Sono giorni di grande soddisfazione per il basket abruzzese.
Infatti, alla salvezza del Roseto Sharks in Serie A2 si somma un tris di ottime notizie, parlando di Eurolega e Nazionale italiana.
Per quanto riguarda l’Eurolega, ieri l’internazionale abruzzese Luigi Lamonica ha diretto da primo arbitro la sua quinta finale (Real Madrid-Fenerbahce Istanbul) a Belgrado. Per il popolarissimo fischietto abruzzese, che nel 2011 scrisse anche il libro “Decidere” donando 5.000 euro alla lotta contro il cancro, si tratta della 5^ finale in 8 Final Four dopo quelle del 2007 ad Atene (Panathinaikos Atene-CSKA Mosca), 2011 a Barcellona (Panathinaikos Atene-Maccabi Tel Aviv), 2012 a Istanbul (Olympiacos Pireo-CSKA Mosca) e 2016 a Berlino (CSKA Mosca-Fenerbahce Istanbul). Lamonica ha così “pareggiato” il numero di finali dirette ai Campionati Europei: 2003 a Stoccolma (Lituania-Spagna), 2005 a Belgrado (Grecia-Germania), 2011 a Kaunas (Spagna-Francia), 2013 a Lubiana (Francia-Lituania) e 2015 a Lille (Spagna-Lituania). Lamonica, che ormai è – per distacco – il più importante arbitro d’Europ, è curiosamente pensionato da ormai due stagioni in Italia per limiti di età (50 anni). Limiti che dopo il suo pensionamento sono stati alzati. Il direttore di gara è anche l’unico italiano ad aver diretto una Finale dei Campionati Mondiali (2010, Turchia, USA-Turchia) e, restando in Italia, 23 Finali Scudetto e 9 Finali di Coppa Italia, oltre a molte altre finali in Italia e all’estero a livello senior e giovanile. Nonostante l’eccezionale palmares, Lamonica sfoggia la sua consueta umiltà chiosando: «Grazie all’Eurolega ho avuto la chance di continuare ad arbitrare e ho fatto, sto facendo e continuerò a fare tutto il possibile affinché quest’ultima parte della mia carriera continui il più a lungo possibile».
Altre notizie, addirittura storiche, arrivano dal Lido delle Rose e riguardano la convocazione da parte di coach Sacchetti in Nazionale italiana “A” dei giocatori Pierpaolo Marini, rosetano doc, e Davide Moretti, figlio d’arte di Paolo e cresciuto a Roseto. I due atleti figurano fra i 10 convocati per un raduno che si svolgerà dal 22 al 26 maggio a Roma. Pierpaolo Marini, classe 1993, arriva al massimo livello nella difesa dei colori nazionali dopo aver vestito i panni dell’Italia Sperimentale qualche stagione fa. Il giocatore, visto indossare la maglia degli Sharks in Serie C1, B e A2, commenta: «Si tratta di una soddisfazione immensa, che ripaga i miei sforzi. Devo ringraziare Jesi, dove ho giocato nell’ultimo campionato, per avermi dato l’occasione di mettermi in mostra e la mia famiglia che mi segue e sostiene sempre». Il giocatore, soprannominato “Obama”, è un esempio di come, pur partendo dal basso e percorrendo la lunga trafila dei campionati minori, si possa arrivare in alto. Umile e di poche parole, ma determinato e volitivo, Marini chiosa: «La soddisfazione di una convocazione con l’Italia è qualcosa di indescrivibile, soprattutto se sai che hai dovuto faticare giorno dopo giorno e tutto quello che hai ottenuto dipende esclusivamente dai tuoi sacrifici».
Dunque la storica convocazione di un rosetano in Azzurro sotto il segno del sacrificio, così come quella di Davide Moretti, classe 1998, reduce da una stagione in NCAA con i Red Raiders di Texas Tech, arrivati nelle prime 8 squadre d’America: miglior risultato della storia in 95 anni del college. Moretti riflette: «La convocazione ripaga gli sforzi che ho fatto quest’anno. Adesso avrò la possibilità di allenarmi e dimostrare il mio valore e sono curioso di vedere, dopo un anno negli Stati Uniti, se e quanto sono migliorato. Per uno come me, che ha avuto il padre in Nazionale da protagonista, spero sia il primo passo».