7 ottobre 2007, 7 ottobre 2017. 10 anni dopo, il bisogno di pubblicare un ricordo.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 07 Ottobre 2017 - Ore 23:00
Ho pensato per dieci anni se scrivere o no questo ricordo.
Dieci anni dopo, resta solo l’irreparabilità della morte. Dieci anni dopo, resta solo la banalità del male.
Dieci anni dopo è oggi. E questo ricordo va scritto.
Chieti, 7 ottobre 2007, finale del Campionato Europeo di basket femminile. Vince la Russia dell’algida Marija Stepanova, piegando 74-68 la Spagna della MVP Amaya Valdemoro.
Dopo la partita, tutti in sala stampa. Per i vincitori, si siedono coach Igor Grudin e la giocatrice Ilona Korstin.
Grudin tiene il suo discorso in russo, ringraziando il presidente Vladimir Putin, il suo Paese e le sue giocatrici.
Chiedo di poter fare una domanda, alzando la mano. Lo splendido moderatore, con un sorriso metallizzato, mi chiede se penso di farcela in inglese. Ci provo.
Chiedo a Grudin e Korstin se sanno che oggi, 7 ottobre 2007, è l’anniversario della morte di Anna Politkovskaja, assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006. E, visto che era una grande donna russa, chiedo alla coppia seduta di fronte a me – che continuo a fotografare con i fermo immagine della mia telecamera portatile – se non sia il caso di ricordarla e magari dedicare anche a lei la fresca Medaglia d’Oro.
Grudin chiede a Korstin di tradurgli la mia domanda. La giocatrice lo fa senza nascondere l’imbarazzo, che alla fine prende la forma di un sorrisetto nervoso.
Coach Grudin ribadisce che il titolo è dedicato al loro Paese e a chi lo guida, oltre che alle giocatrici che se lo sono guadagnato. La questione è chiusa.
Me ne torno a casa rimuginando. Perché tanto distacco? In fondo Anna Politkovskaja era russa, come loro. E oggi è un anno dalla sua morte, per mano di assassini rimasti impuniti.
Perché tanto visibile imbarazzo?
Mi chiarisce l’interrogativo, dissetando la mia ignoranza, Google. Vladimir Putin, nato il 7 ottobre 1952 a Leningrado. Hanno dedicato la Medaglia d’Oro ai 55 anni del loro Presidente, che oggi faceva il compleanno. E io che non lo sapevo, come un fesso qualsiasi mi sono intromesso in quella dichiarazione internazionale, con qualcosa che non c’entrava nulla e che anzi ha infastidito il vecchio coach.
Sono dieci anni che penso alla povera Anna Politkovskaja e al suo assassinio rimasto impunito.
Sono dieci anni che ho imparato che il compleanno di Vladimir Putin e la data della morte di Anna Politkovskaja cadono entrambi il 7 ottobre.
Sono dieci anni che non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo di coach Igor Grudin.
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