Il Roseto andrà avanti in Serie A2. Manca ancora l’ufficialità, ma tante sono le avvisaglie che fanno ben sperare la piccola città con la pallacanestro nel proprio DNA.

I tifosi, che stanno smaltendo l’ebbrezza della salvezza in questi giorni salutando i giocatori fra un brindisi e l’altro, possono dunque guardare al futuro con una più che fondata speranza: il basket resterà a casa, in una delle piazze più storiche d’Italia e dove è nato il torneo di basket estivo più antico d’Europa e forse del Mondo, il Trofeo Lido delle Rose, nel 1945.

Nei prossimi giorni, la proprietà dovrebbe registrare gli ingranaggi facendo una sorta di tagliando delle quote societarie. L’obiettivo è rinforzare la compagine mediante l’iniezione di capitali freschi, cosa fattibile mediante l’ingresso dei nuovi soci, oppure procedendo a un aumento di capitale sociale.

Nei prossimi giorni, dunque, sapremo se il Roseto avrà allargato la propria base o se Daniele Cimorosi ed Ettore Cianchetti – insieme ad Antonio Norante, entrato in corsa nella stagione appena conclusa – saranno ancora i capitani coraggiosi che per la quarta stagione consecutiva e si prenderanno la responsabilità di continuare una tradizione ultrasecolare.

Gli attuali responsabili del basket di vertice rosetano possono vantare, in 3 stagioni, 2 qualificazioni ai playoff e una salvezza ottenuta ai playout: risultati eccezionali, se paragonati al budget risicatissimo che il tessuto economico di Roseto offre. Insomma: chi da 3 stagioni ci mette faccia e soldi – unitamente a chi li ha preceduti – andrebbe ringraziato e incoraggiato e non criticato ferocemente, visto che nessuno ha saputo offrire una valida alternativa o dare le minime garanzie di solvibilità e serietà.

Roseto, come in tutti i posti in cui il basket è il primo sport nazionale, è certamente un luogo difficile, in cui tutti si sentono in dovere di dare direttive restando con le mani in tasca e chiedendo il biglietto omaggio: ma non è così che il basket di vertice può andare avanti.

Quindi, merito a chi sta cercando di continuare la storica tradizione e, pare, abbia già sondato allenatori per aprire un nuovo ciclo: Mattia Ferrari e Adriano Vertemati.