Matteo Del Principio, abruzzese di Atri, è dallo scorso mese di agosto il preparatore fisico della squadra di basket ucraina del Prometey, che stava vincendo il campionato nazionale e che in Champions League ha superato la prima fase.

I venti di guerra hanno consigliato al proprietario della squadra di riparare dallo scorso 15 febbraio in Repubblica Ceca, dove il team si allena, per portare avanti il proprio impegno nella coppa europea, consapevoli di rappresentare – oggi, con l’Ucraina invasa dalla Russia – qualcosa di più di una semplice squadra di basket.

Dopo diversi giorni di pausa, ieri sera il Prometey è tornato in campo, giocando in esilio in Repubblica Ceca, a Nymburk, perdendo 81-92 contro i romeni del Cluj Napoca.

In questi giorni mi capita di sentire Matteo, così gli ho proposto di mettere nero su bianco i nostri “colloqui di pace”, per tenere accesa una luce di sport (e quindi di vita e pace) in tutto questo buio portato dalla guerra. Ecco le prime riflessioni di Matteo, che quando potrà e vorrà sa che Roseto.com è a sua disposizione.

«Mercoledì c’è stata una manifestazione di solidarietà nella città in cui siamo ospiti. Qualcosa di semplice, ma di potente emotività. Ci siamo commossi e la lacrime sono arrivate già qualche centinaio di metri prima di arrivare in piazza, dove oltre a noi della squadra c’era anche qualche familiare di giocatori che è arrivato nei giorni scorsi. C’era tanta gente e moltissimi bambini. Ieri, poi, abbiamo giocato e perso la nostra partita di Champions League. Dopo quasi un mese senza impegni agonistici, ci siamo ritrovati in campo con la guerra in testa ed è stato molto duro. Potevamo fare l’impresa, certo, ma siamo uomini e la guerra non poteva non riverberarsi nei nostri occhi pieni di assenza».

ROSETO.com > Archivio > 14.02.2022
Basket e venti di guerra
MATTEO DEL PRINCIPIO, UN ABRUZZESE IN UCRAINA.
A colloquio con il preparatore fisico del Prometey, fra soddisfazioni sportive e timori di un conflitto armato. L’articolo pubblicato oggi sul Messaggero Abruzzo.
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