Questa sera, mercoledì 2 maggio 2012, alle ore 20.45, il Teramo Basket chiude il campionato fra le mura amiche del PalaScapriano, incontrando la già retrocessa Casale Monferrato, che per gran parte del torneo è stata la squadra dalla quale i biancorossi hanno dovuto guardarsi.
Della partita – dirigono Facchini, Seghetti e Caiazza – nulla diremo visto che è una gara, tra la penultima e l’ultima già retrocessa, che non vale niente ai fini della classifica.
Sottolineiamo invece la vicinanza del Teramo Basket a fianco di Amnesty International. Infatti, per celebrare il 50° compleanno di Amnesty International, il gruppo di Amnesty Teramo sarà presente in occasione della partita e durante la presentazione delle squadre i giocatori indosseranno le magliette dello “Human Rights Tour 50”, tour che ha coinvolto concerti, rappresentazioni teatrali, reading e molto altro in ogni parte d’Italia. All’ingresso del PalaScapriano vi sarà un punto informativo di Amnesty International di raccolta firme e fondi. Sarà possibile firmare contro la discriminazione delle persone gay, lesbiche, bisessuali o transgender, o presunte tali, e in particolare per Jean-Claude Mbede, studente di 31 anni che sta scontando una condanna a tre anni di carcere in Camerun, esclusivamente a causa del suo orientamento sessuale, reale o presunto.
Dopo l’ultimo impegno casalingo, fra il sodalizio cestistico della famiglia Pellecchia (la famiglia Capasso non c’è più, come ha ufficializzato lo stesso Lino Pellecchia un paio di giorni fa) e le vacanze ci sarà soltanto l’ultima trasferta a Varese.
E saranno – meteo a parte – vacanze caldissime. Perché mai come nei prossimi mesi il Teramo Basket rischierà di sparire dalla cartina del basket di vertice in Italia.
Lino Pellecchia ha avuto il merito di dire le cose come stavano, rendendo pubblica la crisi economico-finanziaria del Teramo, invece che nascondere la polvere sotto il tappeto (cosa accaduta nelle scorse stagioni). E però il presidente/proprietario ha fatto “coming out” verso la fine di gennaio 2012, dicendosi fiducioso. Per la precisione, noi di ROSETO.com scrivemmo del primo grido d’allarme di Pellecchia il 25 gennaio 2012.
Da allora però la “momentanea crisi di cassa” si è trasformata in un vero e proprio calvario, dal punto di vista del cash-flow, e il Teramo Basket ha vissuto 3 mesi durissimi sotto il profilo della gestione societaria. Nonostante tutto, la squadra ha compiuto un capolavoro, salvandosi con 3 giornate di anticipo e conservando il titolo di Serie A a Teramo.
Ovviamente, squadra e staff si aspettavano, almeno dopo la salvezza, l’arrivo di qualche soldo. Invece nulla. Ecco dunque il comunicato stampa emesso da squadra e staff il 28 aprile 2012, per sottolineare la gravità dello stato delle cose, ma comunicare nel contempo che tutti avrebbero onorato i propri impegni in campo.
Al momento, la situazione è difficile e problematica. Proviamo a riassumerla.
Il basket teramano di vertice è in mano a Lino Pellecchia, il quale pare abbia già tirato fuori circa 1 milione di euro di soldi propri per il campionato 2011/2012.
Lo sponsor Banca Tercas ha già liquidato una sponsorizzazione di 1,2 milioni di euro: una enormità, se siamo onesti e consideriamo la visibilità del basket odierno. Liquidati anche i 250 mila euro del Gruppo Toto. Rientrata mesi fa pure la parte di “wild card” che la Lega Basket ha restituito (350 mila dei 600 mila versati). Tutti questi soldi sono già stati spesi per la stagione in corso e per sanare qualche vecchia pendenza.
I 3 soci della vecchia gestione (Carlo Antonetti, Antonio Biancacci e lo stesso Lino Pellecchia) hanno nei giorni scorsi firmato un piano di rientro per ripianare i debiti pregressi del Teramo Basket nei confronti della Banca Tercas. La cifra complessiva da ripianare non si conosce, ma se teniamo conto di quella girata dall’inizio del campionato, relativa al complessivo delle esposizioni (si parlava di 8 milioni di euro circa) e degli esborsi fatti in stagione che hanno coperto anche qualche vecchio debito, pare che la cifra si aggiri intorno ai 4 milioni di euro.
Dunque il Teramo Basket non ha più problemi finanziari con la Banca Tercas, come ha assicurato lo stesso Lino Pellecchia parlando a “Basket & Basket”, su Teleponte, nella puntata di lunedì 30 aprile 2012. Già, perché, dalla firma del piano di rientro in poi, se ci saranno problemi saranno personali dei 3 soci che hanno firmato, assumendosi personalmente l’onere del ripianamento della posizione debitoria.
Dunque debiti pregressi con la banca ripianati, soldi degli sponsor già incassati, ma ancora molti soldi mancanti per terminare la stagione, visto che – stando ai rumors – ad oggi la struttura (impiegatizia) del Teramo Basket pare avanzi 2 stipendi e la squadra, invece, addirittura circa il 70% del monte compensi concordato (inteso come somma fra contratto di Lega e diritti di immagine).
Com’è possibile, dunque, che manchino così tanti soldi per completare la stagione in corso? Perché, per dirla con Lino Pellecchia (sempre a “Basket & Basket”): “Non esistono soltanto i debiti con la banca, esistono anche altri creditori, che devono essere saldati”.
Quanto serve per finire la stagione, intesa come somma relativa al pagamento dei giocatori e dei contributi? Si sussurra 2 milioni di euro. Una botta.
I contributi devono essere pagati entro la metà di maggio 2012, per evitare penalizzazioni in classifica a valere sul prossimo campionato.
I debiti con i giocatori, una volta saltate le normali scadenze, non hanno invece una data ultima. Sempre che tutti stiano buoni, nessuno si incazzi davvero e la situazione sia per quanto possibile sotto controllo.
Quali le speranze future?
Lino Pellecchia parla – da 3 mesi, è onesto sottolinearlo – di quell’investimento commerciale che una delle sua imprese dovrebbe fare a Teramo città e che dovrebbe essere sostenuto mediante finanziamento dalla Banca Tercas. Un investimento del valore di diversi milioni di euro, che l’istituto di credito dovrebbe finanziare per una importante percentuale.
Il dubbio, da 3 mesi, è lo stesso: la Banca Tercas – che in questi periodi ha altri e più gravosi problemi in agenda – delibererà positivamente in merito, dando così modo a Lino Pellecchia – che lo ha pubblicamente dichiarato, pur sottolineando che la sua iniziativa commerciale nulla c’entra con il Teramo Basket – di destinare una parte di quel finanziamento (si parla di 800 mila euro) a rinsanguare le casse del teramo Basket?
Lino Pellecchia – come si sussurra da più parti – accetterà addirittura di vendere qualche gioiello di famiglia, mettendosi la mano in tasca oltre il milione di euro già dato al Teramo Basket in questa stagione, pur di saldare le pendenze con i giocatori che gli hanno regalato la salvezza?
Questi sono gli argomenti destinati a tenere banco nella lunga estate del basket teramano, che decreterà la vita o la morte del basket di vertice in città.
In attesa di sviluppi sul piano economico-finanziario, uno sportivissimo “in bocca al lupo” a Bruno Cerella, che a Milano si è infortunato gravemente a un ginocchio (pare sia saltato il legamento crociato, ma si attende ancora la diagnosi definitiva) e che proprio nei giorni in cui avrebbe dovuto ricevere una offerta da Siena, per un contratto triennale, è stato bersagliato dalla malasorte.
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Mercoledì 25 Gennaio 2012
LINO PELLECCHIA: “MOMENTANEA CRISI DI CASSA”.
Il Numero Uno del Teramo Basket fa il punto sulla situazione economico-finanziaria del sodalizio cestistico abruzzese, che a livello di costi gioca “2 campionati in 1”.
Sabato 28 Aprile 2012
POVERI MA SALVI: LA SQUADRA ONORERA’ LA MAGLIA, MA CHI ONORERA’ LA SQUADRA?
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dei giocatori e dello staff del Teramo Basket.