PALLACANESTRO ROSETO 95
NPC RIETI 53
Parziali: 18-18; 33-11 (51-29); 21-18 (72-47); (23-6).

PALLACANESTRO ROSETO: Durante 4, Buscicchio, Stankovic 5, Tsetserukou 10, Dellosto 8, Zanier, Traini 2, Sacchetti 9, Aukstikalnis 22, Tiberti  16, Pastore 8, Guaiana 11. Coach: Gramenzi.

NPC RIETI: Baldassarre 6, Mele 7, Fabi 2, Melchiorri 9, Margarita, Cassar 16, Reale 5, Novelli, Capocotta 8, Maccaroni, Enei. Coach: Ponticiello.

Il Memorial Fabrizio Di Flavio di Penne è da 3 anni, data della sua fondazione, il primo appuntamento di stagione della Pallacanestro Roseto, che ha onorato la manifestazione giocando contro il Pescara, bissando la partecipazione anche la scorsa estate incrociando Latina e quest’anno.

Stavolta l’amichevole ha visto i rosetani opposti ai sabini della Npc Rieti, privi del lungo Ly-Lee Cedric, del play Sulina e dell’esterno straniero (e “go-to guy” designato) Aaron Thomas (statunitense quindi extracomunitario che – come per Roderick la scorsa stagione – verrà tesserato grazie a un visto di studio, rispettando così le regole sul “non formato” della B Nazionale).

Il Roseto si è presentato senza il febbricitante Donadoni e ha schierato il primo quintetto di stagione con Durante in regia, Guaiana e Aukstikalnis esterni, Sacchetti e Tsetserukou (autore del primo canestro del 2024/2025) sotto i tabelloni.

Rotazione a nove, dunque, per Gramenzi e spazio anche ai giovani aggregati in prima squadra che giocheranno anche il campionato under.

Lo scrimmage è stato competitivo nel primo e nel terzo quarto (18-18 e 21-18 i parziali), mentre nel secondo e nell’ultimo quarto Roseto ha pigiato più sull’acceleratore e accumulato un vantaggio tanto enorme quanto bugiardo (a volerlo prendere sul serio), ovviamente figlio del basket agostano.

Al termine della partita, il Rieti è stato premiato dal Consigliere Regionale d’Abruzzo Leonardo D’Addazio, che ha avuto parole di elogio per gli organizzatori e ricordato la figura del compianto Fabrizio Di Flavio, elogiando il figlio Giacomo per come porta avanti il ricordo del padre.

Il Roseto ha ricevuto il premio dal Sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, che ha elogiato gli organizzatori – Giacomo Di Flavio, Guglielmo Di Paolo, Arturo Brindisi e tutto il loro staff – complimentandosi per come il torneo sia riuscito, in sole tre edizioni, a passare da una amichevole con piccola appendice della durata di un giorno a un torneo di 13 giorni con partite di Serie A1 e A2 femminile, B Nazionale maschile e tantissimi incontri di settore giovanile.

Una manifestazione che al terzo compleanno è diventata pure internazionale, grazie alla partecipazione di una squadra proveniente dal Kent, Inghilterra.

Insomma, complimenti a Giacomo, Guglielmo, Arturo e tutti gli altri per l’eccezionale qualità della loro organizzazione e la generosità della loro ospitalità, come hanno sottolineato anche i rosetani e il patron del Rieti, Cattani, che ha subito proposto a Giacomo Di Flavio e compagnia di “fare squadra” anche in futuro, invitandoli in terra sabina per tornei e altre manifestazioni.

Personalmente, questa è la mia 28^ (ventottesima) stagione di pallacanestro seguita da giornalista e raramente ho ricevuto una accoglienza calorosa, gentile e generosa come quella di Penne. Di questo ringrazio di cuore – unitamente al compagno di avventura e fotografo Mimmo Cusano – gli organizzatori.

Perché il 3° Memorial Fabrizio Di Flavio è davvero un modello ideale di manifestazione sportiva estiva, in cui sano agonismo, gentilezza, voglia di stare insieme e allegria si mescolano, nonostante si stia ricordando un uomo di pallacanestro morto prematuramente. Questa è la più bella lezione, impartitaci dal figlio Giacomo e da Guglielmo, Arturo e tutti gli altri: ricordare un grande dolore, neutralizzando la parte triste e dando spazio alla parte bella dello scomparso, in modo da coinvolgere sempre più persone intorno ai valori sani della competizione sportiva.

Durante la giornata di sabato 31 agosto, cominciata con un delizioso pranzo a bordo piscina, Mimmo e io abbiamo avuto modo di incontrare Giacomo, Guglielmo, Arturo, il Professore, coach Kevin Allan e le persone ormai a noi familiari, facendo poi la conoscenza di nuovi amici di grande qualità, come Enzo, maestro “suonatore e concertatore” di canala per gli arrosticini e i ragazzi venuti dal Kent, guidati da coach Scott, che hanno imparato a mangiare i “meravigliosi e succulenti arrosticini” (come li hanno definiti) in qualche secondo netto.

Di seguito, quindi, i link per le foto della partita del Memorial fra Roseto e Npc Rieti e qualche diretta video per raccontare altre cose, che poi sono quelle che più restano nel cuore: i momenti degli incontri, le nuove amicizie, i canti e i brindisi dopo la partita, uniti nel voler onorare un uomo che non c’è più e che la sua famiglia vuole sia ricordato con il sorriso e la festa.

Perciò nessuno si è tirato indietro: dai giovani del Rieti e del Roseto all’eccezionale potenza tenorile di Luigi Lamona, psicologo e mental coach della squadra rosetana, per finire con patron Peppe Cattani accompagnato da Angelo Terracciano. Il tutto grazie alla competenza del maestro Ludovico Feliziani.

Il Memorial va avanti fino al 12 settembre, con altre partite sia giovanili sia di Serie A1 e A2 Femminile sia di Serie B Nazionale.

Complimenti e grazie, amici di Penne, perché sì: “Pònne è la capitàle de lù mònne!” (Penne è la capitale del mondo!).

POST SCRIPTUM
Nei tre anni del Memorial, io e Mimmo siano passati sia da Loreto Aprutino sia da Elice, per arrivare da Roseto a Penne.
Ebbene, mentre all’andata la strada ci è parsa più o meno la stessa, al ritorno abbiamo finora fatto tre strade diverse, nonostante ci fossimo affidati al navigatore (evidentemente hackerato dall’assessorato al turismo dell’Abruzzo).
Infatti, il ritorno di quest’anno ci ha fatto addirittura prendere sconosciuti sentieri collinari facendoci sbucare ad Atri(!), dopo aver incrociato – a puro titolo semplificativo e non limitativo – Mosè alla guida di una Delta Integrale e altri esseri soprannaturali, che abitano colline in cui tutto è pace e armonia.
Anche per queste strade meravigliose – finora mai percorse in 54 anni – grazie!