Il popolare attore che interpreta “Capocenere” a Zelig ci scrive una lettera bellissima nell’ambito della Sottoscrizione, alla quale ha aderito. Meditate gente …
Milano
Martedì, 21 Settembre 2004 - Ore 07:30
Conosco bene le piccole città di provincia.
Quando conosci un abitante della provincia, la prima cosa che ti dice è : “Qui non c’è niente. Non c’è mai niente da fare”.
Io conosco bene Roseto degli Abruzzi, ne sono innamorato. Si passeggia sul lungomare, si prende l’aperitivo e poi si va a mangiare da Giuliano il pesce…solo quello fresco a volte poche portate…poche ma giuste, di pesce fresco.
Giuliano è un tifoso sfegatato del Roseto Basket, e i muri del suo locale ti fanno subito respirare l’amore per questo sport, con le numerose foto di azioni sotto canestro.
Poi dopo il caffè torni a passeggiare sul lungomare e noti una cosa che prima ti era sfuggita: ogni lido ha ritagliato il proprio fazzoletto di campo con il proprio canestro, spessissimo ad altezza bambino e capisci che l’amore per il basket è sentito da tutti i rosetani, grandi e piccini.
Già…i giovani, anzi i giovanissimi, quelli che spesso nelle piccole province rischiano di finire per la strada in cattive compagnie, a Roseto sudano e faticano divertendosi,cercando di vincere la partita infilando la palla in un canestro, dando importanza ad uno sport che una volta tanto non è il calcio…finalmente!
A Roseto i giovani hanno qualcosa da fare, qualcosa che lì distrae dalle bruttezze del mondo, qualcosa che li fa divertire e li fa sorridere, li fa sognare, il basket, anzi, Il “Roseto Basket”.
Finalmente una volta tanto qualcuno è riuscito a creare una bella cosa e io, piccolo granello della grande spiaggia dei tifosi Rosetani, non voglio che vada perduta.
Il Roseto basket deve continuare ad esistere, perché finalmente in una piccola provincia, una volta tanto c’è qualcosa da fare, ovvero, divertirsi, sorridere e sognare.
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