Aumentano i migranti sbarcati in Italia e aumentano i riparti degli stessi nelle varie provincie.

Nuovi arrivi anche a Roseto, con circa 25 richiedenti asilo che dovrebbero stabilirsi entro oggi nel Residence Felicioni, unico CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) dell’ambito 22 Tordino Vomano, che comprende i comuni di Roseto, Giulianova, Mosciano Sant’Angelo, Bellante, Morro d’Oro e Notaresco.

I 25 migranti, per lo più provenienti dall’Africa Occidentale, si sommeranno ai 130 attualmente nella struttura, che la scorsa estate è arrivata, nel momento di massima emergenza collegata agli sbarchi a contare 215 migranti.

Il Residence Felicioni ha iniziato ad ospitare migranti il primo ottobre 2015, quando 32 migranti provenienti da Mali, Nigeria e Senegal furono trasferiti dall’interno teramano alla costa per via delle fatiscenti condizioni degli alloggi loro riservati a Faiete di Rocca Santa Maria.

Quella che doveva essere una soluzione tampone e provvisoria (fino a fine anno 2015, si disse), è invece diventato un vero e proprio “hub” che in quasi due anni ha accolto centinaia e centinaia di richiedenti asilo.

Oltre all’accoglienza concentrata del residence, a rischio ghettizzazione, Roseto ospita anche famiglie e persone sottoposte al progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), che vengono collocate sul territorio in modo da non impattare in modo visibile.

Insomma: Roseto città aperta dall’ottobre 2015 e ancor prima per quanto riguarda il sistema SPRAR. L’integrazione è più semplice per chi è sottoposto al sistema SPRAR, con la storia degna di nota, in senso positivo, di Mamadou Coulibaly, giocatore del Pescara ospitato a lungo a Montepagano in una cooperativa.

Diversa è la situazione per quanto riguarda gli ospiti del Residence Felicioni, che giocoforza non riescono a integrarsi sia per l’alto numero e lo stare concentrati nello stesso luogo sia per la turnazione degli stessi.

Fanno eccezione le iniziative portate avanti da alcuni volontari come Marco Borgatti, coinvolgendo qualche migrante in operazioni sul territorio legate alla cura e alla manutenzione, e il protocollo del Comune – di cui non si sa più molto – per coinvolgere i migranti nella pulizia delle strade.

POST SCRIPTUM
Ci è stato comunicato che il protocollo con il Comune è stato rinnovato fino al 31 dicembre 2017 e che una decina di migranti al giorno, a turno, continuano a pulire il territorio rosetano.