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SERIE A: L’ANALISI DELLA 14^ GIORNATA.

Marco Rapone ci racconta cos’č successo nella massima serie.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedě, 11 Gennaio 2011 - Ore 18:30

Quando manca solo una giornata al termine del girone d’andata, quella che ci darà la classifica definitiva per la qualificazione alle Final 8 di coppa Italia, i giochi sono ancora tutti aperti. C’è difatti un gruppone di squadre tutte ancora in corsa per prender l’ultimo posto utile sull’autobus che punta verso la sede delle finali, Torino.

E nella gara spareggio tra la Virtus Bologna e Roma, i bolognesi, pur senza il transfuga Marcellus Kemp, hanno avuto la meglio sui
giallorossi, restando in corsa per le qualificazioni, ed estromettendone di fatto gli avversari. Sicuramente un’ottima prova per le Vu Nere, che hanno avuto dall’ex Winston tanti punti, tanta sostanza, ma soprattutto tanta leadership (suoi i canestri finali della vittoria bolognese).

Un’altra squadra che perde il treno dei playoff è  Cremona, battuta dai ragazzi di Dan Peterson, il caro “nano ghiacciato” che domenica oltre alla vittoria ha festeggiato 75 primavere e ben 500 panchine in serie A. I ragazzi di Mahoric in realtà ci hanno anche provato a far propria la gara, grazie alla difesa un po’ allegra di Milano, ma quando Peterson ha ordinato ai suoi di difendere con la mitica “zona 1-3-1” Milano ha piazzato un parziale di 15 a 2 che di fatto ha chiuso i giochi.

Cantù battendo Treviso ha consolidato il proprio secondo posto, lasciando i trevigiani nel gruppone a quota 12. Gara ad alta intensità per i canturini, giunti alla vittoria grazie ad un Marconato chirurgico, per lui 17 punti con 7/8 al tiro e 7 rimbalzi.

Grande prova anche quella di Montegranaro, che segnando 107 punti ha  avuto la meglio su di un’involuta Varese. Per i marchigiani oltre al  solito Sharrod Ford, anche un grande Antonutti, per lui 20 punti e 5/6 da tre; in casa varesina invece tanto rammarico e la consapevolezza di doversi risollevare in fretta, visto che dopo il promettente avvio di stagione la squadra di Recalcati si è fermata, inanellando una brutta serie di sconfitte, solo parzialmente spiegabili con la contemporanea assenza domenica in campo di Thomas e Rannikko.

Non ce l’ha fatta a compiere il miracolo Teramo, uscita sconfitta dalla trasferta di Caserta, importantissima in chiave salvezza. Un peccato per i ragazzi del Coach Ramagli, che nell’ultimo minuto erano riusciti perfino a risalire fino al -2, vedendo vanificato il recupero da un pesantissimo rimbalzo offensivo di Bowers a 23 secondi dalla fine. Da rimarcare però la prestazione di Rodrigo De la Fuente, per lui 15 punti, ma anche classe e leadership, merce rara di questi tempi.

La capolista Siena vince ma non stravince in casa contro Sassari, cui va il merito di averci provato in tutti i modi, tanto che i bianco verdi (per onor di cronaca senza Kaukenas e con McCallebb leggermente scavigliato), si sono dovuti aggrappare alla voglia di vincere di “Telespalla” Stonerook, autore della tripla incredibile che le ha dato i due punti. Agli isolani resta la consapevolezza di avere con White, Hunter e Tsaldaridis, tre uomini importanti in grado di fare la differenza in chiave salvezza.

Chi se la ride è Avellino, corsara a Pesaro con un gioco aggressivo e piacevole, nonostante le mille problematiche finanzial-societarie. Merito di Coach Vitucci, e soprattutto del talentuoso playmaker Green, tornato ad esprimersi ad alto livello. Così, mentre i marchigiani si leccano le ferite e meditano su un eventuale taglio per la coppia Aleksandrov-Almond, entrambi praticamente non pervenuti, ad Avellino si sogna di tornare a competere per le final 8, vinte dai bianco verdi mica poi tanto tempo fa.

Per ultimo il posticipo del lunedi sera tra Brindisi e Biella, con i piemontesi a resistere punto a punto alle spallate di Lang e Roberson
fin quando, a due minuti dalla fine, il paisà Giovacchini si tuffa sul pubblico per recuperare un pallone oramai perso trasformato subito in due punti pesantissimi da Daiwara che valgono il + 5, un’azione che da il “la” per la vittoria finale brindisina. Una vittoria che di fatto riapre i giochi nella zona retrocessione. 

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