Le Olimpiadi in terrazza [Enrico Schiavina]
SAPESSI COM’E’ STRANO, LE OLIMPIADI SENZA SUPERBASKET…

Enrico Schiavina barcolla ma non molla. E segue le Olimpiadi per ROSETO.com.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 28 Luglio 2012 - Ore 04:00
Puntata 01 di sabato 28 luglio 2012.
 
Amo le Olimpiadi, amo il basket e amo Superbasket.
Anzi, lo amavo, visto che SB non c\'è più e nessuno sa quando ritornerà. Mi resta il basket, e ora le Olimpiadi. Che però sono Olimpiadi diverse: le prime senza Superbasket. Che era nato nel 1978, quindi di edizioni dei Giochi ne ha viste passare otto, Londra sarebbe stata la nona.
 
Strano effetto: niente appunti da prendere, niente calendario da studiare, nessun impegno da comprimere per potersele gustare come si deve, le Olimpiadi, visto che non c\'è nessun giornale di basket da preparare.

Parlo per me, ma credo valga anche per ogni appassionato medio che con SB si trovava in pugno l\'approfondimento settimanale di tutto ciò che succedeva tra i canestri, ma proprio tutto, dai campionati minori alle Olimpiadi. Sfido chiunque a trovare altrove qualcosa di analogo –
almeno per completezza – in rete o tantomeno su carta. Quello che faceva SB, per ogni edizione delle Olimpiadi (ma anche di Mondiali ed Europei) non l\'ha mai fatto nessun altro e nessuno lo farà.
 
C\'era su tutti Stefano Valenti, collaudatissimo inviato a tutti i grandi tornei internazionali, e c\'era dietro una complessa macchina organizzativa di cui io ero una modesta rotella. Macchina che stavolta rimarrà ferma. Ancora fatico a spiegarmene il perché, ed a farmene una ragione.

Mi sono comunque visto la cerimonia d\'apertura, ovviamente. Dal primo minuto all\'ultimo, non me la perdo mai. Tra i samoani in ciabatte e gli orrendi stivali di gomma dei ceki, durante la sfilata mi sono segnato due soli giocatori di basket a portare la bandiera, il cinese Yi Janlian e Pau Gasol per la Spagna. Pochi. Perdiamo la sfida tra sport più glamour con i tanti tennisti e
tenniste che hanno sventolato felici.
 
Quando passano gli Stati Uniti, per la Rai il pessimo Claudio Icardi (non male invece Antonio Caprarica, per stile e grande conoscenza del mondo britannico) ignora completamente Kobe, Lebron, Durant e gli altri assi NBA a cui la regia dedica giustamente molti primi piani. Irritante poi l\'uso della parola “pallacanestro”, riferita a Barack Obama che arriverà solo per la finale del basket. Buongustaio: potendo scegliere un singolo evento sui 20 giorni di gara londinesi, ne avreste forse scelto un altro?

Sbadigli per il discorso di Rogge, bello l\'arrivo della fiaccola, un po\' scontata Ehi Jude. Finisce  il collegamento e compare un commovente Franco Lauro, lui parla della Regina Elisabetta ma io non riesco a fare a meno di pensare alla Legadue. E da domani, Giochi veri. E tanto
basket.

Io me li guardo dal terrazzo, al fresco. La tv è perfettamente orientata con la poltrona, il PC sul tavolino a portata di mano, il frigo poco lontano è ben fornito. Ma è tutto consolatorio. Sarebbe stato meglio essere non dico a Londra, ma anche solo in redazione a lavorare al prossimo SB.
 






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