[Ricerca Avanzata]
Mercoledì, 1 Maggio 2024 - Ore 23:48 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Uomini di Basket
TONY TRULLO: RIFLESSIONI ESTIVE.
Tony Trullo coach del Roseto 2015/2016.

Tony Trullo e Bryon Allen nel Roseto 2015/2016.

Tony Trullo e il suo vice Emanuele Di Paolantonio festeggiano la vittoria del derby in trasferta a Chieti nel campionato 2015/2016.

L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo lunedì 26 giugno 2017.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 28 Giugno 2017 - Ore 11:00

Antonio Trullo, “Tony” per il basket, ha iniziato giovanissimo ad allenare nei settori giovanili della sua Roseto, di Pescara e di Roma, ai tempi del Messaggero. Da capo allenatore, oltre alla doppietta ottenuta a Roseto, vincendo B1 e Coppa Italia di Lega nel 1997/1998, ha vinto la Serie B a Capo d’Orlando (1999/2000) e la vecchia B1 a Ferrara (2000/2001). Ha poi ottenuto una promozione in A2 anche a Trapani, perdendo la finale nel 2003/2004 con successivo ripescaggio della squadra. La sua carriera di coach veterano lo ha portato ad allenare a Campli, Montegranaro, Scafati, Rimini, Latina, Brindisi, Novara, Potenza, Pescara. Subentrato in corsa a Roseto nella stagione 2013/2014, ha ottenuto due salvezze e nel 2015/2016 i playoff, agendo da direttore sportivo e coach. Nel campionato 2016/2017 ha lavorato a Ferrara, venendo esonerato. Avendo transato il suo accordo biennale, oggi è libero e quindi sul mercato.


Abbronzato e col ciuffo da ragazzino, Tony Trullo si gode l’estate restando alla finestra, avendo transato dopo l’esonero l’accordo biennale che lo legava a Ferrara.

In terra estense, dove aveva vinto un campionato, non è andata come sperava, mentre a Roseto, in quasi tre stagioni, ha lavorato a qualcosa di importante, come osserva il tecnico: «Salvo un anno, in cui abbiamo conservato l’ossatura della stagione precedente conquistando i playoff, abbiamo sempre ricominciato daccapo, per esigenze di budget. Questo rende le cose più complicate, ma le cose difficili ti fanno crescere.  Sono contento del lavoro fatto a Roseto e faccio i complimenti a Emanuele Di Paolantonio e al suo staff, per come hanno saputo lavorare nel campionato scorso, ottenendo risultati lusinghieri».

Risultati difficili da ottenere, anche se Roseto è un posto che aiuta a fare bene, come conferma Trullo: «Diciamo che questa è una città che vive davvero di basket. Questo ti aiuta perché ti fa sentire importante, ma anche sempre sotto esame. Inoltre, il pubblico sostiene la squadra al punto da garantirle quei 2, forse 4 punti che a fine campionato possono fare la differenza».

L’ultimo anno agli Sharks, Trullo ha ingaggiato Bryon Allen diventato MVP del torneo. Poi il suo successore in panchina, Di Paolantonio, ha scelto Adam Smith, che ha chiuso da capocannoniere. Per Tony, non esistono segreti per scegliere i migliori nel mare magno degli esterni stranieri: «Fanno piacere i complimenti, giunti anche da qualche collega di Serie A, quando scegli qualche giocatore a poco prezzo che poi diventa uno bravo a livello europeo. Non esiste però un segreto: si tratta di guardare molti filmati, analizzare e rivedere ancora essendo pignoli e meticolosi. Così ho fatto con il mio staff per Allen, così sono certo che abbia fatto Emanuele con il suo staff per Smith. Poi, sia chiaro: non tutte le ciambelle riescono col buco».

Detto di Roseto, Trullo parla di Chieti e del problema innescato dalla retrocessione: «Sarebbe importante un ripescaggio, anche se aver perso lo sponsor Proger non aiuta il sodalizio. Sinceramente, vista la squadra di inizio anno, pensavo si potessero salvare. La mancanza di una seconda squadra in A2 è un problema, visto che mancherà il derby. Fosse per me, poi, auspicherei una A2 più abruzzese come ai tempi della B1, con Pescara e un’altra squadra ancora, come Teramo o Campli, nella seconda lega nazionale. Sarebbe bellissimo per la regione, anche se la nostra economia non credo possa sopportare simili sforzi».

A Campli Trullo ha allenato e ha parole di elogio per il ciclo aperto dai farnesi: «Hanno fatto le scelte giuste a livello tecnico, grazie alla bravura del ds Di Polidoro e di coach Millina, fino ad arrivare all’eccezionale risultato di quest’anno. Conservo tanti bei ricordi e sono felice che alla società si siano riavvicinati sia l’avvocato Lucio Del Paggio, che fu mio presidente, sia un uomo di basket come Bruno Impaloni».

La chiusura è per Pescara: «Lanciai in quintetto a 15 anni e mezzo Marco Timperi, nel Trofeo Lido delle Rose quando allenavo Pescara, e oggi sono contento che sia in Nazionale Under 20. Deve migliorare il tiro, poi ha tutto per giocare in Serie A. Ho invece mandato un messaggio a Stefano Rajola, per la sua nuova avventura in panchina. Lui è stato un esempio di abnegazione e dedizione come giocatore e io, che l’ho avuto da giovanissimo a Pescara, avrei voluto allenarlo come giocatore professionista, ma non c’è stata occasione».

Luca Maggitti
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2024 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft