ROSETO 83
VIRTUS BOLOGNA 91
Parziali: 19-28; 13-17 (32-45); 25-17 (57-62); 26-29 (83-91).
La partita e le foto su ROSETO.com.
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16232

ADAM SMITH 5
Qualche sprazzo a inizio e fine gara, ma oggettivamente fuori partita. La difesa della Virtus gli toglie spazi vitali ma ci mette anche un po' del suo, con qualche forzatura di troppo. Probabilmente alla peggior uscita stagionale, e lo scout lo conferma: 13 punti in 31 minuti con il 38% dal campo (5/13) e 2 perse. Gli zero viaggi in lunetta in una gara così fisica mostrano sì una cattiva selezione dei tiri da parte del giocatore, ma anche una scarsa tutela da parte della terna arbitrale.

ANDREA PIAZZA 6
2 pregevoli assist ed un vitale tiro da tre punti nei 12 minuti in cui Di Paolantonio lo mette al timone. Fa il suo, anche se fatica contro le guardie avversarie sopratutto in termini di taglia fisica.

ROBERT FULTZ 6,5
Non dispiace ma oggettivamente non brilla, anche e soprattutto per merito della solidissima difesa avversaria. Pregevoli però i canestri da fuori, e soprattutto l'assist per Sherrod a 6 decimi di secondo dallo scadere del terzo quarto (quello del 57-62), vera e propria goccia di materia cerebrale. L'uomo da cui ripartire per un eventuale miracolo in gara 4.

GIOVANNI FATTORI 6
Non riesce ad incidere in attacco ma è solidissimo a rimbalzo (4 palloni arpionati in 16 minuti).

NICOLA MEI 7,5
Capitalizza al meglio i pochi tiri da fuori che la squadra riesce a costruirgli, sparandone, nel cesto virtussino, quattro, uno più bello e più pesante dell'altro. Gli ultimi due, consecutivi, che riportano gli Sharks a -3 (dal 59-69 al 65-68, al 34°), costituiscono l'apice della rimonta, incompiuta, degli Sharks. Uno con due palle grosse così.

RICCARDO CASAGRANDE 7
Imperdonabile l'errore da un centimetro allo scadere del secondo quarto, ma è davvero l'unico neo nell'ambito di una gara eccellente, sia in difesa (mani ovunque) che in attacco (4/7 dal campo). Il sottomano tabellato e no look dopo una virata nascondendo la palla dietro la schiena è davvero da applausi. Peccato avergli concesso appena 16 minuti, specialmente in una serata così nera per Adam Smith.

VALERIO AMOROSO 8
Il più continuo in termini di pericolosità, intensità, presenza e testa nella partita. Una prova superba contro un reparto terribilmente fisico, tecnico e profondo. 19 punti, 7 rimbalzi, 8 assist, due recuperi e 8 falli subiti in 33 memorabili minuti. Difficile chiedere di più. Campione.

BRANDON SHERROD 6,5
Qualche buon guizzo in attacco (7/12 dal campo) in mezzo a svariate ed evitabili ingenuità. In difesa fa il suo, fornendo il consueto apporto a rimbalzo (8 in 31 minuti) e facendo il possibile, che non è poi molto, contro uno dei peggiori clienti in assoluto, Kenny Lawson jr., più alto, più grosso, più tecnico. Tenace.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 7,5
Le prova tutte, ma non può colmare con la tattica una oggettiva ed evidente differenza di valori in termini di fisicità e profondità. Usa assai meno del solito cambi difensivi sistematici per evitare di esporsi oltre ogni misura alle qualità di un avversario più alto, più grosso e con più alternative in ogni ruolo, ma ottiene comunque qualche buon risultato dalla zone press e dalla difesa a uomo. Attinge a piene mani dall'orgoglio e dal cuore dei suoi, ma non può inventarsi soluzioni che non esistono contro un avversario parso, anche in gara 3, superiore. Un idraulico con dieci dita ma con undici buchi da tappare, ma se si trattava di vender cara la pelle, non poteva far di meglio. E state sicuri che lo farà anche fra 48 ore.