«Abbiamo una sola certezza: possiamo guardare ogni avversario dritto negli occhi».
Così Marco Verrigni, direttore sportivo della Pallacanestro Roseto, che alla vigilia della Primavera fa il punto sulla stagione 2023/2024: la prima del secondo ciclo dopo quello triennale, che dal 2020 al 2023 ha portato alla vittoria della Coppa Italia di Serie B 2022 e del 75° Trofeo Lido delle Rose, oltre a due finali per andare in Serie A2 purtroppo perse e una Supercoppa, quella del 2022/2023, persa all’ultimo tiro.
Verrigni, al suo primo campionato in società, osserva: «A oggi, il giudizio non può che essere positivo, perché ogni bilancio tiene conto del budget iniziale e degli obiettivi dichiarati. La nostra società ha dichiarato la scorsa estate che apriva un secondo ciclo, legandosi con un biennale a un allenatore molto importante come Franco Gramenzi. Finora abbiamo conquistato la Final 4 di Coppa Italia e siamo sempre stati nei primi 4 posti della classifica, nonostante numerosi infortuni che hanno penalizzato la preparazione e qualche deviazione dal percorso programmato, come la questione Poletti. Logico dunque che io possa dirmi soddisfatto».
Roseto, che ha il quarto se non il quinto budget del Girone B, è oggi al secondo posto solitario, anche se Verrigni è pragmatico nel guardare fino al termine della stagione regolare: «Restano 6 partite prima della classifica che comporrà il tabellone dei playoff e siamo secondi, ma consapevoli che possiamo arrivare dal primo al quarto posto. È un percorso difficile per noi e per le squadre avversarie, ma proveremo con tutte le nostre forze a fare il meglio possibile, consapevoli che il fattore campo conta, ma quel che conta di più è in che stato di forma arriveranno le squadre ai playoff».
Per Roseto, il fattore campo non è mai stato un fattore secondario. E poi, come sottolinea Verrigni: «Uno degli obiettivi della stagione, che più rende ci rende orgogliosi, è il ritorno di un pubblico che cresce progressivamente di numero e di entusiasmo. La Final Four di Roma è stata, in questo senso, un’occasione per toccare con mano l’enorme entusiasmo dei nostri tifosi, che adesso avremo al PalaMaggetti con il loro proverbiale calore».
Intanto, ieri il centro Dimitri Klyuchnyk si è laureato in Management dello sport, discutendo la tesi: “Confronto tra impresa e la società sportiva: il ruolo di manager e leader”.