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Roseto Basket Story
NEVEN SPAHIJA LASCIA LA NBA E GLI HAWKS PER TORNARE A TEL AVIV E GUIDARE IL MACCABI
Roseto, PalaMaggetti, settembre 2006. Neven Spahija coach del Maccabi Tel Aviv, durante il 61° Trofeo Lido delle Rose, vinto dai gialli d’Israele in gara unica contro la Fortitudo Bologna.
[Roberto Grillo]


Dopo 3 anni come vice allenatore di Atlanta, il coach del ‘Roseto più forte di sempre’ torna in Israele, dove era già stato un decennio fa.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 23 Giugno 2017 - Ore 16:30

Neven Spahija è il nuovo coach del Maccabi Tel Aviv.

Il tecnico croato di Sebenico, a Roseto in uno scorcio della Serie A 2003/2004 e per tutta la stagione 2004/2005 (“Il Roseto più forte di sempre”, con Mahmoud Abdul-Rauf in campo), torna quindi in Israele, dove nella stagione 2006/2007 allenò i Gialli, vincendo il Campionato.

A Neven un grande in bocca al lupo.

Per l’approfondimento sul coach, di seguito pubblichiamo il contenuto di una pagina del libro “il CUORE del ROSETO” a lui dedicata. Spahija è uno dei 29 fra dirigenti, coach e giocatori, di cui si parla nel volume.

Luca Maggitti
il CUORE del ROSETO
Tifosi e giocatori che hanno fatto grande la squadra di basket del Lido delle Rose.
 [Pagina 139]

 

Neven Spahija
“Mister Europa”: il coach del “Roseto più forte di sempre”.

Neven Spahija arrivò in corsa nella stagione 2003/2004, in Serie A. Lo volle Michele Martinelli per sostituire il dimissionario Luca Dalmonte, dopo il brevissimo interregno di Andrea Merletti. Spahija vinse 5 gare su 11, chiudendo al 13° posto su 18, con 28 punti. La stagione successiva, al termine di un tira e molla un po’ stucchevole e di una missione in Croazia di “Miguelon”, Spahija tornò poco prima dell’inizio del campionato (furono preziosi Alberto Martelossi e Fabio Di Tommaso in fase iniziale), appena terminati gli obblighi con la Croazia, per guidare quello che – dopo più di una correzione – divenne il “Roseto più forte di sempre”. Il Roseto di Abdul-Rauf, Woodward, Nikagbatse, Sesay, Mutombo, Di Giuliomaria e di tanti altri. In quella stagione, Spahija ne vinse 16 su 37, portando Roseto al 7° posto su 18 con 32 punti ed uscendo ai Quarti per 3-0 contro la Fortitudo Bologna, allenata dal suo amico e connazionale Jasmin Repesa, che poi avrebbe vinto lo Scudetto 2004/2005. Spahija stupì per la sua capacità di adattarsi sempre e comunque alle situazioni e per la versatilità del suo credo cestistico. Niente progetti triennali, allenamenti estenuanti o imposizioni che mal si attagliano a giocatori adulti e di talento, bensì una leadership basata sulla consapevolezza di dover ottenere risultati in tempi brevi, massimizzando le risorse a propria disposizione. Prima di capitare a Roseto, Neven – agli inizi della sua carriera – aveva già vinto Campionato e Coppa di Croazia (2000/2001) con il Cibona Zagabria, campionato in Slovenia con Krka Novo Mesto (2002/2003) e coppe nello stesso paese con l’Olimpia Lubiana (da assistente) ed era il coach della Croazia.  Dopo l’avventura rosetana, il tecnico di Sebenico, classe 1962, ha vinto nella stagione 2005/2006 con il Lietuvos Rytas Vilnius il Campionato Lituano e della Lega Baltica, giocando l’Eurolega. Nella stagione 2006/2007 ha vinto il titolo in Israele con il glorioso Maccabi Tel Aviv e la Coppa nazionale, giocando sempre l’Eurolega. Nella stagione 2007/2008, il capolavoro assoluto da allenatore esordiente nella difficilissima lega ACB in Spagna, guidando i baschi del Tau Vitoria: trionfo in Campionato e Supercoppa, Final Four di Eurolega e secondo posto in Coppa del Re. Ancora Spagna, vincendo l’Eurocup 2010 con Valencia, per poi andare in Turchia, nel 2010/2011, vincendo Campionato e Coppa nazionale con il Fenerbahce Ulker. Un bilancio che non ha precedenti e che colloca Spahija nella ristretta cerchia degli allenatori europei di livello mondiale, capaci di vincere il titolo, finora, in ben 6 stati diversi: Croazia, Slovenia, Lituania, Israele, Spagna e Turchia. Spahija, sereno e gentile, ha due argomenti tabù: la guerra dei primi Anni ’90 nella ex Jugoslavia e il suo grande amico scomparso Drazen Petrovic. Sono cose che lo fanno soffrire e delle quali preferisce non conversare. Ama invece includere, nel suo palmares, il Trofeo Lido delle Rose del 2006, guidando il Maccabi Tel Aviv, perché vinto nella “sua Roseto”.

Luca Maggitti
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