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Serie A2 Est – Roseto Sharks
I 103 SECONDI CHE SALVARONO IL ROSETO...
La gioia degli Sharks dopo la salvezza.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Emanuele Di Paolantonio, spossato dopo la salvezza.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Andy Ogide dopo una tripla della sua eccezionale partita, termina con 40 punti e 16/17 dal campo.
[Mimmo & Andrea Cusano]


Emanuele Di Paolantonio e Andy Ogide raccontano il colpo di reni che vale una stagione. Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo sabato 19 maggio 2018.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 20 Maggio 2018 - Ore 11:30

«Se non l’avessimo chiusa ieri sera, probabilmente saremmo retrocessi noi domenica alla bella, perché avremmo dovuto giocare senza gli infortunati Contento, Casagrande e Marulli e con una pressione addosso che avrebbe potuto annientarci».

Coach Emanuele Di Paolantonio resta fedele al suo approccio pragmatico alle cose, commentando l’incredibile finale di gara 2 del secondo e ultimo turno dei playout, con la vittoria del Roseto che ha chiuso la serie 2-0 garantendosi così la permanenza in Serie A2 e condannando il Napoli alla Serie B.

Sul PalaBarbuto era sceso il gelo per i rosetani, dopo la tripla di Turner che a 1 minuto e 43 secondi dalla fine aveva portato il Napoli a +6 (87-81).

A quel punto coach Di Paolantonio chiama timeout; un minuto di sospensione fondamentale e risolutivo che il tecnico e direttore sportivo degli Sharks, dopo una notte con sole due ore di sonno, ricorda così: «Nel timeout ho cercato di restare fedele alla mia idea di basket portata avanti durante tutta la stagione, dicendo ai miei giocatori che la partita era ancora lunghissima e che dovevamo eseguire una rimessa in modo semplice, restando tranquilli e sereni. I miei atleti, evidentemente, erano molto più tranquilli e sereni di me, visto quanto sono stati bravi a ribaltare una gara che poteva davvero compromettere una stagione».

Protagonista assoluto della vittoria a Napoli, segnando 40 punti e giocando la partita perfetta (16/17 dal campo) è stato il centro statunitense di passaporto nigeriano Andy Ogide, che il giorno dopo riflette: «Sapevo che sarebbe stata una gara difficile, perché avevamo sbagliato gara 1 concedendo a Napoli troppa fiducia nei propri mezzi. Così mi sono detto: devo essere aggressivo al massimo, per chiudere i conti a Napoli e non andare alla bella. Un paio di miei compagni di squadra hanno poi messo benzina sul fuoco, chiedendomi di essere dominante, e l’allenatore ha fatto un buon lavoro tenendomi sempre coinvolto. Insomma: sono orgoglioso dei miei compagni di squadra e felice di aver raggiunto il nostro obiettivo, salvando una squadra che è l’orgoglio di una intera città e facendo felici i tifosi».

Tanto bravo quanto stakanovista l’under Giorgio Di Bonaventura, che dopo la vittoria con 14 punti segnati è stato prelevato dal San Severo in Serie B e chiosa: «È stata la vittoria dell’orgoglio, nella quale noi giocatori abbiamo dimostrato di valere la Serie A2».

Luca Maggitti
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