Ciao a tutti,
torno ad occuparmi nuovamente e con grande entusiasmo di questa rubrica, ringraziando anticipatamente la redazione di ROSETO.com per lo spazio concessomi anche quest'anno. Idea nata lo scorso dall'amico Stefano Blois (che non finirò mai di ringraziare) ed accolta da me con grande entusiasmo ma anche con un po' di scetticismo, in considerazione del fatto di non aver mai avuto esperienze di questo tipo.
Ed invece, nel girare l'Abruzzo, ho constatato con sorpresa che il diario nella passata stagione, è stato seguito, spero piacevolmente, da numerose persone. Nello scrivervi della nostra stagione avevo deciso, non sapendo da dove iniziare, di raccontarvela cercando di trasmettervi quello che difficilmente si legge sui giornali, ossia di descrivervi tutte le emozioni che vive un Coach nella stagione e non solo durante la partita.
Allenare una squadra significa viverla 7 giorni su 7, affrontarne le problematiche, superare i momenti di difficoltà, vivere l'entusiasmo di una vittoria o assaporare la delusione o la rabbia di una sconfitta.
Spero di esserci riuscito ed è per questo che anche quest'anno ho deciso di ripartire da lì e di iniziare dalla fine proprio da dove ci eravamo lasciati. La stagione scorsa si è conclusa, come noto, con la sconfitta in gara 2 nelle semifinali play off, per merito della Robur Pescara, che di fatto ci ha fatto svanire il sogno della promozione in serie D. Cosa si prova in quei momenti?
Diciamo che è difficile descrivere certe cose, rimane la soddisfazione di aver fatto una bella stagione, rimane il bello di aver giocato una partita dal sapore particolare ma ti porti dietro tanti pensieri, i cosiddetti "se" che ti vengono a posteriori e che ti fanno venire il dubbio se forse si poteva fare qualcosa di più. Alla fine dopo qualche allenamento prima della pausa estiva, mi sono "chiuso" nei miei pensieri. Mai come quest'anno ho fissato il raduno pre-stagione così tardi! Ho pensato tanto in estate, mi sono anche chiesto se fosse giusto continuare ed andare avanti o meno. Ma poi ti rivedi davanti le "immagini" della stagione trascorsa e pensi a tutte quelle persone che ci hanno seguito e che mano a mano si sono moltiplicate sugli spalti, che si sono entusiasmate insieme a noi e che in gara 2 erano deluse forse più di noi.
Pensi che le vittorie non passano solo sul piano sportivo ma anche sul piano umano e che insieme a questi ragazzi stiamo facendo appassionare bambini che vengono a vederci con la maglia dello Spoltore, proprio a noi che non siamo la serie A e che anzi siamo nell'ultima categoria del basket e forse neanche un bello spettacolo!
Ed allora pensi che devi andare avanti e ripartire più forte di prima e che devi riprovarci ancora una volta, consapevole di avere la fortuna di allenare dei ragazzi fantastici che prima di essere giocatori, minors, ma sempre giocatori, sono gran persone.
In un clima di serenità e divertimento abbiamo ripreso ad allenarci in attesa di giocare.
Nella prossima puntata vi racconterò del debutto stagionale e vi parlerò di tutte le novità di questa stagione.
Buon basket a tutti... alla prossima!
ROSETO.com
Diario di un coach delle minors [Eugenio Sebastiani Croce]
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