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SERIE A: L’ANALISI DELLA 17^ GIORNATA.

Marco Rapone ci racconta cos’è successo nella massima serie.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 02 Febbraio 2011 - Ore 02:49
Nel giorno del sorteggio per l’Europeo 2011 in cui l’Italia pesca tra le altre la Francia e la Serbia, nel campionato italiano si sentono gli echi dei tifosi milanesi delusi per la sconfitta subita a Treviso. Si badi bene, delusi non per la sconfitta in sé, ma per come è maturata,
con una squadra che si è dimostrata molle ed incapace di reagire al quintetto di Gelsomino Repesa. I tifosi biancorossi si chiedono se è già finito l’effetto Peterson. Beh, possiamo dire che Milano deve ancora imparare ad usare il killer instict, e certamente gli innesti di Eze e Greer portano esperienza e capacità. E magari evitano ancora di discutere su Pecherov, oramai un Ufo, all’ennesimo non pervenuto sul campo da gioco. Per i biancoverdi trevigiani invece una vittoria scaccia crisi, con un Bulleri tornato a vestire i panni del leader ed uno Skinner che si fa sentire in campo.

Più difficile del solito invece la domenica dei senesi, vittoriosi a Montegranaro, ma solo nel
finale, con i marchigiani a sbagliare almeno due volte la palla per il pareggio. E’ la solita storia. La bravura di Siena a far proprie anche queste gare, fa e forse farà ancora la differenza in campionato. Ai ragazzi del Coach Pillastrini restano almeno i complimenti per la partita baldanzosa, oltre ad un magnifico quarto posto in classifica.
 
Cantù, lanciata come un treno, vince a Cremona rimandandola nei bassifondi della classifica. Squadra compatta quella del duo Trinchieri/Arrigoni che fa della solidità del gruppo la prima arma da giocarsi sul parquet. Per i lombardi di Coach Mahoric continua il momento di flessione, sarà importante tornare subito alla vittoria, per allontanarsi dalla zona retrocessione pericolosamente vicina.

Roma riesce a battere Pesaro di ben 32 punti, con Djedovic e Dasic sugli scudi, due che ad inizio anno dovevano partire dalla panchina e che invece, stante la giovane età, cercano di stabilizzare le proprie prestazioni ad alto livello. Pesaro invece è stata troppo brutta per
essere vera, subire un parziale di 29-3 nel terzo quarto sarà materia di duro lavoro settimanale in palestra agli ordini di Dalmonte.
 
Avellino continua a stupire. Mancano i soldi, manca un futuro, manca anche Troutman infortunato per il resto della stagione. Ma i bianco verdi di Vitucci non sbracano, e anzi con un Thomas da “Oscar” batte fuori casa Varese rilanciandosi prepotentemente in campionato (per lui 23 punti di cui 15 nell’ultimo quarto ed un clamoroso 49 di valutazone); Recalcati invece si trova a dover gestire l’ottava sconfitta nelle ultime 9 gare, dovrà farsi coraggio e ripartire dalle
buone prestazioni del solito Goss.
 
Detto della Virtus Bologna che passeggia contro Brindisi anche grazie al nuovo arrivo KC Rivers, presentatosi con 17 punti di bottino personale, va rimarcata la prestazione di Teramo, che è riuscita a battere Biella seppur dopo un supplementare. Grande la prestazione di Diener, ma importante ancor di più la presenza in campo di De La Fuente, che con la sua esperienza
segna, dà equilibrio al gioco e soprattutto fa una rubata da campione a 2 secondi dalla fine del supplementare che regala la vittoria al Coach Ramagli, un successo che consente ai biancorossi di riacchiappare in classifica la penultima.
 
L’altra gara finita ai supplementari è stata quella tra Caserta e Sassari, vinta dagli isolani solo nelle ultime battute. Una vittoria importante in chiave salvezza, visto come la classifica si sta compattando. Una vittoria con striscia polemica, stavolta a lamentarsi per il vaffa è stato Pinuccio Sacripanti, al quale col sorriso ricordiamo che arrabbiarsi va bene, ci mancherebbe,
ma nessuno ha mai perso una partita per una parolaccia.

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