Calcio Fluidificante [Le opinioni di mister Gabriele Matricciani]
IL ROSETANO AZZURRO DEZI IN FINALE ALLE UNIVERSIADI, CAMPITELLI ALL’ATTACCO, I MODELLI VIRTUOSI SAN NICOLO’ E PINETO.

Riflessioni e tematiche di interesse comune, legate al primo sport nazionale.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 13 Luglio 2015 - Ore 10:30
UNIVERSIADI: L’ITALIA DI JACOPO DEZI IN FINALE.
Sfida decisiva, oggi alle 12 ora italiana, tra l’Italia e i padroni di casa della Corea del Sud, sul campo di Naju. Nella Semifinale, la squadra di Piscedda ha battuto il Giappone per 3-1 dopo i calci di rigore (0-0 dopo i tempi regolamentari). Sempre in cattedra, a dirigere le operazioni, il nostro Jacopo Dezi, autore di un’altra ottima prestazione. Nell’altra semifinale, invece, la squadra di casa ha battuto 2-0 il Brasile.
 
DIRTY SOCCER: CAMPITELLI ALL’ATTACCO.
Il presidente del Teramo, Luciano Campitelli, contro tutto e tutti per cercare di salvare la storica promozione in Serie B del Teramo Calcio, avvenuta dopo 102 anni di storia. Il vulcanico presidente, nella conferenza stampa dell’altro giorno, alla presenza del suo legale avvocato Chiacchio – uno dei più preparati nell’ambito delle querelle calcistiche – è partito all’attacco. Primo scontro quello con l’Ascoli Calcio, che sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, essendo ovviamente parte interessata agli sviluppi della vicenda. Scintille con il presidente ascolano Bellini, che ha minacciato le dimissioni in caso di mancato ripescaggio della sua squadra a fronte della retrocessione del Teramo per la combine Savona-Teramo. Apriti cielo! Campitelli lo ha invitato già a dimettersi, perché in B rimarrà il suo Teramo. Altra stoccata il presidente la riserva agli organi di informazione, che secondo lui stanno mettendo in cattiva luce la società biancorossa. Pepata la risposta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, che invita Campitelli a non tirare in ballo i giornalisti, ma a difendersi dalle accuse degli inquirenti: l’unica strada percorribile per salvare la B.
 
SAN NICOLO’ A TORDINO E PINETO: MODELLI VIRTUOSI NELLA NOSTRA PROVINCIA.
Giorni fa facevo una riflessione sulle condizioni del calcio nostrano e limitrofo. In negativo, purtroppo, la nostra città, Roseto, che ha pagato e sta pagando oltre misura le cattive gestioni precedenti che – unite alla crisi economica – hanno fatto sì che a malapena quest’anno si partirà dalla Promozione, dopo l’annunciata collaborazione fra il Roseto di Camillo Cerasi e il Cologna Spiaggia di Silvino D’Emilio. Sarà una squadra giovane, chiamata “Cologna Città di Roseto”, formata per lo più da ragazzi che usciranno dalle due società. Speriamo bene e che sia un segnale positivo e un punto di ripartenza per Roseto e i suoi appassionati di calcio.
Altra realtà che fa scopa con Roseto è sicuramente la vicina Hatria (Atri), società di tradizione calcistica, con un passato di buon livello ma che da diversi (troppi) anni non riesce a riemergere nella massima categoria dilettantistica regionale, l’Eccellenza.
In grossa e costante difficoltà anche lo storico Giulianova, che da quando è stato abbandonato dal gruppo di Sandro Quartiglia non ha più trovato pace e continuità. Da qualche anno, retrocessa dalla Lega Pro, si districa tra mille difficoltà nel campionato di Serie D. Dalle ultime notizie, sembra che giorni fa la società giallorossa sia riuscita a trovare i fondi per l’iscrizione a campionato 2015/2016 di Serie D E QUESTO è già un miracolo.
Isole felici sono invece due società.
La vicina Pineto, che già da qualche mese sta programmando la prossima stagione in Eccellenza, potendo contare su una realtà societaria solida economicamente e formata da persone serie e competenti che non fanno chiacchiere, ma fatti.
Altra società che reputo da prendere a modello è il San Nicolò del presidente Salvatore Di Giovanni, squadra militante da qualche anno in Serie D con buoni risultati. La stagione da poco conclusa è stata la migliore, avendo raggiunto il quinto posto in classifica con conseguente diritto a partecipare ai playoff di categoria. Società seria, ben organizzata e con un settore giovanile di buona levatura.
Da tutto ciò si può dedurre che anche realtà piccole come Pineto e San Nicolò, nel caso nostro, pur non avendo un seguito di pubblico importante possono fare bene e mettersi in evidenza, avendo società serie e solide sulle quali poter contare e costruire sogni importanti.
 
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