Fischi Mondiali – Luigi Lamonica
MAMMA LI TURCHI!

Luigi Lamonica, arbitro abruzzese ai Mondiali in Turchia, ci racconta la sua esperienza. Puntata 11 del 4 settembre 2010.

Istanbul (Turchia)
Domenica, 05 Settembre 2010 - Ore 01:30
Un caro saluto a tutti.
Vedo dagli SMS e dalle e-mail ricevuti che vi state appassionando al racconto di questi Mondiali. Ne sono felice e vi ringrazio degli apprezzamenti.

Oggi giorno di riposo. Vi ho già scritto che, con gli ottavi, gli arbitri impegnati saranno solo 6 al giorno, più i 2 stand-by. Quindi stamattina hanno organizzato la prima escursione al Gran Bazar. Sono sicuro che sarà una lunga serie di visite. Per fortuna, da quello che ho capito, la settimana prossima sarà chiuso qualche giorno, altrimenti mi avrebbero costretto ad andare tutti i giorni.

Traffico delle grandi occasioni. Le previsioni degli autisti davano 40 minuti per il percorso ed invece abbiamo impiegato un’ora e mezza ma... che spettacolo!
Nelle viuzze vicino al Bazar centinaia di macchine, motorini carrozzelle a motore, pulmini, taxi e chi più ne ha più ne metta. Tutti che si muovevano con una estrema lentezza, ma anche nel caos più totale, con la precedenza che è un optional, dove ognuno tenta di guadagnare un posto, dove si dovrebbe rimanere imbottigliati per ore tante sono le macchine che escono da tutti i vicoli, eppure, piano piano, centimetro dopo centimetro, tutti si muovono e - anche se lentamente - tutti arrivano alla meta. Tutti suonano, urlano, si sbracciano, si mandano a quel paese, ma alla fine come per incanto il traffico defluisce. Sembra un gioco, un passatempo, come quello che ci aspetta entrando nel Gran Bazar.

Ormai sono anni che vado ed ormai non ci faccio neanche più caso, ma per quelli che sono andati oggi per la prima volta è qualcosa di straordinario: appena varchi l\'ingresso e mostri un minimo di perplessità o disorientamento sei spacciato. Ti saltano addosso e ti invitano ad entrare nei loro negozi, promettendoti sconti irripetibili e qualità eccezionale, ti invitano a bere il loro fantastico the alla mela o caffè o succo di arancia fresca o qualsiasi altra cosa purché tu gli faccia "l\'onore" di visitare il loro negozio. Se domandi loro: "OK, ma i prezzi?" hanno ovviamente la prontezza di rassicurarti: "Vedi quello che ti piace, il prezzo non è un problema...".

Logicamente Anthony, vista l\'esperienza di Izmir, mi si è attaccato come una cozza su uno scoglio, anche perché gli ho detto di non azzardarsi ad andare da solo, perché il Gran Bazar è un labirinto e, se ti fai trasportare dalla curiosità, rischi veramente di perderti e di non ritrovare la strada da dove sei entrato. Oggi c\'era un discreto afflusso di turisti, come non avevo mai visto in inverno. Eppure se parli con Yossuf, che ormai è diventato il nostro "cicerone" essendo titolare di un negozio di articoli in pelle e qualsiasi cosa vuoi comprare ha un amico che te la può vendere, c’è una crisi che a stento riesce a tenere aperta l’attività…

Oggi abbiamo seminato, se così si può dire. Abbiamo solo visto gli articoli e discusso un po\' sui prezzi: torneremo la prossima settimana. Solo Anthony ha comprato. Aveva bisogno di un paio di jeans e ne ha trovato un paio, manco a dirlo da un compare di Yossuf, che era partito da 85 dollari (un ladrocinio) e che invece “siamo riusciti” a comprare a 40 dollari, se non ricordo male, con la promessa di tornare e comprare qualcos\'altro.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo, ho fatto un riposino in piscina. Il sole non era molto brillante: proprio l\'ideale per la pennichella pomeridiana. L\'hotel in cui ci hanno alloggiati ha una location notevole di fronte al mare. Stanze un po\' piccoline, ma il ristorante è la nota dolente. Soprattutto la colazione. Stamattina ho chiesto un caffé turco (perché bere una ciofeca di cappuccino, o peggio ancora un espresso, quando il loro tipico è buono?). Bene, insieme al caffé mi hanno portato anche il conto: 10 Lire Turche… 5 Euro!

Alle 17.30 ci siamo recati a vedere le partite. Anche stavolta traffico bestiale e siamo arrivati appena in tempo per ascoltare gli inni e prendere posto nella nuova Arena di Istanbul, appositamente realizzata per l\'occasione. Bella, accogliente con poltroncine comode ed una visuale perfetta anche da lontano in perfetto stile NBA, con lounge private che si affacciano sul campo di gioco. Insomma, devo dire che sia ad Izmir sia qui ad Istanbul la Turchia ha investito tanto in questo campionato Mondiale, in infrastrutture e uomini. L\'immagine che è riuscita a dare ai presenti e alle centinaia di milioni di telespettatori collegati avrà senza dubbio un ritorno importante.

Mentre scrivo è arrivato il messaggero che, da sotto la porta, mi ha lasciato il "regalo" della designazione. E che regalo: domani sera, alle 21, arbitro Turchia-Francia!
Non oso immaginare l\'atmosfera che troverò all’Arena, che sarà piena come un uovo. Oggi i volontari e tutti quelli dell\'organizzazione che gravitano attorno a noi, non facevano che informarsi sulla designazione della loro squadra...
Mamma li Turchi! Arrivano!
 
Vado a cercare di dormire, buona notte a tutti.
 
[Il MONDIALE sul WEB]
Il sito ufficiale della FIBA (inglese)
Wikipedia (italiano)
 






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