ROSETO 83
VIRTUS BOLOGNA 97
Parziali: 19-26; 18-24 (37-50); 28-24 (65-74); 18-23 (83-97).

ROSETO: Smith 19, Cantarini, Piazza, D’Emilio, Fultz 12, D’Eustachio 2, Radonijc 3, Fattori 9, Mei 3, Casagrande 5, Amoroso 7, Sherrod 23. Coach: Di Paolantonio.

VIRTUS BOLOGNA: Spissu 23, Umeh 23, Spzzichini, Ndoja 12, Rosselli 5, Michelori 2, Oxilia, Gentile 14, Penna ne, Lawson 13, Bruttini 5. Coach: Ramagli.

Arbitri: Nicolini, Capotorto, Cappello.

Roseto - Tiri da 2: 20/32 (63%). Tiri da 3: 10/29 (34%). Tiri liberi: 16/16 (81%). Rimbalzi: 25 (17+8).
Virtus Bologna - Tiri da 2: 29/37 (78%). Tiri da 3: 9/26 (35%). Tiri liberi: 12/15 (80%). Rimbalzi: 30 (24+6).

ONORE AI VINTI – Gli Sharks escono nei quarti di finale playoff perdendo gara 4 per 83-97, ad opera di una Virtus Bologna che ha sempre controllato la gara potendo vantare un organico nato per provare a vincere il campionato. Onore al Roseto, abbracciato e coccolato a fine gara da oltre quattromila commoventi tifosi, che da squadra “Cenerentola” della A2 2016/2017 si è trasformata in splendida sorpresa, capace di strappare applausi in tutta Italia e di non indietreggiare mai di un passo, quando messa al cospetto di squadre che costavano il doppio e anche più.

LA PARTITA – Gara 4 ha ricalcato gara 3, con Roseto partito con Fultz in regia, Smith e Casagrande esterni, Amoroso e Sherrod sotto canestro e la Virtus che ha risposto con Spissu in regia, Umeh e Rosselli esterni, Ndoja e Lawson a presidio dei tabelloni.
Nel primo quarto, sfida fra il rosetano Sherrod (10 punti) e il virtussino Umeh (12), con gli ospiti a comandare 19-26 al termine della prima frazione.
Nel secondo tempino il Roseto patisce dietro le scorribande bolognesi, ma tiene botta grazie a un gladiatorio Fattori (9 punti nel solo secondo periodo) e a un paio di bombe di Smith. Bologna ha comunque la gara in controllo con Spissu (9 punti nella frazione) e Gentile (6) e va a bere il the del riposo avanti 37-50.
Nel terzo quarto si desta dal torpore Smith, che infila 10 punti per gli Squali, supportato da un presentissimo Sherrod (11 nella frazione). Bologna risponde con le bombe di Ndoja e  Rosselli, ma Roseto lotta arrivando al 65-71 a 10 secondi dal 30° minuto, frustrata a fil di sirena di fine quarto dalla bomba di Umeh (65-74).
Roseto lotta anche nell’ultimo quarto, ma la splendida stagione condotta dagli Sharks presenta il conto alla formazione di coach Di Paolantonio, che non ha più le energie per rientrare in partita. Finisce con i giovani in campo per il Roseto e la grande e meritatissima “standing ovation” del pubblico, che abbraccia i protagonisti di una stagione, incredibilmente positiva, che ha visto la squadra del presidente Daniele Cimorosi superare ogni aspettativa.

SUGLI SCUDI – Brandon Sherrod, 23 punti, 6 rimbalzi, 26 di valutazione in 23 minuti.
Adam Smith, 19 punti, 1 rimbalzo, 1 assist, 12 di valutazione in 31 minuti.
Robert Fultz, 12 punti, 1 rimbalzo, 4 assist, 11 di valutazione in 29 minuti.
Valerio Amoroso: 8 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 15 di valutazione in 33 minuti.

LE VOCI DEI PROTAGONISTI – Il presidente Daniele Cimorosi è il primo a meritare gli applausi del popolo rosetano per l’eccezionale stagione, ma – fedele al personaggio “low profile” – si schermisce ed è laconico: «Ho soltanto fatto il mio dovere».
Stravolto dallo stress di una annata condotta magistralmente, nel doppio ruolo di direttore sportivo e coach, Emanuele Di Paolantonio dichiara: «Devo soltanto ringraziare tutti: dalla società che ci ha permesso di vivere questo sogno, allo staff che è stato incredibile, ai giocatori senza i quali non sarebbe stato possibile nulla. La Virtus Bologna è più forte di noi e quindi onore a loro. Adesso, anzi tra qualche giorno, ricominciamo a pensare alla prossima stagione, che sarà ben più difficile e complicata visto che questo campionato è stato un sogno, mentre la realtà è un’altra e dovremo avere la forza di ripartire da capo».
Capitan Robert Fultz, in mutande in mezzo al campo, sorride e riflette: «Annata fantastica, come il pubblico che anche in gara 4 non ci ha mollato neanche un secondo. Ci davano per spacciati a Verona, alla prima di campionato, invece noi siamo riusciti a partire bene e creare un gruppo con una identità così forte che è arrivato ai quarti, dando tutto contro una squadra candidata alla promozione».
Se Roseto è arrivato al meglio ai playoff lo si deve anche al preparatore fisico, Domenico Faragalli, che riflette: «Quello che abbiamo ottenuto ripaga di tutti i sacrifici fatti. Il merito è di un grande gruppo, un grande allenatore e uno staff che ha lavorato egregiamente, grazie a una società che ci ha messo nelle condizioni di operare con serenità e di realizzare qualcosa di grandioso».
Brandon Sherrod esce dalla marea dell’abbraccio dei tifosi e sorridendo dichiara: «È stato meraviglioso per me, rookie alla prima stagione oltreoceano, essere accolto da Roseto: un posto fantastico, con gente stupenda, tempo bello e cibo ottimo. Sono grato alla fantastica Curva Nord che ci ha sostenuto, facendomi vivere emozioni che non potrò mai dimenticare».
Adam Smith, capocannoniere di tutta la stagione regolare di A2 2016/2017, da pochi giorni papà della piccola Addison, abbracciato dai tifosi dichiara: «Voglio ringraziare tutti i tifosi del Roseto che stanno venendo a stringermi la mano. È fantastico quello che mi è successo in questa stagione. Grazie alla società e alla squadra che ha fatto un grande lavoro: amo i miei compagni, amo Roseto».

I COMPLIMENTI DI DUE PRESTIGIOSI EX – Il 14 maggio 2006 salvarono il Roseto sul campo in Serie A, battendo 84-80 Capo d’Orlando e il 21 maggio 2017 sono tornati al PalaMaggetti per tifare gli Sharks. Si tratta di Attilio Caja, all’epoca coach, e di Michele Martinelli, all’epoca general manager.
A fine partita, Caja, confermato da pochi giorni alla guida del Varese nella massima serie, ha dichiarato: «Roseto ci ha provato, ma non mi è sembrato avessero più la convinzione di potercela fare. Ma, lasciando stare la partita di oggi, c’è solo da fare un grandissimo applauso al Roseto per l’annata strepitosa che ha disputato, da nove in pagella». Il tecnico chiosa: «Complimenti a coach Di Paolantonio, che da direttore sportivo è stato bravissimo a pescare due americani come Smith e Sherrod, che sono molto validi per la Serie A2. E bravo anche a ripescare giocatori del calibro di Amoroso e Fultz. Quindi, in definitiva, applausi per una grande annata. Poi oggi ha vinto la squadra più forte, costruita con un enorme potenziale, ben più alto di quello del Roseto». Infine, un pensiero commosso su Roseto: «Ha un posto speciale nel mio cuore e ci torno sempre con grande piacere. Quando sono un po’ giù mi rivedo le partite della nostra annata 2005/2006».
Applausi agli Sharks anche da Michele Martinelli: «Complimenti a Daniele Cimorosi, Emanuele Di Paolantonio e tutta la squadra per un’annata fantastica del Roseto. Hanno saputo costruire un gruppo e tenerlo in tensione anche oltre le aspettative. La squadra è andata oltre ogni aspettativa, come dimostra il pubblico che l'ha applaudita a lungo, quindi onore ai vinti».

LE FOTO DI MIMMO E ANDREA CUSANO – Ecco il link dell’album su Facebook, che contiene le belle foto della partita scattate da Mimmo e Andrea Cusano.
https://www.facebook.com/andrea.cusano.54/media_set?set=a.10210612429559922.1073742036.1022688104&type=3