ROSETO 88
JESI 77
Parziali: 20-19; 9-21 (29-40); 23-18 (52-58); 36-19 (88-77).
La partita, le interviste e le foto su ROSETO.com.
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MATT CARLINO 7,5
Si fa carico di una ingente mole di lavoro, fungendo contemporaneamente da costruttore di gioco e da primo terminale. Il problema è che lo sanno anche gli avversari, che gli fabbricano attorno una gabbia d'acciaio fatta di raddoppi e percorsi obbligati. Se ne libera spendendo molte energie e a risentirne sono, inevitabilmente, le sue percentuali (4/13). Quello che produce, pressoché con la sola mano sinistra, è comunque assai degno di nota: 19 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e tanta di quella sapienza cestistica e di quella leadership da cambiare le sorti di una squadra prima acefala e ora assai più consapevole dei propri mezzi. E lo confermano i fatti. Quando, negli ultimi 2 minuti, i crampi lo mettono fuori combattimento costringendolo a guardarla dalla panchina, sono Casagrande e Contento a mettere dentro i tiri della staffa. Averlo avuto prima...

ANDY OGIDE 7,5
Siamo tutti d'accordo sul fatto che se per vedere le reali capacità di un giocatore si debbano aspettare nove gare, specie se da quel giocatore dipendono le tue sorti, le conseguenze possono essere drammatiche. Fatto sta che l'Andy Ogide ammirato contro Jesi è parso lontanissimo parente del giocatore che, per otto domeniche, si è trascinato sul parquet (a sua attenuante gli infortuni che lo hanno colpito in serie). Non tanto in attacco, ove ha continuato a palesare qualche incertezza in termini di gestione della responsabilità, quanto in difesa e a rimbalzo, mostrando una presenza ed un’intensità mai viste prima, usando il fisico e non temendo alcun contatto. Vero, dall'altra parte non c'era David Robinson, ma i 16 palloni catturati nelle battaglie in quota (di cui 7 sotto il tabellone avversario) fanno comunque impressione, specie se si pensa che, ad occhio e croce, ne aveva presi più o meno altrettanti nelle precedenti otto partite. Che questo basti per continuare ad indossare, nel 2018, la maglia degli Sharks, è ancora da vedere, ma almeno ora sappiamo che, sotto quella canotta, c'è un cuore che batte.

ION LUPUSOR 7
Assai più reattivo e più convinto dei propri mezzi di quanto non sia stato ultimamente. Poco preciso nel tiro dall'arco (1/6), ma comunque assai presente sia in termini di scelte offensive, che di concentrazione difensiva, di aggressività a rimbalzo. Preziosissimo anche il percorso netto dalla lunetta. Ritrovato.

MARCO CONTENTO 6,5
Un primo tempo fra l'inguardabile e l'irritante, fatto di difesa molle e ciapanò in attacco (0/4 in 7 minuti). Nella ripresa però cambia piglio e segna canestri determinanti, specie il tre punti di fine terzo quarto (quello del 50-54 al 28', che non fa scappare gli uomini di Cagnazzo) e soprattutto il jumper del 39' (81-72), che fa esultare spalti, panchina e tribuna stampa. I 4 liberi della sicurezza suggellano una prova solida.

GIORGIO DI BONAVENTURA 6,5
3 rimbalzi e 2 recuperi in appena 10 minuti sono cifre da giocatore di grandissimo impatto difensivo. Mettesse qualche tiro dalla distanza, sarebbe il Bruce Bowen degli Sharks.

RICCARDO CASAGRANDE 7
Una gara iniziata in sofferenza, facendo fatica in attacco e correndo dietro sempre a gente più veloce e sgusciante. Ma nel momento più delicato, quando Carlino è a bordo campo a contorcersi dai crampi, segna due canestri pesanti come macigni. Prima un appoggio da sotto dopo aver arpionato un rimbalzo offensivo di rapina (quello del 76-71 al 38') e, successivamente, con Marulli appena uscito per falli, si assume una responsabilità gigantesca mettendo dentro il 3 punti che piega le ginocchia di Jesi (quello del 79-72, al 39'). Cuore che fa provincia e palle fumanti.

FRANCESCO INFANTE 6
Un po' macchinoso e meno pimpante del solito, specie in attacco, ove spesso cerca la soluzione più scomoda e meno razionale. Sempre prezioso invece a rimbalzo (3 in 15 minuti), soprattutto sotto il tabellone avversario, ove fa valere stazza e senso della posizione.

ROBERTO MARULLI 7,5
Una gara terribilmente intensa e dal contributo totale. Fa al meglio quello che sa far meglio, cioè tirare dalla distanza (4/5 da 3 punti), ma contribuisce con profitto anche alla costruzione (3 assist), difende con aggressività e aiuta moltissimo anche a rimbalzo (6 in 28 minuti). Averlo avuto in salute in qualche gara in più avrebbe sicuramente aumentato le chance di vittoria degli Sharks (specie a Forlì, o a Montegranaro, o magari ad Orzinuovi). Uno di quelli che più di altri trae vantaggio dalla rassicurante presenza di Matt Carlino.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 8
In due settimane di lavoro e concentrazione assoluta riesce ad inserire al meglio Carlino, a recuperare gli infortunati e soprattutto a continuare ad infondere fiducia ad un gruppo che iniziava a veder venir meno le proprie certezze. Chiede ad Andy Ogide una reazione d'orgoglio ottenendone la miglior risposta possibile. E anche grazie all'intensità espressa dal lungo nigeriano riesce a tenere alta l'intensità difensiva che, nell'ultimo quarto, contiene il ritorno di fiamma jesino. Al resto hanno pensato gli attributi di Carlino, Casagrande e Marulli, ma è stata la sua fiducia a metterli nella condizione di farlo. Abbattuta l'opprimente scimmia della sconfitta, inizia ora per gli Sharks un nuovo percorso, nella speranza che ci siano ancora tempo e modo per costruirlo. Il morale è senz'altro altissimo.