La gestione della spiaggia è molto importante a Roseto, primo centro costiero della provincia.
È un affare che suscita appetiti e a volte viene strumentalizzato dalla politica per fini elettoralistici.
Il bando per l’assegnazione di nove concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, pubblicato lo scorso 4 maggio 2016, ha avuto una gestione complicatasi con l’emissione di due graduatorie: la seconda a variazione della prima.
Il secondo documento ha escluso due imprenditori che si erano visti assegnare la concessione in prima battuta, i quali hanno delegato le avvocate Paola De Federicis e Tiziana Di Tecco affinché tutelino i loro interessi.
Il bando di gara è stato pubblicato dalla passata Amministrazione comunale il 4 maggio 2016, con domande da presentare entro il 19 maggio: un termine di 15 giorni, invece dei circa 30 soliti, che sarebbe congruo in caso di urgenza, ma che appare irrituale per assegnare concessioni balneari nella striscia di sabbia di viale Makarska.
L’avvocata De Federicis fa notare che l’apertura dei plichi contenenti la documentazione è stata effettuata in due riunioni il 27 e il 31 maggio, senza però preventiva comunicazione ai partecipanti e alla sola presenza della Commissione e del Segretario. Inoltre, nel verbale della prima riunione non è indicato dove e come siano stati conservati i plichi.
Il Comune ha aggiudicato le nove concessioni in prima battuta con Determinazione 91 del 8 giugno, salvo poi modificare l’elenco con Determinazione 95 del 16 giugno (3 giorni prima del ballottaggio), dichiarando di aver rifatto il tutto per “mero errore materiale”.
Le legali dei ricorrenti, che hanno presentato istanza in autotutela al Comune (e in un caso pure ricorso al Tar), ritengono invece che ci siano irregolarità, anche gravi, nella gestione della documentazione e nei calcoli.
La patata bollente, suo malgrado, passa ora al nuovo sindaco, Sabatino Di Girolamo.
