Matteo Del Principio, preparatore fisico della squadra ucraina del Prometey.
Il Prometey, vincitore della Supercoppa dell’Ucraina 2022.
Matteo Del Principio, preparatore fisico della squadra ucraina del Prometey, con la Supercoppa dell’Ucraina vinta nel 2022.
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A colloquio con il preparatore fisico del Prometey, fra soddisfazioni sportive e timori di un conflitto armato. L’articolo pubblicato oggi sul Messaggero Abruzzo.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 14 Febbraio 2022 - Ore 10:00
«L’inno nazionale ucraino, ascoltato domenica nel prepartita, è stato più emozionante, solenne e commovente del solito. Sarebbe bello se il popolo parlasse di bombe solo intendendo i canestri che valgono tre punti. Purtroppo, oggi non è così».
È sereno e determinato Matteo Del Principio – abruzzese, preparatore fisico della squadra di basket ucraina del Prometey – che oggi pomeriggio, dopo l’ennesima vittoria in campionato, si imbarcherà con il team su un aereo per Praga, per stare due settimane lontano dai venti di guerra che soffiano forte fra Ucraina e Russia.
Il professionista, originario di Atri in provincia di Teramo, che il prossimo 22 febbraio compirà 35 anni, è alla sua prima esperienza all’estero, dopo aver iniziato come preparatore fisico a Roseto e aver proseguito la carriera a Pescara e San Severo, prima di uno stage in NBA con gli Atlanta Hawks e l’incarico in Serie A con Reggio Emilia: rampa di lancio per l’impegno internazionale.
Arrivato lo scorso mese di agosto, Del Principio sta collezionando soddisfazioni sportive eccezionali, visto che la sua squadra sta battendo tutti i record.
Nella Superlega (la nostra Serie A), è imbattuta con 25 vittorie consecutive dopo aver vinto la Supercoppa nazionale. In Champions League, la prima competizione della FIBA, passaggio del primo turno ottenuto e Top 16 iniziata con 2 vittorie consecutive, puntando alla Final 8 del prossimo mese di maggio a Bilbao.
Insomma: sportivamente una stagione finora bellissima, che però la minaccia di guerra sta intaccando, come spiega lo stesso professionista: «Nelle ultime due settimane, c’è stata una escalation non soltanto sui mass media, ma anche nei discorsi di tutti i giorni del popolo ucraino, che da sempre è sottoposto a una pressione inaccettabile, mentre vorrebbe soltanto essere libero. Io mi rendo conto di vivere in un contesto internazionale e in un ambiente protetto e ho il privilegio di lavorare per una società dall’eccezionale organizzazione, ma percepisco la sofferenza di persone che mi hanno accolto in modo stupendo fin dal primo giorno e che per questo mi sono entrate nel cuore».
Il Prometey non smantella, come spiega Del Principio: «In attesa di sapere come proseguirà il campionato, il presidente ha deciso che ci alleneremo a Praga per giocare la Champions. Siamo una squadra che, oltre agli ucraini, ha 5 statunitensi, un israeliano, un serbo e un croato oltre me, ma nessuno è ripartito, perché siamo uniti e crediamo ai valori di pace e fraternità dello sport».
Luca Maggitti
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