3000 Siepi [È un mondo difficile...]
MONDO, ITALIA, ABRUZZO, ROSETO & DINTORNI: BOLLETTINO DA VIA SENECA DI MARTEDÌ 8 MAGGIO 2018.

Frammenti, in forma di rassegna stampa, dell’infinita corsa a ostacoli sul pianeta Terra.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 08 Maggio 2018 - Ore 15:00
MONDO


C’È SEMPRE UN PURO, PIÙ PURO, CHE TI EPURA...     
Il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, che citò in giudizio il produttore di Hollywood Harvey Weinstein e aderì alla causa del movimento #MeToo, è accusato di molestie sessuali da quattro donne. Il procuratore, che ha negato le violenze ma ha ammesso “giochi di ruolo e altre attività sessuali consenzienti”, travolto dallo scandalo si è dimesso.

ITALIA


MATTARELLA E L’ITALIA INGOVERNABILE.
Questa la dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, dopo il terzo giro di consultazioni ultimato ieri.
«Nel corso delle settimane scorse ho svolto - anche con la collaborazione dei Presidenti delle Camere, che ringrazio molto - una verifica concreta, attenta e puntuale di tutte le possibili soluzioni in un Parlamento contrassegnato, com'è noto, da tre schieramenti principali, nessuno dei quali dispone della maggioranza. Condizione questa che richiede, necessariamente, che due di essi trovino un'intesa per governare.
Non è riuscito il tentativo di dar vita a una maggioranza tra il Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle. Non ha avuto esito la proposta del Movimento Cinque Stelle di formare una maggioranza con la sola Lega. Si è rivelata impraticabile una maggioranza tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico.
È stata sempre affermata, da entrambe le parti, l'impossibilità di un'intesa tra il Centrodestra e il Partito Democratico. Tutte queste indisponibilità mi sono state confermate questa mattina.
Nel corso dei colloqui di oggi ho chiesto alle varie forze politiche, particolarmente a quelle più consistenti, se fossero emerse nuove possibilità d'intesa, registrando che non ve ne sono.
Com'è evidente, non vi è alcuna possibilità di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico.
Sin dall'inizio delle consultazioni ho escluso che si potesse dar vita a un governo politico di minoranza.
Vi era stata, questa mattina, una richiesta in tal senso che sembra sia già venuta meno.
Un governo di minoranza condurrebbe alle elezioni e ritengo, in queste condizioni, che sia più rispettoso della logica democratica che a portare alle elezioni sia un governo non di parte.
In ogni caso, il governo presieduto dall'onorevole Gentiloni - che ringrazio per il lavoro che ha svolto e sta ulteriormente svolgendo in questa situazione anomala, con le forti limitazioni di un governo dimissionario - ha esaurito la sua funzione e non può ulteriormente essere prorogato in quanto espresso, nel Parlamento precedente, da una maggioranza parlamentare che non c'è più.
Quali che siano le decisioni che assumeranno i partiti è, quindi, doveroso dar vita a un nuovo governo.
Non si può attendere oltre.
Continuo ad auspicare, naturalmente, un governo con pienezza di funzioni che possa amministrare il nostro Paese senza i limiti operativi di un governo dimissionario; che metta in condizione il Parlamento di svolgere appieno la sua attività; che abbia titolo pieno per rappresentare l'Italia nelle imminenti e importanti scadenze nella Unione Europea, dove in giugno si assumeranno decisioni che riguardano gli immigrati, il bilancio dei prossimi sette anni, la moneta comune.
Dai partiti, fino a pochi giorni fa, è venuta più volte la richiesta di tempo per raggiungere intese. Può essere utile che si prendano ancora del tempo per approfondire il confronto fra di essi e per far maturare, se possibile, un'intesa politica per formare una maggioranza di governo.
Ma nel frattempo, in mancanza di accordi, consentano, attraverso il voto di fiducia, che nasca un governo neutrale, di servizio.
Un governo neutrale rispetto alle forze politiche.
Laddove si formasse nei prossimi mesi una maggioranza parlamentare, questo governo si dimetterebbe, con immediatezza, per lasciare campo libero a un governo politico.
Laddove, invece, tra i partiti, in Parlamento, non si raggiungesse alcuna intesa, quel governo, neutrale, dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre, approvata la manovra finanziaria per andare subito dopo a nuove elezioni.
Un governo di garanzia. Appunto per questo chiederò ai suoi componenti l'impegno a non candidarsi alle elezioni.
L'ipotesi alternativa è quella di indire nuove elezioni subito, appena possibile, gestite dal nuovo governo.
Non vi sono i tempi per un voto entro giugno. Sarebbe possibile svolgerle in piena estate, ma, sinora, si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l'esercizio del voto agli elettori. Si potrebbe, quindi, fissarle per l'inizio di autunno.
Rispetto a quest'ultima ipotesi, a me compete far presente alcune preoccupazioni. Che non vi sia, dopo il voto, il tempo per elaborare e approvare la manovra finanziaria e il bilancio dello Stato per il prossimo anno. Con il conseguente, inevitabile, aumento dell'Iva e con gli effetti recessivi che l'aumento di questa tassa provocherebbe. Va considerato anche il rischio ulteriore di esporre la nostra situazione economica a manovre e a offensive della speculazione finanziaria sui mercati internazionali.
Vi è inoltre il timore che, a legge elettorale invariata, in Parlamento si riproduca la stessa condizione attuale, o non dissimile da questa, con tre schieramenti, nessuno dei quali con la necessaria maggioranza.
Schieramenti resi probabilmente meno disponibili alla collaborazione da una campagna elettorale verosimilmente aspra e polemica.
Va tenuto anche in debito conto il bisogno di tempi minimi per assicurare la possibilità di partecipazione alla competizione elettorale.
Mi auguro che dalle varie forze politiche giunga una risposta positiva, nel senso dell'assunzione di responsabilità nell'interesse dell'Italia, tutelando, in questo modo, il voto espresso dai cittadini il 4 marzo.
Laddove questo non avvenisse, il nuovo governo, politicamente neutrale, resterebbe, come ho detto, in carica per le elezioni, da svolgere o in piena estate, ovvero in autunno, con i rischi che ho ricordato prima.
Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza neppure essere avviata. La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto.
Scelgano i partiti, con il loro libero comportamento, nella sede propria, il Parlamento, tra queste soluzioni alternative: dare pienezza di funzioni a un governo che stia in carica finché, fra di loro, non si raggiunga un'intesa per una maggioranza politica e, comunque, non oltre la fine dell'anno. Oppure nuove elezioni subito, nel mese di luglio, ovvero in autunno.
Grazie. Buon lavoro.»


ABRUZZO


OZONO AL POSTO DEL CLORO, PER UN’ACQUA MIGLIORE NEL TERAMANO.
La Ruzzo Reti ha comunicato che utilizzerà l’ozono nel potabilizzatore di Montorio al Vomano quando, soprattutto durante il periodo estivo, ricorrerà all’utilizzo dell’impianto. Il gas dall’alto potere disinfettante sostituirà solo in parte il cloro, che deve obbligatoriamente essere utilizzato all’interno del potabilizzatore per la purificazione delle acque in uscita, ma garantirà nella fase di pretrattamento una disinfezione nel complesso più salubre attenuando anche gli odori che produce il più tradizionale sistema. Il progetto entrerà in funzione dopo che la ASL di Teramo completerà l’iter formale di autorizzazione (le prove di collaudo hanno già avuto esito positivo).
 sede dell’Istituto Agrario “Rozzi”, a Piano D’Accio. Oltre a quello dell’ozono, la società acquedottistica illustrerà nell’occasione anche il progetto “Early Warning”, il sistema avanzato di sonde – annunciato nei mesi scorsi - che all’interno del Gran Sasso misura una serie di parametri (idrocarburi, sostanze volatili, torbidità, ph, temperatura, eccetera) garantendo il controllo in tempo reale della qualità delle acque. Tali sonde consentono di interrompere l’erogazione dell’acqua, prima della sua immissione in rete, nei casi in cui siano rilevate minime anomalie.

ROSETO & DINTORNI


ROSETO-NAPOLI, AL VIA LA PREVENDITA.
È iniziata oggi la prevendita dei biglietti per li secondo turno di playout Roseto-Napoli. Gara 1 è in programma domenica 13 maggio 2017 al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi. Prezzi invariati rispetto a campionato e primo turno di playout.

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