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Serie A2 – Roseto Sharks
IL SALUTO DI VALERIO AMOROSO
Valerio Amoroso, nel 2016/2017 con la maglia del Roseto Sharks.
[Mimmo & Andrea Cusano]


L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 20 giugno 2017.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 22 Giugno 2017 - Ore 10:00

Valerio Amoroso, ala-centro classe 1980 per 204 cm, inizia la sua carriera di giocatore professionista a Roseto, dove arriva ragazzino nella stagione di Serie B1 1997/1998, portato da Michele Martinelli. A Roseto, con coach Phil Melillo, la vittoria della Serie A2 1999/2000 e l’esordio in Serie A nel 2000/2001. Poi una lunga carriera, che lo vede giocare a Scafati, Bologna su entrambe le sponde, Montegranaro, Teramo, Pesaro, Torino, Pistoia e Caserta. Giocatore di grande talento, veste per 40 volte la maglia dell’Italia, segnando 300 punti, dal 2001 al 2009. A settembre 2016, il presidente Daniele Cimorosi lo riporta a Roseto, tagliando lo straniero Maurice Lewis-Briggs e il Roseto Sharks, in difficoltà per tutto il precampionato, decolla anche grazie alla sua classe. In campionato, in 30 gare, gioca 31,7 minuti di media, segnando 11,7 punti e arpionando 5,9 rimbalzi. Nei playoff, in 8 gare, gioca 31,4 minuti, segnando 13,5 punti e catturando 5,8 rimbalzi.


Valerio Amoroso non molla di un centimetro.

Il lungo classe 1980, che a luglio sposerà la sua amata Francesca, vive a Tolentino e si allena in palestra nonostante il solleone: «Ormai ho un’età e devo passare l’estate ad allenarmi, se voglio rientrare in forma nel prossimo campionato».

Giocando dove? L’uomo che arrivò ragazzino a Roseto nel 1997/1998, sulla questione palleggia prendendo tempo: «Vediamo, ho avuto qualche offerta interessante e prestissimo deciderò».

Radio mercato lo dà per certo a Montegranaro, dove ha già giocato nella Sutor, per abbracciare il progetto Poderosa dei fratelli Bigioni, ma il diretto interessato non conferma nulla e preferisce smarcarsi parlando del fratello Francesco, detto Ciccio, anch’egli ex rosetano ai tempi della B2 e fresco di vittoria della C Silver nelle Marche: «Ciccio ha guadagnato la promozione in Serie B con Civitanova Marche e lo ha fatto giocando bene. Sono orgoglioso di lui. Questa estate ci alleneremo, come sempre, uno contro uno per farci trovare pronti alla ripartenza dei tornei».

Dopo i complimenti, è tempo dei recenti ricordi targati Roseto Sharks: «Che annata formidabile! È stato tutto bellissimo, anche se un rammarico ce l’ho: speravo di fare qualcosina di più, magari solo un ulteriore passo avanti, magari arrivare a gara 5 per tornare a Bologna e sfidare la Virtus. Purtroppo, a un certo punto le energie sono completamente finite e io sono crollato all’ultima partita. Mi dispiace un sacco, anche se resta la consapevolezza che tutta la squadra ha giocato un campionato eccezionale e fatto il massimo».

Amoroso non dice dove andrà a giocare, ma fa capire che non tornerà a Roseto: «Mi dispiace dover salutare i tifosi, ma il campionato che porto dentro di me è stato stupendo e sarà incancellabile. C’è stata una piccola incomprensione con alcuni tifosi all’inizio, ma poi tutto è stato chiarito con gli abbracci. Con la Curva Nord il rapporto è stato bellissimo, anche perché io sono diventato un giocatore a Roseto. E poi, secondo me, la partita di beneficenza all’Arena 4 Palme, organizzata dagli ultras a fine campionato, è stata una cosa bellissima».

Valerio ha parole di miele, salutando il Lido delle Rose: «Mi sono lasciato in ottimi rapporti con tutti, a cominciare da Daniele Cimorosi per continuare con Emanuele Di Paolantonio. Ai tifosi dico di stare tranquilli: presidente e coach sapranno estrarre dai loro profondi cilindri ancora soluzioni e condurre in porto gli Squali in maniera egregia. Il Roseto è in mani competenti e sicure».

L’offerta del Roseto pare sia stata quella dello scorso campionato – qualcuno dice più bassa – ma Amoroso fa capire che non è un problema: «La cosa importante per Roseto è che la squadra continui. Noi giocatori passiamo e diamo il nostro contributo, a volte rientriamo nel budget e a volte no, ma sono certo che la dirigenza saprà ancora una volta costruire una squadra che consenta al Roseto di conservare il patrimonio della A2».

Scorrendo le pagine della stagione appena finita, Amoroso ripensa all’inizio: «Vincere a Verona all’esordio, con un solo americano, fu la svolta. E poi che bello le prime sei giornate primi in classifica».

L’ultimo ricordo col sorriso è per un gregario: «Maurizio Cantarini, un grandissimo. Ho iniziato con qualche problema, ci siamo lasciati che è il mio idolo!».

Poi l’ultimo pensiero: «Grazie ai tifosi e alla società: ogni bene a loro, dal profondo del mio cuore, affinché il basket a Roseto continui a prosperare».

Luca Maggitti
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