Luigi Lamonica, arbitro internazionale di basket orgogliosamente abruzzese, ha avuto l’ennesima soddisfazione professionale giusto ieri sera, dirigendo la Finale del Campionato Europeo Under 20 fra Lituania e Francia.
Il fischietto classe 1965 nativo di Pescara, che molti chiamano ‘Mister Decidere’ da quando, nell’ottobre 2011, è uscito il suo libro intitolato ‘Decidere’, arriva così nel migliore dei modi all’appuntamento più importante della stagione: le Olimpiadi di Londra.
Per l’uomo in grigio, che ha arbitrato la sua prima Finale Scudetto a 31 anni e le sue prime finali di Coppa Italia e internazionale a 32 anni, l’emozione c’è sempre. Eppure i Giochi della XXX Olimpiade non rappresentano un esordio, visto che Lamonica è già stato a Pechino 2008, arrivando a dirigere la Semifinale fra USA e Argentina.
Due Olimpiadi consecutive rappresentano un record per l’arbitro italiano più titolato, che osserva: «È una gioia inaspettata e per questo ancora più grande. Ancora una volta, due arbitri rappresenteranno la pallacanestro italiana ai Giochi Olimpici, come a Pechino. Questo mi inorgoglisce molto, specialmente in un momento in cui la nostra pallacanestro e il settore arbitrale in generale vivono un periodo di turbolenza».
Insieme a Lamonica andrà a Londra il fischietto triestino Guerrino Cerebuch, già con il direttore di gara abruzzese in occasione dei Campionati del Mondo 2010 in Turchia, culminati per Lamonica con la più grande – finora – soddisfazione professionale della sua vita: la direzione della Finale fra USA e Turchia.
Per arrivare in forma in terra d’Albione, l’uomo da oltre 550 gare arbitrate in Serie A e 450 in ambito internazionale, ha avuto l’opportunità del Campionato Europeo Under 20 in Slovenia: «In 12 giorni ho arbitrato 9 partite di buon livello. Credo sia la miglior preparazione possibile per un evento importante come le Olimpiadi».
A Londra 2012 Lamonica tiene davvero tanto, visto che nel suo palmares, che oggi lo porta ad essere il miglior arbitro d’Europa e forse del Mondo esclusa la NBA, per dirla con coach Sergio Scariolo, manca soltanto la direzione di una finale olimpica.
A chi gli chiede se è difficile trovare motivazioni quando si è già diretto 16 Finali Scudetto e 6 di Coppa Italia, 3 Finali di Campionati Europei (2003 in Svezia, 2005 in Serbia, 2011 in Lituania), 3 Finali di Eurolega (2007 ad Atene, 2011 a Barcellona, 2012 a Istanbul), 1 Finale di Campionato Mondiale (2010 in Turchia), Lamonica risponde parafrasando il poeta Nazim Hikmet: «La più bella delle gare è quella che devo ancora arbitrare».
Dunque nessun problema di stimoli, per l’abruzzese che sempre più spesso viene invitato dalle altre federazioni cestistiche europee, per spiegare agli arbitri come gestire le situazioni difficili. La sua carriera scorre solida sui binari degli impegni in campo come arbitro e quelli fuori in qualità di Istruttore Tecnico Nazionale, responsabile degli arbitri di LegaDue e DNA. Fra le gare di campionato arbitrate di sabato o domenica e quelle internazionali, arbitrate in mezzo alla settimana in giro per l’Europa, il pescarese - che da qualche mese ha scelto di vivere nella tranquilla Roseto degli Abruzzi - riesce ancora a trovare lo spazio per le emozioni, definite un vero e proprio carburante per motivarsi.
Circa le sensazioni della vigilia, Lamonica precisa: «Ancora non sto vivendo l\'atmosfera olimpica. Ricordo che, prima di Pechino, avevo iniziato a preparare i bagagli 10 giorni prima. Adesso non ci ho neanche iniziato a pensare. Forse era l\'idea del volo intercontinentale che mi procurava una eccitazione particolare, mentre questa volta sono ‘solo’ a tre ore da Roma. Ma, ne sono certo, una volta arrivato all’aeroporto di Heathrow, quando inizierò a scorgere le uniformi dei volontari, il ‘friccicorio’ dell\'adrenalina olimpica tornerà a circolare».
E a proposito di adrenalina, l’abruzzese prossimo alle Olimpiadi di Londra augura a se stesso di: «Provare le stesse emozioni e avere le stesse sensazioni di Pechino 2008. E poi conoscere nuovi amici, che vengono da ogni parte del mondo e che immancabilmente ti faranno apprezzare le loro culture e i loro usi e costumi. Questo è quello che chiedo a una esperienza unica, eccitante, emozionante, coinvolgente, indimenticabile che si chiama Olimpiade».
Mercoledì 25 luglio 2012, Luigi Lamonica salirà sull’aereo che da Roma lo porterà a Londra, dove – dal 27 luglio al 12 agosto 2012 – sarà arbitro di basket della XXX Olimpiade. Questa la sua articolata dedica: «A tutti gli istruttori che mi hanno insegnato ad arbitrare, agli amici che mi sostengono, ai giovani arbitri che sognano un giorno di arrivare ad arbitrare alle Olimpiadi, affinché possano riuscirci».
[Pubblicato oggi su IL TEMPO d’Abruzzo.]