Sono Sharks raminghi quelli che preparano l’ultimo impegno di stagione regolare e prendono la rincorsa per il primo turno dei playout.

Infatti, la squadra rosetana si sta allenando fra molte difficoltà logistiche dovute al PalaMaggetti occupato dai campionati europei giovanili maschili e femminili di boxe. Questo significa girare per le palestre dei comuni vicini (di solito Mosciano Sant’Angelo), senza però mai poter disporre dell’impianto per una doppia seduta di allenamento e con orari che cambiano in base alla disponibilità e alle precedenze che, giustamente, hanno i sodalizi sportivi dei comuni nei quali il Roseto va ad allenarsi.

A queste problematiche c’è da aggiungere che spesso gli orari configgono con quelli scolastici degli atleti delle giovanili e così lo staff ha speso difficoltà a mettere insieme 10 atleti per un “cinque contro cinque” che possa permettere di provare schemi e accorgimenti. S

e è vero che le difficoltà fortificano il carattere, allora questo Roseto, risollevatosi dall’ultimo posto dopo cinque mesi, sarà senz’altro gagliardo in vista dei playout salvezza.

Vede il bicchiere mezzo pieno coach Emanuele Di Paolantonio, che loda i suoi collaboratori: «Grazie alla disponibilità del mio staff e all’organizzazione del team manager Alex Petrilli, coadiuvato dall’addetto stampa Fabio Talamonti, stiamo lavorando per farci trovare pronti».

Purtroppo, l’infermeria è ancora piena, come sottolinea il tecnico: «Ai tre infortunati che non hanno giocato contro Treviso – Casagrande, Ogide e Contento – si è aggiunto Di Bonaventura che lamenta dolori alla schiena. Casagrande è ancora fermo e andrà rivalutato dal dottor Capone per decidere  su un suo impiego, al momento difficile. Gli altri dovrebbero esserci, anche se magari giocheranno qualche spezzone e non forzeranno».

Molto probabilmente, così come accaduto contro Treviso, anche la trasferta di Verona sarà una partita gestita con il contagocce dallo staff tecnico e da quello sanitario del Roseto, visto che i playout incombono e che la partita contro gli scaligeri non vale nulla in termini di classifica.

L’unica cosa importante sarà non far scendere la tensione agonistica in seno al gruppo, in vista del primo impegno fuori casa dei playout che potrebbe trasformarsi nel colpaccio salvezza.