Continua a dominare il fattore campo nei playoff di Serie A, con altre quattro vittorie casalinghe che portano il bilancio totale a 17 vittorie interne su 20 match complessivi fin qui disputati.
SERIE A – Playoff – Quarti di Finale
VARESE-VENEZIA 84-75 [Serie 4-1] Varese in Semifinale
Unica serie terminata in cinque gare è quella tra Varese e Venezia, con la Cimberio prima squadra della lotteria a staccare il biglietto per le semifinali, regolando tutto sommato agevolmente Venezia soprattutto in quest\'ultimo episodio della serie a cui la Reyer si presentava senza nulla da perdere e con la spinta psicologica della vittoria in gara4. In realtà l\'assenza di Szewczyck, che ha indebolito ulteriormente un reparto lunghi già privo di Fantoni ormai da inizio campionato, ha pesato molto nonostante l\'ottimo contributo di Rosselli, ormai una garanzia, e dell\'ex Diawara, miglior realizzatore orogranata di una partita che comunque ha avuto poca storia fin dalle battute iniziali, con la squadra di Vitucci avanti subito in doppia cifra nel primo quarto e non voltatasi mai indietro aldilà di un timido rientro di Venezia nell\'ultimo periodo.
MVP per la Cimberio ancora Sakota, già decisivo in gara2 e autore di 23 punti, confermando i progressi dell\'ultimo periodo che lo hanno portato a scavalcare nel minutaggio un Polonara in leggera flessione, ma condizionato anche da problemi fisici. Prestazione positiva anche per Ivanov, che coach Vitucci sta utilizzando con il contagocce, ma capace di portare alla causa 10 punti e 9 rimbalzi mentre continua a faticare un po\' al tiro Ebi Ere, impreciso dalla lunga distanza come nelle due sfide del Taliercio, ma tenuto in campo per 36 minuti dall\'ex allenatore di Avellino che sta accorciando le rotazioni tra gli esterni, con Rush e Cerella in campo per pochissimi minuti e il solo De Nicolao a cambiare con continuità i titolari.
ROMA-REGGIO EMILIA 74-69 [Serie 3-2]
Vola sul 3-2 l\'Acea Roma, che interrompe la maledizione delle gare dispari superando Reggio Emilia e portandosi per la prima volta in vantaggio nella serie. Non è stato un match indimenticabile quello del PalaTiziano, con la squadra di Calvani non particolarmente bella da vedere in attacco, ma agevolata da una Reggio Emilia che al di là della raffica iniziale di triple offre ben poca resistenza, segnando solo 11 punti nel terzo quarto che dá la spinta decisiva a Roma dopo un primo tempo equilibrato. L\'Acea con due liberi di Lorant tocca il +14 a metà ultimo quarto ma si fa recuperare negli ultimi minuti, con gli ospiti che arrivano fino al -3 con una tripla di Jeremic ma a giochi ormai chiusi.
Decisivo tra i giallorossi l\'apporto di un Goss fin qui molto in ombra, ma MVP del match di venerdì sera assieme ad un Jones spesso criticato in stagione, ma fondamentale nei due successi di Roma in gara4 e in gara5 guadagnandosi il posto di ala forte titolare al posto di uno Czyz poco incisivo nella serie. In casa Reggiana non è riuscito invece il secondo colpaccio in terra capitolina nel giro di una settimana, soprattutto a causa della serata negativa al tiro dei due americani: Taylor e Bell non vanno oltre un modesto 8/27 e per una squadra che non può prescindere dalla vena dei suoi americani, soprattutto con un Brunner non ancora entrato nella serie, è difficile pensare di portarsi a casa un match del genere. La squadra di Menetti esce comunque dal PalaTiziano con la consapevolezza di non trovarsi davanti un avversario insormontabile e proverà a riportare la serie in terra romana per la decisiva gara7.
SASSARI-CANTù 81-58 [Serie 3-2]
Fattore casalingo rispettato anche a Sassari, con la Dinamo che dopo le due sconfitte del Pianella poteva accusare un po\' di pressione, ma è stata brava a controllare sin dalle prime battute la gara superando abbastanza facilmente Cantù, che dopo tre ottime partite tra gara2 e gara4 fa un passo indietro soprattutto a livello offensivo segnando solo 58 punti con un drammatico 3/20 dalla lunga distanza e rimanendo in partita nel primo tempo principalmente grazie alla difesa che nega ai sardi il famigerato tiro da 3 (solo 5 conclusioni dall\'arco realizzate dalla squadra di Sacchetti a fine match, tre delle quali di capitan Vanuzzo). Basta però un terzo quarto da 26 punti realizzati ai biancazzurri per far crollare il castello della Lenovo, che precipita sotto il ventello di scarto e nell\'ultimo periodo che fissa il punteggio sull\'81-58 finale la testa della squadra di Trinchieri è già proiettata su gara6.
Brava la Dinamo a non scomporsi in un match dove aveva da tutto da perdere e nel quale non è entrato con continuità il tiro da 3, e a tenere molto bene in difesa concedendo a Cantù solo 23 punti nei quarti dispari che hanno scavato il solco decisivo tra le due squadre. Bene Drake Diener e gli ultimi arrivati Gordon e Becirovic oltre al già citato capitan Vanuzzo, mentre la squadra di Trinchieri si affida ancora una volta all\'ottimo Tyus, che solo pochi mesi fa manifestava l\'intenzione di voler tornare in Israele, ma sta invece giocando un\'ottima serie (quattro gare in doppia cifra su cinque): Molto meno brillanti Leunen e Mazzarino, ma i ritmi forsennati a cui sono costrette le due squadre e di cui Trinchieri si è lamentato in conferenza stampa giustificano il rendimento altalenante di molti protagonisti. La serie torna adesso in terra brianzola sul campo dove la Dinamo da tre anni non riesce a vincere, ma con la consapevolezza di avere eventualmente a disposizione la decisiva gara7 in un PalaSerradimigni altrettanto ostico per Tabu e compagni.
MILANO-SIENA 82-67 [Serie 3-2]
Nel match più atteso dell\'intero programma Milano si riporta in vantaggio in una serie che per il momento ha sempre premiato chi giocava in casa (anche se ieri sera per l\'indisponibilità del Forum la squadra di Scariolo è stata costretta ad emigrare a Desio). La squadra di Scariolo ha retto bene la pressione di una gara5 in campo neutro dopo essersi fatta rimontare il 2-0 iniziale, meritando il successo in un match a due volti, con le squadre vittime di tensione e stanchezza molto imballate ed imprecise al tiro. Nei primi due quarti, se Milano si affidava finalmente con continuità a Bouroussis, Siena non trovava letteralmente mai la via del canestro sparacchiando a salve da 3 (0/9 all\'intervallo, ma quasi tutti tiri ben costruiti) e rimanendo in partita grazie ai rimbalzi offensivi e alla buona difesa viste anche le basse percentuali dell\'EA7, brava però a guadagnarsi tanti viaggi in lunetta a fine secondo quarto grazie alla vitalità di Hairston chiudendo l\'intervallo sul +9. Al rientro dell\'intervallo si è vista tutta un\'altra partita, con la Mens Sana finalmente capace di sbloccarsi dalla lunga distanza con quattro triple in pochi minuti ma travolta dall\'intensita offensiva della squadra di casa che esce dagli spogliatoi con un altro piglio realizzando 29 punti nel terzo periodo che di fatto chiude la contesa regalando un ultimo quarto di garbage time, con Scariolo che alla fine dà spazio anche a Giachetti e ai primi minuti nella serie di Chiotti, a lungo fuori per infortunio.
Ottima la reazione mentale dell\'Olimpia, che in una serata negativa di Langford e per lunghi tratti di Gentile si gode un Hairston ritrovato dopo il recente infortunio: 17 punti e tanta vitalità per l\'ex giocatore della Mens Sana, spesso criticato durante questa stagione ma fondamentale ieri sera nel tenere in piedi l\'attacco di Scariolo assieme ad un Bouroussis che quando gioca così è praticamente immarcabile. Soprattutto in casa, il lungo greco riesce a trovare gli spazi giusti e oltre a tenere in vita quasi da solo la contratta EA7 di inizio gara segna anche un paio di canestri di pregevole fattura nella ripresa. Secondo tempo formidabile anche per Bremer, altro Dr Jekyll e Mister Hyde tra casa e trasferta (decisivo in gara2 al Forum ma uno dei peggiori nelle due gare di Siena) e per il redivivo Fotsis, il cui linguaggio del corpo rimane quello di un condannato ai lavori forzati, ma autore di un paio di giocate importantissime per spezzare la partita in favore dei biancorossi. Banchi paga invece la peggior prestazione stagionale di Bobby Brown e i problemi fisici di Kangur e Ress, ma la sensazione è che quando Milano metta il turbo i biancoverdi hanno poche armi da opporre: i due precedenti di Siena inducono però alla prudenza, con Hackett e compagni che non hanno nessuna intenzione di arrendersi e cercheranno domani sera la terza vittoria al PalaEstra per portare la serie a quella che sarebbe una succosissima gara7.
LEGADUE – Playoff – Quarti di Finale
TRENTO-BARCELLONA POZZO DI GOTTO 88-73 [Serie 0-3] Trento in Semifinale
In Legadue, si è materializzato l\'impensabile nella serie fra Trento e Barcellona, con i bianconeri che non hanno tremato portandosi a casa gara3 e capitalizzando così il primo match point della serie, eliminando la corazzata siciliana, vera favorita del torneo. Per la prima volta, dopo sei confronti diretti stagionali tra le due squadre che hanno sempre premiato la squadra in trasferta, viene rispettato il fattore campo proprio nella partita più importante che premia con merito i ragazzi di Buscaglia.
L\'88-73 finale lascerebbe pensare a un dominio che in realtà non c\'è stato, con un andamento a strappi della gara che ha comunque quasi sempre visto Umeh e compagni in vantaggio. La Sigma, rientrata in partita nel secondo quarto dopo un avvio di gara problematico grazie anche a 6 liberi consecutivi sbagliati dai bianconeri, non ha però mai espresso un gioco corale e fluido affidandosi quasi esclusivamente alla vena realizzativa di un Thomas finora delusione della serie e in versione sesto uomo (in molti avevano invocato l\'utilizzo, al posto dell\'ex guardia di Trieste, del neoarrivato Magounis in gara3, acquistato dalla società del presidente Bonina come polizza assicurativa in caso di infortuni), ma autore di un\'incredibile prestazione balistica da 25 punti, 21 dei quali siglati nel primo tempo in una serata che ha visto il cannoniere Hardy limitato egregiamente dalla difesa di casa. Nel terzo quarto c\'è stato probabilmente il miglior momento degli ospiti, che con la zona sono riusciti a mettere un po\' di sabbia negli ingranaggi della Bitumcalor non concretizzando però adeguatamente nella metá campo offensiva. Quando i padroni di casa, a inizio ultimo quarto, hanno ricominciato a martellare da 3 non c\'è stato più nulla da fare per la squadra di Perdichizzi, costretta ad alzare bandiera bianca di fronte all\'Aquila guidata da Umeh ed Elder ma anche dalla sua coppia di lunghi italiani, forse la più forte dell\'intero campionato con Garri e Pascolo (e un Dordei cambio di lusso).
Con Trento che raggiunge meritatamente le semifinali dimostrando ormai di essere molto più di una sorpresa vale invece la pena di spendere qualche parola sul clamoroso tracollo di Barcellona, che con una squadra costruita per vincere e sulla carta nettamente superiore a tutte le contendenti, deve digerire una cocente eliminazione al primo turno, addirittura senza vittorie nei playoff. A dire la verità qualche avvisaglia c\'era stata, sia durante l\'anno con alcune sconfitte imbarazzanti (in particolare quella di Imola), ma anche nella composizione del roster che in estate Perdichizzi e Bonina avevano pensato molto diverso nel reparto esterni, che ad agosto si fondava sul trio Walker-Bell-Sanders e si è via via trasformato in Green-Hardy-Thomas.
E se l\'infortunio al play americano in agosto era stato un episodio sfortunato, la rescissione chiesta da Sanders, ma soprattutto il misterioso taglio di Bell, giocatore extralusso per la Legadue che aveva trascinato i siciliani nella prima parte di campionato non è mai stato chiarito fino in fondo (e farà sicuramente male ai tifosi giallorossi vederlo adesso protagonista al piano di sopra con Reggio Emilia). Nonostante tutte queste turbolenze, alla fine è stato forse il reparto lunghi a tradire ancora di più coach Perdichizzi, e qui non ci sono cambiamenti che tengono visto che Callahan, Cittadini, Mocavero ed Eliantonio sono state le prime scelte del mercato estivo, ma sono stati sovrastati in tutte e tre le sfide dai pariruolo avversari come testimoniano impietosamente le statistiche. Trento ha vinto tutte e tre le volte la battaglia dei rimbalzi, ha sempre tirato sopra il 50% da due (con la punta del clamoroso 72% di gara1) e il duo Garri-Pascolo ha realizzato 102 punti totali nella serie. Adesso i siciliani dovranno ripartire, ma il come e il con chi ad oggi sono punti interrogativi che non sarà facile fugare dopo un\'andata così deludente.
FORLì-BRESCIA 79-87 [Serie 0-3] Brescia in Semifinale
Chiude i conti anche Brescia che passa indenne sul difficile parquet del PalaCredito di Romagna e si guadagna l\'opportunità di sfidare proprio Trento nella semifinale più inattesa, che ha aperto uno spazio di tabellone che porterà addirittura in finale una delle due matricole: risultato impensabile per entrambe a inizio stagione. La squadra di Martelossi, uno dei tanti ex rosetani presenti in questi playoff, ha resistito al buon impatto iniziale dei padroni di casa e anche al parziale di fine terzo quarto quando, guidata da Roderick, Forlì si era riportata in vantaggio. Decisivo l\'ultimo periodo, marchiato a fuoco da Brkic e Jenkins, dopo che a prendersi la squadra sulle spalle era stato Giddens. Brescia continua così a compensare la panchina non troppo produttiva con uno starting five fortissimo e pericoloso in tutti e cinque i suoi componenti.
In casa Forlì ci si aspettava probabilmente una serie più equilibrata vista anche la poca distanza tra le due squadre a fine regular season, ma il giudizio sulla stagione resta positivo viste anche le difficoltà societarie che hanno portato alla cessione a meta campionato di un pezzo da 90 come Todic, non sostituito sul mercato, ma che di fatto ha liberato spazio al giovane Tessitori, che ha fatto molto bene confermando di essere una delle promesse più interessanti del nostro basket.
SCAFATI-PISTOIA 70-81 [Serie 1-3] Pistoia in Semifinale
Non delude Pistoia, dopo la sconfitta a fil di sirena in gara3 che aveva allungato una serie molto infuocata anche per episodi extracestistici su entrambi i campi. È brava la squadra di Moretti a chiudere i conti al PalaMangano, qualificandosi per la semifinale che la vedrà opposta alla vincente di Casale-Verona.
Dopo tre quarti contraddistinti dall\'equilibrio, nell\'ultima frazione la squadra di Moretti prova a scappare controllando i tentativi di rimonta gialloblù resi vani anche dalla difficile situazione falli che priva Cavina di tre titolari nel finale. Vittoria di squadra per la Tesi Group, che sfrutta non solo la serata di grazia dei due americani, ma anche il buon contributo di Meini e Cortese.
Vista l\'eliminazione di Barcellona, adesso è impossibile non pensare ai toscani come logici favoriti per la promozione, anche se Moretti farà di tutto per mantenere alta la concentrazione di un gruppo che adesso per qualità e profondità non ha nulla da invidiare alle rivali.
Termina invece qui la stagione di Scafati, che ha dato onorevolmente battaglia nei playoff ma si è portata dietro il fardello di un girone di ritorno orrendo e resta una delle deluse del campionato, visto l\'ottimo roster di cui poteva disporre.
VERONA-CASALE MONFERRATO 85-73 [Serie 1-2]
Unica serie che va avanti è quella tra Verona e Casale, con gli scaligeri bravi ad accorciare le distanze, tirando fuori una bella prestazione davanti al pubblico amico in un match che comunque li vedeva con le spalle al muro dopo lo 0-2 rimediato nelle due sfide di Casale. E se in terra piemontese non aveva funzionato soprattutto l\'attacco, nella sfida del PalaOlimpia la squadra di Ramagli ha chiuso addirittura a quota 85 punti segnati, conducendo sempre il match al di là dei primi 15 minuti nei quali la squadra di Griccioli aveva tentato la fuga.
Decisiva la prestazione di McConnell, play a lungo discusso durante la stagione che sembrava addirittura in odore di taglio, ma salito tantissimo di rendimento negli ultimi mesi e autore di 31 punti venerdì sera con un irreale 9/12 dall\'arco.
Dall\'altra parte si è invece ripresentato un problema riscontrato spesso nella stagione di Casale, ossia la dipendenza dai due americani Green e Ware, che hanno siglato più della metà dei punti dell\'intera squadra, che a volte continua a partire un po\' troppo sotto le plance (12 rimbalzi in meno alla sirena) e dovrà sistemare anche questi aspetti per avere la meglio in una serie che Verona ha rimesso in piedi e proverà a portare fino a gara5.