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Cronache Rosetane
FRA UN RAMO CADUTO E UN PO’ DI BOTULINO, ARRIVANO I PARCHEGGI A TRADIMENTO...
Roseto degli Abruzzi, centro cittadino. Tabella del parcheggio a pagamento ritoccata a mano per quanto riguarda la data di scadenza.

Roseto degli Abruzzi, Parco Savini. Grosso ramo di pino crollato su panchina, per fortuna deserta.

A cavallo fra 2017 e 2018, quel che passa il convento. Pardon, il Lido delle Rose.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 02 Gennaio 2018 - Ore 21:15

PINI SCOCCIATI
Scampato pericolo a Roseto, dove negli ultimi giorni dell’anno un grosso ramo si è staccato da un pino d’Aleppo centrando una panchina sottostante. È accaduto nella zona nord del lungomare, all’interno del Parco Savini, con la buona sorte alleata della natura visto che sulla panchina non c’era seduto nessuno.
Purtroppo, la questione degli alberi pericolanti è annosa e si ripropone dopo ogni giornata in cui spira un vento superiore alla media. Nel 2015, furono due i fatti relativi ad alberi pericolanti.
A giugno si sfiorò la tragedia nei pressi della gelateria Magrini, dove di sabato sera un pino d’Aleppo di cui restava soltanto il tronco secco crollò a terra, distruggendo alcune sedie e tavoli. A ottobre dello stesso anno, a pochi metri di distanza, un grosso pino crollò sul lungomare Roma, strada  a senso unico di marcia da nord verso sud che corre parallela al lungomare centrale intitolato a Pasquale Celommi. Anche in quella occasione si sfiorò la tragedia viste le dimensioni dell’albero, che cadendo invase la sede stradale con la chioma che finì nel dehors del ristorante a piano terra dell’hotel Clorinda, a pochi metri da un’edicola.
Insomma: tre accadimenti e tre circostanze fortunate, visto che nessuno passava o sostava nei pressi degli alberi. All’epoca, con l’Amministrazione guidata dal sindaco Pavone al governo della città, le opposizioni tuonarono per bocca dell’attuale vice sindaco, Simone Tacchetti, che dichiarò: «Dopo il crollo dello scorso giugno, invitammo l’Amministrazione comunale a procedere urgentemente a un controllo del patrimonio arboreo e a una mappatura delle situazioni pericolose, visto che dopo l’eccezionale nevicata del febbraio 2012 alcuni alberi potrebbero essere a rischio crollo. Il nostro appello, evidentemente, è rimasto lettera morta e dobbiamo ringraziare ancora una volta la fortuna se nessuno si è fatto male».
L’auspicio è che l’Amministrazione Comunale, qualunque essa sia, vigili e mappi il territorio, potando ciò che c’è da potare.

BOTULINO MON AMOUR
Il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Sabatino Di Girolamo, nell’ultimo Consiglio Comunale si è incamminato su una strada perigliosa, paragonando la città a una donna cinquantenne bisognosa di un ritocco – a base di botulino – per essere sempre bella e al passo con i tempi.
Apriti cielo. Le opposizioni, oltre ad alcuni cittadini, hanno rampognato il primo cittadino, reo di aver usato una metafora di cattivo gusto.
Di Girolamo ha risposto sul suo profilo Facebook, citando Confucio: “Quando fai qualcosa sappi che avrai contro quelli che volevano fare la stessa cosa, quelli che volevano fare il contrario e la stragrande maggioranza di chi non voleva fare niente”, precisando che l’intento del suo paragone era di sottolineare l’importanza di mantenere la bellezza, ricorrendo alle tecniche che la scienza oggi offre.
Vedremo se nei prossimi giorni le rughe della polemica politica – almeno su questo argomento – saranno spianate. Con o senza botulino.

PARCHEGGI A TRADIMENTO
L’esperimento dei parcheggi a pagamento a Roseto centro doveva finire con l’anno 2017. Così aveva detto l’Amministrazione Comunale. Di più: il 2 settembre 2017, il vice sindaco Simone Tacchetti aveva dichiarato: «Noi inizieremo a fare valutazioni, numeri alla mano, fin dal 16 settembre per quanto riguarda la zona lato mare e poi continueremo quando avremo i numeri definitivi della sperimentazione sulla statale. Poi la maggioranza farà una riflessione al suo interno e vedremo il da farsi».
Mentre i parcheggi lato male – sempre sperimentali – dovevano finire con l’estate 2017 e così è stato, per i parcheggi in centro c’è stata una curiosa mutazione genetica, trasformando i parcheggi a pagamento in “parcheggi a tradimento”.
Ci sia perdonata l’ironia, che però è d’obbligo visto che i cittadini si sono viste ritoccate a mano le tabelle con la data di scadenza dei parcheggi che ha mutato il 7 finale in 8, diventando 31.12.2018.
Il problema è che il Comune non aveva comunicato nulla nei giorni scorsi, mentre avrebbe potuto agevolmente farlo con un semplice comunicato stampa. Che è arrivato oggi, 2 gennaio 2018, a cose fatte e che parla di proroga al 28 febbraio 2018, in attesa della nuova gara d’appalto.
Ovviamente, la data ritoccata parla chiaro: da sperimentali i parcheggi sono diventati effettivi.
E, però, bastava comunicarla prima la “mutazione genetica”, non dopo.

Luca Maggitti
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