Roseto degli Abruzzi, Archeologia e Cultura.
I MOSAICI DI SANTA PETRONILLA: BELLI E PRESTO INVISIBILI.

Fino al 31 ottobre, a Villa Paris, nell’ambito della mostra ‘Art in Act 011 – Giovani artisti e mosaico’, sono visitabili frammenti di pavimento di una domus romana. Un articolo di Mario Giunco, pubblicato su Koinè.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 17 Agosto 2024 - Ore 11:15

Nell’ambito della mostra “Art in Act 011 – Giovani artisti e mosaico” sono esposti a Villa Paris, fino al 31 ottobre, frammenti di pavimento di una “domus” romana, emersi nel 2009 in località Santa Petronilla, nei pressi del ponte sul Vomano.

Già nel 1950, durante i lavori di costruzione dello stabilimento Salpa-Rolli, vennero alla luce i resti di una strada, insieme a pezzi di fondamenta, monete e quattro anfore romane.

Le sponde del fiume, che divideva il territorio dei pretuziani da quello dei vestini e degli atriani, erano abitate dai tempi più antichi.

Nella “Tabula Peutingeriana”, una carta stradale romana del IV /V sec. d.C. ( una sorta di guida per il viaggiatore, che riportava anche i luoghi di sosta, alberghi, taverne), il Vomano è chiamato “Cumana”.

In una bolla, spedita il 27 novembre 1153 da papa Anastasio IV al vescovo aprutino Guido, è detto “Cumano” o “Gomanum”. Altri nomi attestati, forse risalenti agli etruschi, sono “Matrinus” o “Macrinus”.

Fonti storiche e alcune testimonianze archeologiche pongono il porto di Atri sulla sponda destra del Vomano “in contrada delle Scerne, cioè di suolo paludoso e rincalzato dalle alluvioni” (N. Palma, 1832). Il fiume era navigabile e si ipotizza la presenza di un approdo anche sulla sponda sinistra. Partivano per mare dal Pretuzio vini prelibati e le anfore ritrovate, con il  caratteristico fondo a punta, erano stivate nella sabbia per il trasporto su nave.

Nei pressi dell’approdo doveva esservi uno scalo, con un emporio e qualche abitazione. Da un registro delle proprietà, risalente al 1056, si apprende che il vescovo di Teramo vi possedeva i beni della chiesa di San Martino, consistenti anche in un “porticello” e in una parte della spiaggia.

Intorno a questa chiesa esisteva un insediamento chiamato “Casale San Martino in Gomano”, probabilmente lo scalo di Montepagano, che si raggiungeva dal paese, passando per Voltarrosto.

Il Casale era abitato nel 1204 da circa centocinquanta persone. Era tassato per un soldato, che corrispondeva a quella popolazione. Nel Catasto Onciario di Montepagano (1754) si trovano le contrade  “Taverna del Vomano”, “Fonte della Marina”, “Cimiforche” (nome che si ricollega a “Cerviforco”, “Cerbiforco”, “Cima di forca”) ubicate lungo l’antica strada Salara.  

“I resti valorizzati dall’esposizione temporanea a Villa Paris – si legge in una nota della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo – mostrano la ricchezza di una ‘familia’ del luogo. Alla soglia dell’Impero la conquista  dei territori abruzzesi è già conclusa e si guarda a Roma, acquisendone usi e costumi, compresa la passione per la vita agiata. È possibile cogliere la raffinatezza nella semplicità del pavimento a mosaico a tessere bianche, bordato da un motivo a onde ricorrenti nere”.

La vicenda dei mosaici di Santa Petronilla è tuttavia esemplare. Dopo il ritrovamento, sono stati “incellofanati” e “parcheggiati”  nel giardino della Villa Comunale. Invano si propose di restaurarli, senza eccessivi costi, lasciandoli in quella sede (sviluppano circa 60 mq.).

Nel 2016 sono stati trasferiti in alcuni locali del Polo liceale Saffo. Docenti e studenti si sono impegnati in un parziale recupero, lodevole. Mancano spazi e risorse per completare l’opera.

La Soprintendenza non può intervenire e si appresta a trasferire i reperti in un anonimo magazzino, al termine della mostra. Non saranno più visibili.

Nel 1960, in occasione del primo centenario della nascita di Roseto, Raffaele D’Ilario evidenziava la necessità di dotare la città di un Antiquarium (Museo), di uno Studium (Archivio) e di una Biblioteca, per conservare e valorizzare la memoria del passato.

Le sue parole sono rimaste inascoltate.



Stampato il 01-15-2025 13:37:05 su www.roseto.com