Serie A2 Silver – Mec-Energy Roseto Sharks
A PASQUA GLI SQUALI DIVENTANO AGNELLI

Latina, senza tre titolari, si prende gioco di un Roseto mai così vile. Peccato per il pubblico. Pagante.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 05 Aprile 2015 - Ore 02:30
ROSETO 71
LATINA 101
Parziali: 12-23; 36-52; 49-74; 71-101.
 
ROSETO: Pitts 34, De Dominicis 2, Borra 6, Ferraro 3, Bartoli, Marini 10, Janelidze 6, Carenza, Bryan, Moreno 10. Coach: Trullo.
Roseto - Tiri da 2: 19/39 (49%). Tiri da 3: 6/29 (21%). Tiri liberi: 15/20 (75%). Rimbalzi: 34 (20+14).
 
LATINA: Mariani, Mathlouthi 2, Santolamazza 16, De Ninno, Ihedioia 24, Uglietti, Cantone 4, Portannese 18, Di Ianni, Ianes 18, Reed 19. Coach: Bartocci.
Latina - Tiri da 2: 26/44 (59%). Tiri da 3: 9/21 (43%). Tiri liberi: 22/25 (88%). Rimbalzi: 40 (32+8).
 
Arbitri: Belfiore, Gasparri e Capozziello.
 
“Ecco l\'agnello di Dio
che toglie i peccati del mondo.
Disse la squadra pontina
venuta dallo sprofondo.
Disse il ragazzo africano
col passaporto tricolore.
Ecco l\'agnello di Dio
e noi lo dobbiamo rullare”.
 
Dio mi perdoni, Francesco De Gregori pure, ma la vergognosa partita giocata da quegli scoglionati dei rosetani (dovessero togliermi il saluto, giocatori e staff, me ne farei una ragione) mi ha fatto venire in mente questa parodia, prendendo in prestito “L’agnello di Dio” di Francesco De Gregori.
 
Perché, alla vigilia di Pasqua, questo sono stati gli Squali: un agnello sacrificale sgozzato senza pietà da Latina, squadra terzultima e venuta a Roseto senza tre elementi da quintetto come il play Nardi, l’ala Austin e il lungo Banti. La squadra di casa non aveva Jackson, ma Josh non c’era neanche a Omegna, quando i rosetani hanno vinto.
 
Così il ragazzo africano col passaporto tricolore, al secolo Ike Ihedioha, ha giganteggiato e – cosa ancor più incredibile – un onesto lungo come Ianes ha chiuso in doppia doppia ridicolizzando i pari ruolo rosetani Bryan e Borra. E dire che io me lo ricordavo brutalizzato da Lillo Leo (26 punti il rosetano, 4 Ianes) in Gara 1 di Semifinale dei Playoff di Serie B fra Roseto e Trapani. Era il 19 maggio 2013.
 
Eppure è lo stesso Roseto che aveva vinto 8 delle ultime 11 gare. E allora? Allora è sicuramente successo – perché il campo lo ha dimostrato chiaramente – che gli Sharks sono scesi in campo in infradito, con un atteggiamento vergognoso e indegno di professionisti che sono stati finora pagati sempre puntualmente. E se a un professionista non basta lo stipendio per essere motivato, significa che non è un buon professionista.
 
Partita senza storia, fra due squadre salve, in cui è difficile essere concentrati? Stronzate.
 
Provassero, staff tecnico e giocatori, a pensare alla gente che alla vigilia di Pasqua ha tirato fuori 10 euro per vedere quello scempio. Perché perdere si può perdere, ma in quel modo vile e ignobile no. È una mancanza di rispetto per la gente che lavora e che ha pagato il biglietto. E speriamo che la Società chieda scusa ai tifosi con una nota ufficiale, visto che restituire il biglietto non è il caso (viste le nubi e il futuro incerto).
 
Questo è, alla fine, il Roseto di questi due ultimi campionati di A2 Silver. Una squadra che appena arriva davanti a un bivio, in cui può imboccare la strada della gloria (o almeno della dignità), per usare una metafora... si caga addosso.
 
E ci sono le prove.
 
Campionato 2013/2014, ultima giornata di stagione regolare, Ferrara-Roseto. Se gli Squali vincono vanno ai playoff. Ferrara – senza Casadei, Flamini, Infanti e con Benfatto nei dieci per onor di firma – vince di 31 (trentuno!) punti, rullando Roseto (rotazione a 10 giocatori) per 98-67.
 
Campionato 2014/2015, derby di ritorno, partita che può cambiare il campionato degli Squali. Roseto viene abusato e scherzato dal Chieti, che passeggia e banchetta vincendo al PalaMaggetti per 57-75.
 
E siamo alla vigilia di Pasqua, con il Roseto che poteva raggiungere il Chieti in classifica, per poi, nelle ultime due giornate, provare a sorpassare i cugini – dopo due campionati passati a mangiare polvere e 4 derby persi su 4 – per dare una soddisfazione ai tifosi, vincendo il campanilistico titolo di “Regina dell’Abruzzo”. Risultato? Roseto asfaltato dal Latina, priva di tre titolari, per 71-101.
 
Come sono stati bravi, gli Squali degli ultimi due campionati, a perdere (finora) tutti i treni che portano a qualcosa di importante!
 
La gara? Dobbiamo proprio parlarne? E vabbè, proviamoci.
 
Alla palla contesa, Roseto inizia con Pitts, Moreno, Marini, Carenza, Bryan. Latina risponde con Cantone, Santolamazza, Portannese, Reed, Ihedioha.
 
Al 5° Latina comanda 4-11 e Trullo chiama timeout, ma i pontini allungano fino al 6-14 e dagli spalti piove qualche fischio. Il Roseto è deconcentrato e Pitts, da solo, segna i primi 12 punti della squadra. Latina chiude il primo quarto avanti 12-23, capitalizzando i canestri di Ihedioha (7), Reed e Ianes (6 ciascuno) e Cantone (4).
 
Nel secondo quarto Latina continua a sciorinare gioco spensierato, irridendo gli Sharks che non riescono a trovare la giusta concentrazione. Ospiti avanti anche di 19 punti, spinti da clamorose medie nel tiro da 3 punti (8/13 con il 62% all’intervallo) e trascinati da un incontenibile Ianes, che alla fine del primo tempo è in “doppia doppia” (12+10), ben spalleggiato da Reed (15 punti) e Ihedioha (10). Per il Roseto, Pitts predica nel deserto (17).
 
Nel terzo quarto Latina continua a volare, raggiungendo il +27 al 29° (47-74) e chiudendo il tempino sul 49-74 (Ihedioha 22 punti), mentre i tifosi della Curva Nord, incuranti dello scempio in campo, improvvisano un trenino sugli spalti.
 
Nell’ultimo quarto c’è tempo per il nuovo massimo vantaggio al 33° (+29, 52-81) e per l’applaudito ingresso fra gli ospiti del rosetano Gianmarco Mariani (prodotto del vivaio di Saverio Di Blasio), con poco più di 2 minuti da giocare. Latina tocca i 30 punti di vantaggio a 30 secondi dalla fine (69-99) e completa l’opera di annichilimento dei padroni di casa chiudendo sul 71-101.
 
Le statistiche finali del Latina vedono primeggiare Ike Ihedioha, che in 31 minuti segna 24 punti (6/9 da 2, 3/3 da 3) e cattura 2 rimbalzi, totalizzando 28 di valutazione. Luca Ianes chiude con 18 punti e 14 rimbalzi in 30 minuti, con 24 di valutazione. “Doppia doppia” anche per Marco Portannese: 18 punti e 15 rimbalzi, oltre a 4 assist, in 30 minuti. Fa bottino anche Drake Reed con 19 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 18 di valutazione in 30 minuti. Doppia cifra pure per Capitan Riccardo Santolamazza, che in 19 minuti segna 16 punti e arpiona 2 rimbalzi, smazzando 4 assist.
 
Per il Roseto, Damier Pitts segna 34 punti in 38 minuti, aggiungendo 2 rimbalzi e 3 assist con 35 di valutazione. Uniche altre doppie cifre sono quelle di Yankiel Moreno (10 punti, 3 rimbalzi, 2 assist in 24 minuti) e Pierpaolo Marini (10 punti e 2 rimbalzi in 27 minuti). Scorrendo le statistiche, salta agli occhi la valutazione negativa di -10 (se non è un record, poco ci manca) di Giovanni Carenza, a secco di punti in 18 minuti di impiego.
 
Vedremo se nelle ultime due giornate gli Sharks sapranno trovare le forze per regalare ai propri tifosi la soddisfazione di essere la prima squadra d’Abruzzo. In fondo, sono pagati (puntualmente) per questo.
 






Stampato il 12-27-2024 22:17:07 su www.roseto.com