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Mercoledì, 8 Maggio 2024 - Ore 23:26 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Basket e strade che si incrociano...
NBA: PROVINCIA DI PENNE!
Guglielmo Di Paolo, Kevin Allan, Franco Gramenzi, Tim Lewis, Luca Maggitti.
[Mimmo Cusano]


Kevin Allan, Luca Maggitti, Enzo Mariani, Tim Lewis.
[Mimmo Cusano]


Kevin Allan, Tim Lewis, Guglielmo Di Paolo, con il libro ‘Decidere’ di Luigi Lamonica.
[Mimmo Cusano]


Tre coach, tre storie diverse, tre vite diverse. Che però si incontrano – e mangiano buon pesce! – nel Lido delle Rose. Perché nel basket tutto nasce o passa da Roseto, poi si espande...

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 06 Settembre 2023 - Ore 18:15

L’adagio – che lascia sgomenti e rammaricati solo allenatori senza squadra e giocatori senza allenatori – è noto: nel basket, tutto nasce o passa per Roseto, poi si espande...

Le conferme ormai non le contiamo più. E, d’altronde: un dogma di quali conferme ha bisogno?

Così ieri, martedì 5 settembre 2023, una spedizione di allenatori di pallacanestro si è spinta in a una sorta di catabasi da Penne, la capitale dei Vestini, alla conquista della repubblica marinara del Lido delle Rose.

A capo della spedizione Guglielmo Di Paolo, fresco di Stella di Bronzo del CONI al merito sportivo e uomo di pallacanestro di rara simpatia e devozione per la propria terra. E vederlo lavorare indefessamente per la propria comunità, nei molti anni della nostra amicizia, mi fa pensare di potermi permettere di paragonarmi a lui e al suo amore per Penne, con il mio amore per Roseto.

Con lui, due coach britannici: Kevin Allan, che – in pensione, dopo aver allenato in giro per l’Europa – si gode il riposo sulle colline pescaresi dimorando proprio a Penne e il suo fraterno amico Timothy Charles “Tim” Lewis, che invece è ancora attivo e che fino a pochi giorni fa era assistente allenatore di Chris Finch nella squadra NBA dei Minnesota Timberwolves, con responsabilità per la revisione del piano di gioco. Tim è anche stato il capo allenatore della Nazionale della Thailandia e il vice della Nazionale della Gran Bretagna che nel 2012 ha partecipato alle Olimpiadi di Londra, in qualità di paese ospitante.

Intanto, grazie a Kevin e Tim, Guglielmo ha potuto regalare alla sua folta comunità di ragazzine e ragazzini un allenamento “NBA” con i suoi colleghi e nuovi amici venuti dalla terra di Albione, nella serata di lunedì.

E siccome li ha ringraziati con una succulenta cena a base di arrosticini (e a Penne li fanno davvero in modo NBA), il giorno dopo al terzetto è venuta voglia di pesce. Ecco quindi che scatta il piano per invadere il Lido delle Rose.

Guglielmo mi chiama, io dispongo. Grazie al 2° Memorial Fabrizio Di Flavio ho conosciuto Kevin, che era tra il pubblico, adesso conoscerò Tim.

Puntuali come una sirena di fine periodo, Guglielmo Kevin e Tim sono arrivati a mezzogiorno. Ho così avuto il piacere di farli entrare nella biblioteca di Roseto.com, con tanto di foto nel “friendship corner”. Quindi regalino: una copia a testa del libro “Decidere” di Luigi Lamonica, che in copertina ha, tra gli altri, Pablo Prigioni con la maglia dell’Argentina (e che fino a pochi giorni fa era collega di Tim, essendo un assistente di Minnesota).

Dopo aver visto qualche mio libro (Tim ha preso “dritto per dritto” dalla biblioteca “Pillacanestro” di Stefano Pillastrini), ci siamo diretti al Cuciniere, dal “Tatoo Chef” Raffaele Longo, che ci ha deliziato con un fresco antipasto, la sua pasta fatta a mano (chitarra e tagliatelle... non sapendo scegliere le abbiamo ordinate entrambe), la croccante frittura che ha fatto oltremodo innamorare Kevin e i dessert. Spazio poi a riunione tecnica con limoncelli e genziane, bissati alla staffa prima di salutarci.

Insomma: Raffaele match-winner e noi satolli e sorridenti.

Ma quel che vale la pena raccontare è accaduto tra una portata e l’altra, mentre il Cerasuolo d’Abruzzo palleggiava sulle nostre lingue, sciogliendole.

Intanto due gradite visite. Una per un breve saluto di coach Franco Gramenzi e l’altra, perché avventore come noi del locale, di Enzo Mariani di Progetto Auto che ho presentato come “Mister Supercar”.

Quindi il pronostico su Italia-USA e su chi vincerà il Mondiale e – dulcis in fundo – le riflessioni sulla NBA di oggi.

Sentire i ragionamenti di Tim è stato molto utile, inquadrando alcuni aspetti sia della costruzione delle squadre sia della formazione degli atleti, soprattutto fuori dal campo.

Così, fra il politicamente corretto, la “cancel culture”, le differenze fra il commissioner David Stern e il suo successore Adam Silver, la chiacchierata è scivolata via piacevolmente, con qualche vecchia conoscenza del basket italiano di tanto in tanto citata da Tim. Una per tutte: Danny Ferry, che è un affermato dirigente ma che io ricordo con la maglia del Messaggero Roma, insieme a Brian Shaw.

E poi ancora idee di basket tirando in ballo Rudy Gobert e Karl-Anthony Towns, Dennis Schröder e gli ex Roseto Basket Patrick Mutombo (con il quale Tim ha lavorato a Toronto) e Adrian Griffin.

Non poteva mancare l’approfondimento su Roseto e sul basket cittadino che ha 102 anni, con gli ospiti inglesi sinceramente ammirati sia dalla storia e dal Trofeo Lido delle Rose, nato un anno prima della NBA sia dalla qualità dell’ultimo ingaggio rosetano: Vangelis Mantzaris.

Mi sono poi divertito a raccontare agli allenatori inglesi di quando hanno giocato per noi il qualitativo Steven Hansell (2003/2004) e il meno impattante Olu Babalola (sprazzo di stagione 2005/2006), entrambi loro connazionali.

L’inghilterra è tornata nei ricordi anche per la partita del 2001 valida per le qualificazioni al Campionato Europeo di Svezia 2003, dove l’Italia di coach Recalcati vinse il Bronzo. Italia-Inghilterra al palasport di Roseto (che dal 2003 è diventato PalaMaggetti) è stata la mia prima telecronaca degli Azzurri, per di più in una gara ufficiale, con il commento tecnico di Mario Boni e in campo un inglese che spiccava su tutti: Tony Dorsey, oltre a Andrew Betts e Steven Hansell.

Quell’Italia, ho spiegato a Kevin e Tim, è poi tornata a Roseto per il Trofeo Lido delle Rose 2004, vincendo il “Torneissimo” e andando alle Olimpiadi di Atene a vincere la Medaglia d’Argento.

Gli amici britannici hanno strabuzzato gli occhi e io ho avuto buon gioco, fra le risate di Mimmo Cusano e Guglielmo di Paolo, nel dire anche a loro che nel basket tutto nasce o passa per  Roseto e poi si espande, oltre che il Lido delle Rose ha portato davvero bene all’Italia!

A fine pasto, satolli di cibo, vino, distillati e “riflessioni a spicchi”, ci siamo salutati augurandoci una riunione per l’estate 2024, magari con Chris Finch a Roseto per un camp, come ha proposto Tim. Non c’è problema, gli ho risposto, visto che abbiamo già avuto Mahmoud Abdul-Rauf sia da giocatore del Roseto sia da istruttore di camp.

L’ultimo abbraccio è per “Big Tim”, che andrà ad allenare in Giappone, per una nuova pagina della sua carriera. Gli ho detto che a Tokyo in questo periodo dovrebbe esserci il giovane italiano Giorgio Di Bonaventura, giocatore sia di basket tradizionale sia di 3x3. Tim ha preso nota, specificandomi che però andrà ad allenare una squadra femminile.

Io ho semplicemente risposto che Giorgio Di Bonaventura ha una gamma di applicazioni così vasta che non basta un’orizzonte allargato. Il suo sorriso dice che l’ho incuriosito.

Così, tra Minnesota, la Gran Bretagna e Roseto degli Abruzzi, abbiamo collocato la NBA in provincia di Penne, per la gioia del carissimo Guglielmo.

Una cosa mi ha particolarmente colpito, sentendo Tim e conversando con lui. Ed è la stessa cosa che sempre mi colpisce quando ho la ventura di interloquire con gente che fa basket (o altri sport) a livello alto o altissimo: non si parla quasi mai di tecnica o di spigolature. Le riflessioni sono sempre sui massimi sistemi e richiedono una preparazione culturale che va ben oltre il campo da gioco.

Come diceva Eleanor Roosevelt? Ah, sì: “Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”. Io ho parlato quasi sempre di persone. Amen.

Per concludere. Amici, che rosicate quando affermo che tutto nasce o passa per Roseto, due cose.

1.Veniteci anche voi nel Lido delle Rose e vogliategli bene, invece di rosicare o maledire o inviare strali.
2.Sappiate che quelli che annuiscono e vi fanno i complimenti davanti, dietro vi prendono per ciò che siete...

Luca Maggitti Di Tecco
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