancora in perfetta parità (48-48) quando mancavano soltanto 5m alla sirena e il peso specifico di ogni pallone aumentava a dismisura… la bellezza dei playoff!
Sul 48-50, a poco più di 3m dalla fine, Forlì si ritrovava fra le mani un’arancia importantissima… in una situazione di marcato e vantaggioso sovrannumero, l’ala-pivot Bartolucci (2) si lasciava ingenuamente ingolosire, scagliando una tripla che non trovava il fondo della retina e consentendo, sul rovesciamento di fronte, all’ineffabile Gatti (assoluto Mvp, 22p con 4/7 da 2, 4/9 da 3, 2/2 in lunetta, 6r, 3 falli subiti, 21 di valutazione in 30m) di siglare, dall’angolo, la pesantissima bomba del sorpasso (51-50 a 03:06 dal termine)…
Forlì però non mollava… Rombaldoni (12) con una fantastica conclusione frontale da dietro l’arco dei sogni griffava il nuovo vantaggio ospite (51-53 a 02:08), ammutolendo l’impianto farnese… Campli accusava il colpo, sbagliando con Bottioni (11p con 7/8 in lunetta, 5r e 3 assist, 6 perse sanguinose che abbassano la valutazione a 5 in 34m) la conclusione del pareggio e offrendo ai romagnoli un attacco fondamentale per la conquista della parte buona del referto… incitati dal pubblico biancorosso, Ponziani (5) e soci tenevano botta, recuperando la palla e costruendo sul ribaltamento di fronte, come fosse un diabolico copia e incolla, un’altra tripla con parabola altissima del killer Gatti (54-53 a 01:17)… roba da leccarsi i baffi!
Dopo il time-out chiamato dal Forlì, il tiro del potenziale controsorpasso per gli ospiti veniva preso da Fontecchio (10) ma la conclusione dell’atleta pescarese classe ‘91 veniva sputata dal ferro… a seguire il play Bottioni dalla linea della carità firmava l’importantissimo + 3 (56-53 a 49” dalla fine)… nella Santabarbara del PalaBorgognoni, la stoppata dell’atletico Duranti (6) rifilata a 22” dal termine a Joel Myers (0) – quest’ultimo play classe ’95, figlio del celebre Carlton, presente e sofferente sugli spalti - chiudeva in pratica il match e la serie, regalando a tutta la comunità camplese una gioia indescrivibile, dopo un pomeriggio di passione… semifinale in cambusa, cameriere champagne!
Coach Di Lorenzo, ne sono convinto, avrà legittimamente molti rimpianti e per qualche notte farà fatica ad addormentarsi… tra i molti pensieri che si rincorreranno vorticosamente e dolorosamente nella sua memoria, di sicuro, almeno credo, le cinque triple completamente aperte (!) fallite, durante l’arco dell’incontro, quasi inspiegabilmente da uno specialista come Carraretto (6)… proprio vero, la regola è che non c’è regola, ed è proprio questa assurda imprevedibilità che rende il basket - come cantava Sergio Caputo delle “donne degli amici” nella celebre canzone “Un sabato italiano” (1983) - un “abisso imperscrutabile” ma sempre affascinante!
In semifinale, Serafini (6) e soci troveranno il sorprendente Barcellona di coach Nisic, che ha, come punti di forza di un roster (diciamolo sottovoce!) non propriamente da sballo, il frizzante play, classe ’94, Rodriguez, l’affidabile guardia Grilli e il collaudato centro Brunetti… ovviamente, in virtù del secondo posto ottenuto contro ogni pronostico al termine della stagione regolare nel girone C, il fattore campo sarà dalla parte dei siciliani, i cui tifosi sono anche gemellati con quelli del Roseto, ma la sensazione è che Campli abbia buone (se non buonissime!) possibilità di superare anche questo scoglio e giocare per un traguardo assolutamente impensabile all’inizio della stagione... come questo impagabile sport insegna, impossible is nothing! 

Playout, Gara 1.
GIULIANOVA

Invischiato nel drammatico playout per non retrocedere con il Taranto di coach Putignano – serie sempre al meglio delle tre, fattore campo favorevole ai giallorossi - il Giulianova di coach Francani conquista il primo punto e mette con le spalle al muro gli ospiti, obbligati adesso a vincere gara 2 (giovedì 11 maggio) per provare a giocarsi il tutto per tutto in gara 3, prevista eventualmente al Palacastrum domenica 14 maggio...
Dopo tre periodi inevitabilmente nervosi e giocati, oltre che in apnea, in sostanziale equilibrio (11-11, 28-28, 47-44), i padroni di casa alzavano al massimo l’intensità difensiva e abbassavano letteralmente la saracinesca, subendo soltanto un punto nel tempino decisivo (secondo me è un record per una gara di post season!) e chiudendo in scioltezza sul + 13 (58-45)…
Analizzando le statistiche di una gara inevitabilmente spigolosa e a basso punteggio, direi di assegnare la palma di Mvp all’esperto Gallerini (16p con 4/15 dal campo, 6/7 in lunetta, 4r, 6 falli subiti, 12 di valutazione in 31m), ben supportato dal determinato ex Bisceglie Bartolozzi (15p con 6/11 complessivo, 3r, 11 di valutazione in 21m) e dal volitivo Colonnelli (10p + 5r, 5 assist, 7 falli subiti, 11 di valutazione in 30m) mentre nelle fila degli asfittici ospiti troviamo in doppia cifra il play, classe ’94, Procacci (12) e la guardia, classe ’97, Fioravanti (11), anche se l’atleta con la valutazione più elevata (23) risulta un certo Chiacig (9p + 22 carambole in 36m), lungo classe ’74 letteralmente sconosciuto ai palcoscenici italiani…
Scherzi a parte, credo di candidarmi all’Oscar della banalità scrivendo che molte delle possibilità del Giulianova di ottenere la salvezza senza rischiare le forche caudine di una delicatissima gara 3 passino dall’abilità di tenere il più possibile fuori dal gioco proprio il centro nato nel 1974 a Cividale del Friuli, campione d’Italia nel 2003/2004 con la maglia della Mens Sana Siena, medaglia d’oro agli Europei di Francia nel 1999 e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004… a tal proposito, sono sicuro che la gestione del ritmo avrà un ruolo primario nel piano partita dei due allenatori, da rispettare anche a costo di andare sotto nel punteggio nei primi quarti del match… conserva la regola e la regola ti conserverà… staremo a vedere, ovviamente la pressione è tutta sulle spalle di Azzaro (9) e soci, alla prima partita dentro-fuori della stagione, e questo per i giuliesi rappresenta già un bel vantaggio... o no?
 
Quindi, ricapitolando: Pescara in semifinale e con la testa già alla Bombonera di Montegranaro, Campli in semifinale e alle prese, sempre domenica 14 maggio, con una insidiosa ma fattibile Gara 1 in terra siciliana e Giulianova che cerca, nell’impegno infrasettimanale di giovedì 11 maggio al PalaMazzola di Taranto, il punto decisivo per la permanenza in categoria… sapete come la penso, ora più che mai, chi tiene polvere spara!

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Gabri Di Bonaventura
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Gabri Di Bonaventura
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