Paesaggio rosetano
‘VILLA PARIS’: LA SOPRINTENDENZA CHIEDE AL COMUNE DI NON ABBATTERLA.

Nuovo argomento nel dibattito politico rosetano, grazie ai blogger Franco Sbrolla e Ugo Centi.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Luned́, 04 Agosto 2014 - Ore 21:45
Un villino in stile liberty entra nel dibattito politico cittadino.
 
Il merito non è dei partiti, bensì della società civile e di due blogger, Franco Sbrolla e Ugo Centi, che hanno divulgato in rete il testo di una lettera che la Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, Alessandra Vittorini, ha inviato al Comune di Roseto.
 
Nella missiva, avente per oggetto «Segnalazioni riguardanti la demolizione del villino liberty denominato “Villa Paris”» (nulla a che vedere con l’omonimo ristorante e luogo di eventi, situato in altra zona della città), la Soprintendenza riporta le segnalazioni ricevute dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo, dall’Associazione Italia Nostra e dalla signora Maria Pia Di Giulio. L’ente di tutela, effettuati gli accertamenti, scrive al Comune di Roseto che: «L’immobile è parte integrante della storia di Roseto degli Abruzzi, in quanto (...) prodotto finale di quella felice stagione architettonica, a cavallo tra la fine del secolo XIX e l’inizio del XX, coincidente con la nascita della villeggiatura al mare intesa ancora, però, come fatto elitario della nuova classe borghese».
 
La Soprintendenza evidenzia quindi che il “villino con torretta”, essendo incluso nella sottozona F2, stando al Piano Regolatore Generale non può essere demolito totalmente, ma solo restaurato, ristrutturato o parzialmente rifatto.
 
L’ente chiede dunque al Comune come sia possibile che presso gli uffici tecnici rosetani sia presente una richiesta di “Permesso di Costruire” che prevede l’abbattimento dell’immobile e come il Comune abbia ritenuto di estendere tout court, nell’atto di recepimento, la validità della L.R. n.49/12 anche alla sottozona F2.
 
Essendo vigente il P.R.G., la Soprintendenza ritiene che il villino vada invece tutelato e chiede al Comune di Roseto di verificare, con ulteriore approfondimento istruttorio, se il procedimento riguardante il villino, con demolizione totale dell’attuale fabbricato per lasciare spazio a un residence, sia ammissibile dal punto di vista giuridico.
 
L’Amministrazione comunale, attraverso l’assessore Fornaciari, ha informato che il sindaco Pavone verificherà gli atti nei competenti uffici e risponderà in merito nei prossimi giorni.
 
Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO Abruzzo, domenica 3 agosto 2014.
 




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