Ieri, Simone Gatti è stato operato al tendine d’Achille a Ravenna, dal professor Zini. L’intervento è andato bene e una intera città tifa affinché il suo beniamino si rimetta presto in forma.

Dopo la storica qualificazione alla finale playoff fa il punto Onorio Petrazzuoli, che dopo la rottura del legamento crociato di un ginocchio in precampionato è riuscito a tornare e incidere a stagione in corso: «Arriviamo in finale dopo una vera e propria guerra agonistica contro Barcellona: squadra tosta, fisica e competitiva. È stata una serie dove sono volate tantissime mazzate da ambo le parti, ma noi eravamo convinti di poterla portare a casa, nonostante il valore dell’avversario, che va elogiato».

Sul Montegranaro, avversario in finale, Petrazzuoli chiosa: «Andiamo a giocarci la serie consapevoli che loro sono stati costruiti per vincere, mentre noi no. Sulla carta è una sfida impossibile, ma in questa stagione noi abbiamo già compiuto alcune cose ritenute impossibili, quindi andiamo a sfidarli con il massimo della determinazione: lo dobbiamo a noi stessi e al nostro pubblico».

Campli, come Araba Fenice, rinasce dalle proprie ceneri, come sottolinea l’ala campana: «Come dice il nostro mitico coach Millina: tutti siamo importanti, nessuno è indispensabile. E ha ragione, visto che il Campli ha saputo reagire al mio infortunio, a quello di Gatti e alla partenza di Serroni».

Un Campli che ha finalmente il PalaBorgognoni pieno, come sottolinea Petrazzuoli: «In due stagioni non lo avevo mai visto così. I nostri tifosi sono eccezionali».